IL GOVERNO IGNORA GLI INSEGNANTI VINCITORI DI CONCORSO?
Data: Giovedì, 15 aprile 2004 ore 15:16:14 CEST
Argomento: Opinioni


IL GOVERNO IGNORA GLI INSEGNANTI VINCITORI DI CONCORSO?

 

Il ddl non accontenta tutti…ma a che è servito superare un lungo, estenuante concorso ordinario se…

 

 

"Il governo ignora gli insegnanti vincitori di concorso". E' quanto affermano i docenti concorsisti e ordinaristi aderenti all'associazione Adaco che protestano per il decreto recentemente varato dal Consiglio dei ministri sulle assunzioni dei docenti precari e sui nuovi criteri per la compilazione delle graduatorie. "Il governo ha risposto alle nostre proposte di emendamento con indifferenza e inqualificabile sordita'", affermano gli insegnanti dell'Adaco, sottolineando che il decreto legge appena varato, "ripropone le indubbie questioni di palese incostituzionalita', che addirittura peggiorano il ddl originario. I Concorsisti o Ordinaristi risultano ancora una volta mortificati, discriminati ed esclusi da un testo legislativo che non riconosce alcun valore al merito di chi ha superato un concorso pubblico". L'Adaco si ripromette quindi di "impugnare di fronte alla Corte Costituzionale le nuove graduatorie permanenti e la legge che stabilisce i nuovi criteri di valutazione dei titoli".

E così, a dire di molti, il tentativo di Letizia Moratti di salvare capra e cavoli può dirsi fallito: ancora una volta trionfano i sissini, mentre gli ordinaristi vivono il dramma feroce di avere sostenuto un esame ai limiti del verosimile, con un programma sterminato…senza adesso raccogliere i frutti sperati. E con la continua, crudele accusa che si ripete alle loro spalle: conoscete solo aridi contenuti, ma non sapete insegnare!

E nel frattempo la scuola italiana affonda… mentre si profila la terribile minaccia futura di assunzioni, peraltro centellinate goccia a goccia, tramite corsi universitari.

Insomma a che è servito superare il concorso ordinario? Quasi a nulla…o forse a crearsi un bagaglio culturale notevole, da ripetere tristemente a sé stessi. Non c’è giustizia a questo mondo…

 

                                                      Silvana La Porta







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