CONCORSO DIRIGENTI: L'ANP VUOLE CHE GLI ASSUNTI RESTINO AL LORO POSTO MA...
Data: Sabato, 04 luglio 2009 ore 14:40:22 CEST
Argomento: Opinioni


CONCORSO ORDINARIO: Il presidente nazionale dell’ANP Giorgio Rembado ha avuto un incontro con la Direzione del MIUR in merito alla vicenda del concorso ordinario per dirigenti scolastici invalidato dal Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia.  Rembado ha sostenuto che non possono essere penalizzati i 200 presidi già nominati a decorrere dall’a.s. 2007/2008 e che l’Amministrazione dovrà provvedere a sanare le questioni sollevate dai ricorrenti ed accolte dai giudici. Tale posizione dell’ANP  è stata favorevolmente accolta e condivisa dai dirigenti del Ministero.

RISPONDE IL PROF ALFREDO PAPPALARDO

ANP - Esercizio abusivo di dirigenza scolastica…!?
Preside coniglio, finalmente può vivere sonni tranquilli, la sua tanto invocata ANP si è mossa ed ha partorito il topolone, speriamo che lei non sia colto ancora da  infantili paure;  dall’alto del suo illustre magistero sindacale l’ANP ha affermato urbi et orbi, per bocca del suo responsabile nazionale, che bisogna garantire i diritti ai duecento dirigenti scolastici , in più occasioni e da più parti definiti (impropriamente?)abusivi, e sanare le questioni sollevate dai ricorrenti.
Forse l’ANP ha dimenticato che:
a)  ci sono centinaia di ricorsi pendenti  al CGA per le stesse motivazioni  e quindi altrettante sentenze in arrivo (bisognerà sanare e poi sanare e poi sanare ancora?)
b) le sentenze vanno rispettate;  da parte della Pubblica Amministrazione quest’obbligo si coniuga con la credibilità di tutto l’apparato dirigenziale.
c) in ogni caso, a prescindere dal disposto della sentenza, l’Amministrazione, vista la gravità dei fatti emersi, già di suo avrebbe dovuto annullare il concorso per i vizi di merito riscontrati tanto più alla luce delle sentenze già emesse e di quelle che, gioco forza oramai, verranno;
d) la sentenza ha censurato  la illegittima composizione della Commissione, (non era necessario  l’esame degli altri petita),  la commissione ha operato in questo modo in tutte le operazioni di correzione e valutazione (i verbali lo confermano) quindi, ha operato nella sua composizione illegittima per tutti i candidati, ammessi e non ammessi: il vizio esiste ed infirma tutto l’operato della commissione stessa;
e)  è fuori  luogo, come ha fatto qualcuno, ipotizzare la nomina di  una commissione legittimamente composta che riesamini tutti gli elaborati, oramai l’anonimato, che è condicio sine qua non, non  può più esserci, tra l’altro i compiti sono stati acquisiti per il giudizio penale pendente e sono circolanti. 
Unica soluzione: bisogna rifare l’esame, annullando tutto l’operato della commissione illegittimamente costituita, con tutti  gli atti consequenziali e o connessi. (graduatorie, nomine e quant’altro).
Al Presidente dell’ANP ricordo che i temi sono stati “corretti” e valutati nei tempi record che oramai tutti conosciamo (in media sono stati dedicati due minuti per elaborato compresi i tempi dell’apertura delle buste, l’assegnazione degli elaborati alle due sottocommissioni, la discussione, la verbalizzazione etc.)  il che porta a dire che c’è  una totale assenza di correzione, (lo stesso direttore riferisce che gli elaborati venivano corretti ictu oculi),
al Preside Rembado, responsabile nazionale dell’ANP, pongo la domanda: non Le pare lecito chiedersi:
-  come sono stati valutati i bravi, mancando il presupposto stesso della correzione, e come sono stati valutati gli esclusi anche se erano bravi?
-  e, ancora,   in mancanza di una correzione valida,  la graduatoria degli ammessi da cosa è scaturita? forse dal fatto che si conoscessero i nomi dei candidati,  oppure da una sorta di estrazione a sorte  degli elaborati stessi?
Se escludiamo la prima ipotesi, che sarebbe da codice penale,  per la quale non abbiamo a sostegno (in questo momento) alcuna prova e che io non mi sento neanche di ipotizzare, la soluzione che rimane è quella della scelta a caso. (tertium non datur).
E il caso, Le chiedo,  può produrre, nello specifico,  in capo a questi soggetti (vincitori) dei diritti? Se il presupposto del superamento della prove era  la valutazione, la sola dalla quale far emergere le capacità e le competenze dei candidati,   e se  questa non c’è stata, il ritrovarsi nella graduatoria dei vincitori (attraverso un’ammissione affidata al caso) quali diritti può far nascere in capo ai soggetti (vincitori)?
Lei, Preside Rembado, quando in più occasioni, fra le quali la famosa trasmissione di mimandaraitre del 16 marzo 2007, è stato sollevato con forza il problema della illegittimità del percorso concorsuale, dov’era? Come mai non ha sentito il dovere,  allora, per il ruolo che ricopre, di intervenire in difesa dei diritti di quanti venivano  illegittimamente esclusi? Oggi leva la sua voce per sostenere  che non possono essere penalizzati i 200 presidi già nominati a decorrere dall’a.s. 2007/2008!
In uno Stato che ha la pretesa di fregiarsi del titolo di “Stato di diritto”, a prescindere dalle decisioni della magistratura, l’Amministrazione, in virtù del disposto dell’art. 97 della Costituzione avrebbe dovuto procedere all’immediato annullamento di tutto subito dopo la trasmissione televisiva dove, non solo è stata dimostrata la  totale assenza di correzione, confermata dal Direttore generale, ma anche tutte le altre gravi irregolarità sugli elaborati.
Quindi, per favore, piuttosto che  levare la voce per difendere le sorti di quei poveri 200, preoccupiamoci di più della dignità dello Stato, dei valori che sono scritti nella  Carta costituzionale e del fatto che siamo docenti ed in quanto tali  abbiamo il dovere di rispettare i principi su cui si fonda  nostro Stato, perché altrimenti non so con quale faccia potremo ancora entrare in classe.
Alfredo Pappalardo


RISPONDE IL PROF GIUSEPPE D'URSO

 

 

Egregi signori,
                ho letto il vostro comunicato stampa sulla posizione assunta
dall'ANP sul concorso a dirigente, espletato presso la Regione siciliana, e
sulla esigenza di garantire la posizione del c.d "vincitori". Mi sono
semplicemente vergognato. Ritengo poco opportuno che un organismo come l'ANP
si schieri per il trionfo dell'illegittimità. E meno male che siamo docenti
e che ogni tanto a scuola si parla di legalità.

Mi chiedo sig.Presidente dell'ANP quale diritto possono accampare questi 200
c.d "vincitori" a mantenere il loro status di dirigente visto che il
presupposto per vincere il concorso era rappresentato dalla valutazione
delle prove e che tale valutazione non c'è mai stata?
Sulla base di quale elemento è stata fatta la graduatoria di merito se gli
elaborati non sono stati valutati, tanto che in diversi compiti si sono
riscontrati gravissimi errori?
Sulla base di che cosa sono stati esclusi dei concorrenti,pur bravi, visto
che il loro elaborato non è stato corretto e valutato?

La verità è  sig. Presidente che la Costituzione italiana è materia che è a
molti sconosciuta. E' un oscuro libro che tiriamo fuori quando ci fa comodo,
salvo,poi, a metterlo al rogo quando i suoi principi vanno contro i nostri
interessi.

Meno male che non sono iscritto all'ANP, perché avrei chiesto immediatamente
la cancellazione. Vi invito a cancellarmi dal vostro data base per evitarmi
future possibili, anzi probabili, indignazioni.

Distinti saluti.
Prof. Giuseppe D'Urso
Vice preside Istituto tecnico nautico "Luigi Rizzo" di Riposto








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