Scade giovedì 21 marzo 2002 il termine per presentare da
parte dei docenti precari le nuove domande per l'aggiornamento delle graduatorie
permanenti.
Il DM 11/2002 consente l'attribuzione di 30 punti
aggiuntivi ai docenti abilitati presso le SSIS, le scuole di specializzazione
universitarie deputate al reclutamento dei nuovi docenti, nonche' la
cumulabilita' del servizio prestato durante i due anni di frequenza delle stesse
scuole.
Questo punteggio aggiuntivo ha scatenato la guerra dei
precari storici contro i “ nuovi “ sissini perché rimescola i punteggi delle
precedenti graduatorie rideterminando nuove posizioni con possibili
scavalcamenti.
E' giusto o sbagliato ? Deve valere di più il merito o
l'anzianità? C'è differenza fra l'abilitazione rilasciata dalle Sissis e quella
conseguita con i concorsi o con i corsi abilitanti riservati ?Perchè il CNPI si
è espresso contro i 30 punti ? Che posizione tengono i sindacati del personale
della scuola ?
Il risultato sarà un gigantesco contenzioso amministrativo
e civilistico che rischia di ingolfare la magistratura del lavoro e i TAR.
Riportiamo le argomentazioni degli uni e degli altri
lasciando al lettore, attento di cose di scuola, il compito non facile di farsi
una propria opinione.
LA "GUERRA TRA POVERI"
Per poter valutare senza pregiudizi i "pesi" attribuiti
dall'amministrazione alle diverse abilitazioni occorre inquadrare l'intero campo
normativo del sistema di reclutamento dei docenti, in particolare occorre
considerare che: le assunzioni vengono fatte per il 50% dalle graduatorie
permanenti e per il 50% dalle graduatorie di merito del concorso ordinario;
dunque gli abilitati tramite concorso ordinario partecipano a due graduatorie,
di cui una a loro riservata le abilitazioni tramite riservato, se non sono
seconde o terze abilitazioni, garantiscono di per sé un minimo di 24 punti,
attribuiti grazie al servizio, che nei casi di "vecchio precariato" diventano 50
o 100 ed anche più il punteggio aggiuntivo attribuito agli abilitati SSIS (30
punti) vengono acquisiti con due anni e mezzo di servizio per cui i precari
storici, coloro insegnano da 3, 4, 5 o magari più anni nella classe di concorso
in cui sono abilitati non potranno essere scavalcati da abilitati SSIS privi di
servizio.
A parità di altre condizioni, un abilitato ssis in
graduatoria permanente sarà collocato: in posizione più favorevole di un
abilitato del concorso ordinario, ma quest'ultimo avrà, come detto, dalla sua la
graduatoria di merito del concorso in posizione meno favorevole di tutti gli
abilitati dei corsi riservati che hanno un'esperienza d'insegnamento, nella
specifica classe di concorso, superiore di almeno due anni e mezzo, cosa
assolutamente sicura nei casi di "vecchio precariato"; 30 punti infatti vengono
acquisiti con due anni e mezzo di servizio in posizione più favorevole degli
abilitati dei corsi riservati che non abbiano (o abbiano relativamente poca)
esperienza di insegnamento nella classe di concorso per cui sono iscritti in
graduatoria, ma questi sono generalmente casi di insegnanti già in servizio in
altra classe di concorso
LA POSIZIONE DEI DOCENTI DELLE SISSIS
Le scuole di specializzazione per l'insegnamento,
sostengono i docenti che si sono abilitati nelle scuole interuniversitarie, non
sono scuole per ricchi, facili, dove finisce chi non è riuscito a superare
l'ordinario, che regalano l'abilitazione, frequentate da giovani neolaureati
Le scuole di specializzazione per l'insegnamento sono
invece scuole statali universitarie con costo annuo dell'ordine di quello dei
corsi di laurea, con una struttura piuttosto severa: numero chiuso con esame
(scritto ed orale) d'ingresso basato sui programmi del concorso ordinario, 1200
ore di frequenza obbligatoria, generalmente 25 ore a settimana, esami in
itinere, molti, che confluiscono in 12 valutazioni ufficiali nei 2 anni, esami
universitari per compensare eventuali carenze disciplinari, (sempre in
riferimento ai programmi del concorso ordinario) esame finale abilitante
all'insegnamento e con valore concorsuale, esame finale composto da tesina,
scritto, orale e…anche bocciatura (per nulla rara), con materie di studio nei
seguenti ambiti: didattica generale, didattiche disciplinari, psico-pedagogia,
sociologia e legislazione scolastica, progettazione curricolare, il cui valore
formativo è elevato da: laboratori sulle materie di studio, tirocinio diretto
nelle scuole italiane, prima osservativo e poi attivo, cioè vere e proprie
esperienze di insegnamento (300 ore nei due anni), frequentate da "anzianotti"
la cui età media è attorno ai 30 anni, spesso già precari, o che, comunque, lo
sono diventati durante i due anni di frequenza, frequentate generalmente da
persone che affrontano un lungo percorso, perché fortemente motivate, che
credono nell'insegnamento e nel fatto che sia necessario imparare ad insegnare.
Quindi, per la prima volta in Italia, con le ssis sono
state istituite delle "palestre" in cui formare gli insegnanti, in cui si impara
ad insegnare. È una riforma che da tempo si attendeva in Italia, ultima delle
nazioni in Europa a creare una formazione iniziale dei docenti.
IL PUNTEGGIO AGGIUNTIVO NELLE GRADUATORIE PERMANENTI
Il punteggio aggiuntivo di 30 punti nelle graduatorie
permanenti cui hanno diritto coloro che si abilitano tramite sissis non è: una
cosa illegale, un regalo ad una categoria privilegiata, un'idea del governo
Moratti, una novità introdotta dal recente decreto che ha riaperto le
graduatorie permanenti.
Il punteggio aggiuntivo (30 punti) nelle graduatorie
permanenti, cui hanno diritto coloro che si abilitano tramite sissis è invece:
stabilito per la prima volta dal Decreto Ministeriale n. 460 del 24 novembre
1998 che istituisce le ssis e che testualmente parla di un "punteggio aggiuntivo
rispetto a quello spettante per l'abilitazione conseguita secondo le norme
previgenti alla istituzione delle Scuole di specializzazione all'insegnamento
secondario, e più elevato rispetto a quello attribuito per la frequenza ad altre
scuole e corsi di specializzazione e perfezionamento universitari", confermato
da una norma di valore superiore, la Legge 306 del 27/10/2000, che sanciva il
valore concorsuale dell'esame finale sissis e stabiliva, che, un Decreto
Interministeriale avrebbe dovuto determinarne il valore del punteggio
aggiuntivo, fissato definitivamente in 30 punti dal Decreto Interministeriale n.
268 del 4 giugno 2001.
Dal punto di vista legale, dunque, il punteggio aggiuntivo
all'abilitazione SISIS, ed a nessun'altra, è assolutamente legittimo e non ha
cambiato le regole del gioco in corso; già un anno prima che venissero banditi
l'ordinario e i riservati si sapeva che l'abilitazione ssis avrebbe garantito
nelle graduatorie permanenti un punteggio aggiuntivo.
Al contrario adesso sarebbe anti-giuridico non prevederlo o
cercare di sminuirne il valore: privare gli abilitati ssis del punteggio
derivante dal servizio (come proposto dal CNPI), sarebbe stato addirittura
anticostituzionale, contrario ad ogni principio di eguaglianza, e avrebbe dato
origine a ricorsi vinti in partenza e dunque ha fatto bene il MIUR a non
accettare richieste così insensate e concedere un punteggio aggiuntivo, anche se
inferiore a 30 punti, alle altre abilitazioni sarebbe stato illegittimo, poiché
in tal modo i 30 punti non sarebbero stati più "aggiuntivi rispetto alle altre
abilitazioni", come detta il DM 460 del 1998. Ciò è invece potuto succedere
nelle graduatorie di circolo e d'istituto perché esse non ricadono sotto la
normativa su citata
Chi propone (o minaccia) ricorsi contro il punteggio
aggiuntivo o contro il cumulo di tale punteggio con quello derivante dal
servizio, lo fa per ignoranza o in malafede, le leggi in questo sono nette e non
lasciano spazio all'arbitrarietà.
LE ABILITAZIONI A CONFRONTO
Le abilitazioni conseguite tramite concorso o corso
riservato o tramite sissis sono assolutamente di pari livello e dignità. Il
punteggio aggiuntivo cui hanno diritto gli abilitati ssis è motivato dal titolo
di specializzazione post-laurea che la ssis rilascia, specializzazione
all'insegnamento, un titolo che certifica due anni di qualificata preparazione
teorica e pratica in un ambiente frutto di una stretta collaborazione tra il
mondo universitario e quello della scuola secondaria.
L'abilitazione tramite concorso ordinario: è di norma
garanzia di un'ottima preparazione disciplinare ma non garantisce di per sé
alcuna competenza in campo didattico-pedagogico.
L'abilitazione tramite corso riservato: è un atto dovuto da
parte dell'amministrazione a chi per anni ha lavorato per essa;e di per sé una
garanzia di grande esperienza nell'insegnamento non garantisce un percorso
formativo di alto livello in campo didattico-pedagogico
L'abilitazione tramite scuola di specializzazione
all'insegnamento (ssis): è di norma garanzia di un'ottima preparazione
disciplinare è di norma garanzia di competenza in campo didattico-pedagogico,
garantisce con il tirocinio una significativa esperienza nell'insegnamento.
Quindi è del tutto comprensibile che si sia voluto premiare
un percorso abilitante completamente innovativo, altamente formativo, che
richiede enormi sacrifici e che dovrebbe garantire docenti qualificati e
preparati nell'affrontare la professione sin dal "primo giorno di scuola".
D'altronde le SSIS sono aperte pure a coloro che sono già
abilitati tramite concorso ordinario o corso riservato. E vi sono tanti
specializzati e specializzandi SSIS in queste condizioni, che hanno scelto di
affrontare due ulteriori anni di studio universitari. Ciò non fa altro che dare
ancora più prestigio a queste scuole e rappresenta un'occasione anche per
chiunque voglia accrescere le proprie competenze didattiche e/o usufruire del
punteggio aggiuntivo.
Concludiamo riportando l'impressione che, in molti settori
della scuola, in particolare nel mondo sindacale, non sia stata ancora colta la
novità SSIS. La SSIS non è un corso abilitante sic et simpliciter, ma una scuola
di specializzazione biennale, non si limita ad abilitare ma specializza
all'insegnamento; è una scuola di formazione altamente qualitativa, in
adeguamento a quella parte di Europa più avanzata dove si accede ai vari settori
lavorativi attraverso scuole di formazione specialistiche e specializzanti. È
proprio questo, e tutti gli oneri che comporta, a giustificare il punteggio
aggiuntivo. La formazione iniziale è di fondamentale importanza per la qualità
generale della scuola italiana e per la valorizzazione della professione
docente, sia dal punto di vista delle competenze e della professionalità che da
quello socio-economico, e potrebbe (dovrebbe) essere il trampolino di lancio per
una valida formazione permanente.
D'altronde non è un caso se il punteggio aggiuntivo è
passato attraverso 3 ministeri e 3 ministri completamente diversi tra loro, non
solo per il colore politico: Berlinguer (che pensava a 36 punti), De Mauro (che
ha deciso che fossero 30) e Moratti (che li ha confermati).
E la segreteria nazionale della CGIL, che ora minaccia
ricorsi, nell'ottobre 2001, così si esprimeva in un documento ufficiale
pubblicato sul suo sito nazionale ed inviato al MIUR "(...) si potenzi e
valorizzi la nuova formazione iniziale universitaria degli insegnanti,
finalmente avviata nella precedente legislatura, che delinea un profilo alto e
specialistico della professione docente. Invece, con il decreto Moratti si va
nella direzione contraria: accade, infatti, che due impegnativi anni di studio
nella scuola di specializzazione per l'insegnamento valgono 30 punti, solo
pochi punti in più dei 24 attribuiti a chi ha avuto la possibilità, al posto di
investire nella formazione alla professione, di essere assunto da una scuola
privata (...)"
Invitiamo quindi insegnanti, associazioni, sindacati ed
organi ministeriali interessati al miglioramento generale della scuola e della
condizione docente a non osteggiare le ssis. Al contrario, vorremmo averli al
nostro fianco nella battaglia per una critica costruttiva al sistema di
formazione iniziale degli insegnanti, perché delle ottime ssis abilitino ottimi
insegnanti.
Ripetendo, di nuovo, cose già dette...forse mai abbastanza
Alcuni vogliono ricorrere contro i 30 punti "aggiuntivi" ai
sissini.
Dicono costoro: "l'Amministrazione potrebbe annullare il
decreto di approvazione della tabella, che attribuisce 30 punti in più ai
diplomati Ssis, evitando così di andare incontro ad un contenzioso di
proporzioni enormi, in tutto simile a quello che ha portato alla cancellazione
della IV fascia delle graduatorie permanenti."
Essi credono che i 30 punti siano un provvedimento
Amministrativo e, come tale, oggetto di ricorso.
Non hanno compreso, costoro, che il punteggio aggiuntivo
SSIS, ha tutta la forza della Norma "di rango superiore". E come tale solo il
Parlamento potrebbe abrogarla.
Vediamo perché:
Il Decreto Ministeriale n. 460 del 24 novembre 1998 recita:
(...) ART. 3
Nei concorsi a cattedre per titoli ed esami nella scuola
secondaria ed in quelli per soli titoli, (in tal caso le graduatorie permanenti
ndr) a coloro che abbiano concluso positivamente la specifica scuola di
specializzazione, i bandi di concorso attribuiscono un punteggio aggiuntivo
rispetto a quello spettante per l'abilitazione conseguita secondo le norme
previgenti alla istituzione delle Scuole di specializzazione all'insegnamento
secondario e più elevato rispetto a quello attribuito per la frequenza ad altre
scuole e corsi di specializzazione e perfezionamento universitari. (...)
Il Decreto Ministeriale 460 (con la sua definizione di
punteggio aggiuntivo) viene confermato da una norma di valore superiore (la
Legge 306/2000)
Tale Legge, infatti, rimandava a un futuro Decreto
Interministeriale che doveva determinare il punteggio aggiuntivo facendo
esplicito riferimento al DM 460:
" (...) Con decreto da emanare di concerto tra il Ministro
della pubblica istruzione e il Ministro dell'università e della ricerca
scientifica e tecnologica .... Con il medesimo decreto vengono determinati i
criteri... e il punteggio da attribuire al risultato dell'esame finale sia ai
fini dell'inserimento nelle graduatorie permanenti sia ai fini dell'esito del
concorso per esami e titoli, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 3 del
decreto ministeriale 24 novembre 1998, n. 460. (...)"
Il Decreto Interministeriale in oggetto è stato emanato il
4 giugno 2001 (DECRETO INTERMINISTERIALE n.268) e all'art 8 si fa riferimento al
"punteggio aggiuntivo" previsto dalle precedenti norme
Art. 8 Punteggio aggiuntivo
1. Ai fini dell'inserimento nelle graduatorie permanenti
previste nell'articolo 2 della legge 3 maggio 1999 n. 124... al candidato
abilitato ai sensi delle disposizioni che precedono, viene attribuito un
punteggio aggiuntivo rispetto a quello spettante per l'abilitazione conseguita,
pari a trenta punti.
E qui il cerchio si chiude. Riassumendo.
Il punteggio è aggiuntivo a quello di abilitazione (nelle
graduatorie per soli titoli) "rispetto a quello spettante per l'abilitazione
conseguita secondo le norme previgenti alla istituzione delle Scuole di
specializzazione" più elevato rispetto "a quello attribuito per la frequenza ad
altre scuole e corsi di specializzazione e perfezionamento universitari".
Tutto ciò lo stabilisce un Decreto del 98 al quale si
richiama esplicitamente una Legge dello Stato (la 306/2000) affermando
esplicitamente che (lo stesso punteggio) sarà definito, "in coerenza" con il
Decreto del 98, da un futuro decreto interministeriale.
Il Decreto è stato emanato (4 giugno 2001, n.268)
stabilendo che (lo stesso punteggio ) sia di 30 punti.
La 333/2001 prevede una revisione della tabella titoli (è
il provvedimento del quale stiamo discutendo). La revisione attuale (un decreto
ministeriale) però (proprio perché norma di valore inferiore rispetto a una
Legge dello Stato: la 306/2000) non può contraddire la 306 stessa.
LA POSIZIONE DEI PRECARI STORICI
Incominciamo riportando una delle tante lettere che
intasano i forum su internet, da cui traspare un senso di rabbia e di
frustrazione.
Siamo un gruppo di insegnanti precari letteralmente
indignati dall'atteggiamento prevaricatore dell'On. Valentina Aprea che,
ignorando il parere contrario del CNPI, ha sancito attraverso il DM 11/2002
l'attribuzione di 30 punti aggiuntivi ai docenti abilitati presso le SSIS
nonche' la cumulabilita' del servizio prestato durante i due anni di frequenza
delle stesse scuole. E' inutile che stiamo qui ad elencare i motivi per cui
quanto sta accadendo e' profondamente ingiusto, forse addirittura pieno di vizi
di legittimita', perche' tutti coloro che lavorano all'interno della scuola ne
sono gia', volenti o nolenti, a conoscenza. Abbiamo scritto perche' a questa
piu' che legittima rabbia si aggiunge l'amarezza nel constatare che oltre le
proteste a livello di voci singole e sporadiche non si e' andati. A livello
locale si fanno assemblee, a livello nazionale forse incontri al vertice, ma noi
siamo dell'avviso che il tutto stia passando sotto silenzio. E, si sa, il
silenzio e la disinformazione sono i migliori alleati di chi vuole far passare
ingiusti provvedimenti senza incontrare intoppi di sorta. Si da' tanto clamore
alla contestazione sulla modifica dell'articolo 18, ma i precari, che da anni e
al prezzo di enormi sacrifici contribuiscono a spingere questo enorme carrozzone
che sta diventando la scuola non vengono mai menzionati in nessun telegiornale
ne' appaiono in alcun articolo di rilievo. Per questo, dobbiamo contare solo
sulle nostre forze, e per un'azione legale rivolgerci ad un avvocato in forma
privata pagandolo con i nostri gia' magri, e dall'anno prossimo inesistenti
proventi. Crediamo che un po' tutti i sindacati, nella loro divisione, siano
responsabili di questa nostra situazione. La categoria dei docenti, lo
ricordiamo, non e'costituita solo da insegnanti di ruolo per i quali scioperare
ogni tanto in modo da far ottenere qualche biglietto da 10 Euro in piu' in busta
paga... qui ne va di posti di lavoro, che anche grazie al provvedimento
dell'eliminazione delle ore a disposizione, verranno tagliati.
E' vero che come categoria siamo senz'altro piu' disuniti
dei metalmeccanici, ma crediamo che uno dei primi compiti dei sindacati della
scuola sia quello di andare avanti compatti, di coinvolgere tutti (non solo
quelli direttamente interessati dai provvedimenti ingiusti), e di far si' che
anche alle problematiche di noi precari venga dato il giusto peso da parte dei
media. Solo se concentreremo l'attenzione su di noi forse qualcosa potra'
cambiare. Non e' certo una singola lettera che potra' volgere la situazione a
nostro favore, ma speriamo che come questa ve ne siano arrivate molte,
moltissime altre.
A nome di un cospicuo gruppo di precari ex terza fascia
Sono una precaria della nostra scuola .. Chissà se sono
anch'io una "precaria storica". mah! A dire la verità, ho solo 34 anni, sono
laureata in Lingue dal 1993 (Inglese e Russo, 110/110) e faccio supplenze dal
1997 (quindi solo da 6 anni). Naturalmente, in quei 4 anni non me ne sono stata
con le mani in mano: interpretariato in Fiera di Milano, traduzioni di
noiosissimi manuali tecnici a tu per tu con il mio computer. però. a me è sempre
piaciuto insegnare (ahimè) e quindi, non appena ho potuto, mi ci sono buttata
(corsi per ENAIP Lombardia, formazione professionale, Pavia Export, corsi di
inglese in azienda, tutto quello che mi offrivano, insomma). Tutto tranne la
scuola statale, che non arrivava. Ah, dimenticavo! Nel corso di quei 4 anni mi
sono anche sposata ed ho avuto due bambine (una nel '94 e una nel '97. che cosa
avrei dovuto fare. aspettare?). Ed eccoci arrivati al 1997: il 26 novembre,
proprio il giorno del quarto anniversario della mia laurea, arriva la prima
chiamata per una supplenza nella scuola statale. mi è sembrato un segno del
destino, un sogno che finalmente si avverava.. Ho accettato, ed intanto,
contemporaneamente, andavo ad esaurire i corsi già incominciati, per potermi
così dedicare completamente alla scuola, nell'attesa di un concorso per poter
conseguire l 'abilitazione (essendomi laureata nel 1993, ed essendo stato
indetto l' ultimo concorso ordinario nel 1991, non avevo ancora avuto la
possibilità di sostenerne uno). Finalmente, nel 1999, vengono banditi sia il
concorso riservato che l'ordinario; pur potendo ottenere l'abilitazione con il
riservato, decisi di tentare anche l'ordinario, per avere poi maggiori
possibilità di entrare in ruolo. Dunque, quell'anno lavoravo in 3 (TRE) scuole
diverse: 2 scuole medie ed un liceo: una classe in una media, una nell'altra
media e due classi al liceo (una III ed una V, da portare alla Maturità). Due
scuole nella stessa città, la terza in un'altra, e nessuna delle tre,
naturalmente, nella città in cui abito. D'altra parte, se volevo lavorare. Ecco
il calendari dei miei impegni di quell'anno: mattine - tutte a scuola, nessun
giorno libero (vedi sopra) Ottobre 1999 - gennaio 2000 - Corso abilitante a
Pavia, tutti i giorni, dalle 16 alle 20 (rientro a casa verso le 20.45). Parte
della notte a studiare, poiché: 21 dicembre 1999 - Prova Scritta Ordinario di
Inglese a Bergamo 26 febbraio 2000 - Prova Scritta Riservato di Inglese a Pavia
17 Aprile 2000 - Prova Orale Riservato di Inglese a Pavia Maggio (non ricordo il
giorno esatto ) 2000 - da Bergamo comunicano che ho passato lo scritto e che
dovrò sostenere l'orale il 9 giugno. 3 settimane (le settimane finali dell'anno
scolastico!) passate a studiare come una pazza, nei ritagli di tempo di giorno,
e di notte, e, finalmente: 9 giugno 2000 - Prova Orale Ordinario di Inglese a
Bergamo
Il giorno dopo, il 10 giugno, come una zombie, mi
presentavo in servizio, alla prima ora, per l'ultimo giorno di scuola. Credete
che qualcuno dei miei presidi mi abbia scontato qualche riunione di fine anno? E
le interrogazioni, le verifiche, le verifiche di recupero, le medie, gli
scrutini, dove li mettiamo? E mio marito e le mie due figlie (allora avevano 3 e
5 anni) , loro, dove li mettiamo?
Perché scrivo tutto questo? Perché, grazie al superamento,
con buon punteggio, del concorso riservato, sono ormai due anni che, dalle
supplenze temporanee, sono passata alle supplenze annuali. Sono in attesa del
ruolo, che mi può arrivare o dalla graduatoria permanente (abilitazione tramite
concorso riservato) o dalla graduatoria dei vincitori del Concorso Ordinario
(sì, poi l'ho passato). Forse ci vorranno ancora due o tre anni, ( noi di
inglese siamo in tanti, quest'anno in provincia di Pavia sono entrati in ruolo
gli ultimi vincitori del concorso del 1991!), però se tutti gli anni riesco a
lavorare con le supplenze annuali.. Il problema è che probabilmente non sarà
così, perché verrò scavalcata, come tanti, tantissimi, dagli abilitati tramite
Ssis (Scuole di specializzazione post - laurea) , la cui abilitazione viene
arbitrariamente "premiata" dal Ministero con un bonus di 30 (TRENTA) punti, più
il punteggio proporzionale al voto finale conseguito, più l'eventuale servizio
prestato contemporaneamente alla frequenza! Questa cosa è aberrante! E, per
capirci bene, faccio subito un esempio: quando avevo solo le supplenze
temporanee, prendevo quello che mi capitava: a volte le superiori, a volte le
medie. In tal modo ho lavorato, ed ho accumulato i giorni di servizio che poi mi
hanno permesso di sostenere il concorso riservato, e quindi non rinnego niente
delle scelte che ho fatto; tuttavia, in tal modo ho "disperso" i punti su 2
graduatorie, per cui, prima dell'aggiornamento, io mi sono ritrovata con 30
punti alle medie e 47 alle superiori. Grazie all'aggiornamento, potrò aggiungere
24 punti alle medie (gli ultimi due anni di servizio, le mie due supplenze
annuali, sono state entrambe alle medie), nessuno alle superiori, più ben 3
(dico TRE) punti per il superamento dell'Ordinario (vedi sopra.), e questo in
entrambe le graduatorie. Mi ritroverò quindi con 57 punti alle medie e 50 alle
superiori, e questo dopo 6 anni di servizio e dopo aver superato un concorso
riservato ed un ordinario. Una mia giovane collega di lettere (credo di 27
anni), molto brava (ma credo di essere brava anch'io. sicuramente nata nell'anno
sbagliato, però), uscita dalle Ssis nel giugno scorso, entrerà nella
graduatoria permanente, nella mia stessa fascia (la III), con il seguente
punteggio: 36 punti (punteggio di abilitazione, il massimo), più 24 punti (2
anni di servizio prestato contemporaneamente alla frequenza delle Ssis), più il
"premio" di 30 punti . TOTALE: 90 PUNTI..
Riassumo, perché è incredibile:
IO (6 anni di servizio, concorso riservato ed
Ordinario) 57 punti e 50 punti
LEI (2 anni di servizio, abilitazione Ssis)
90 punti
Questi dati si commentano da soli. E chi, come lei, ha
preso il massimo, mi scavalcherà alla grande, ma allo stesso modo mi scavalcherà
anche chi si sarà abilitato con un punteggio di molto inferiore, e questo grazie
al "premio" di 30 punti. ma spiegatemi, "premio" per che cosa? Per aver
frequentato un Corso a pagamento ( milioni, non so quanti), seguiti dagli
insegnanti, con esami periodici e, sicuramente, non selettivi? E noi, che quell'anno,
per quell'Ordinario, abbiamo sputato sangue? Noi non veniamo premiati? 3 punti?
Ci fanno la carità? Ma lo sanno che tra i frequentatori delle Ssis non ci sono
solo giovani neolaureati, ma anche "precari storici" che non hanno passato uno
straccio di concorso, né riservato, né ordinario, e che, quando saranno immessi
nella famosa terza fascia, con quei 30 punti, più tutti i punti derivanti dai
loro anni di servizio, ci passeranno tutti davanti (ne conosco personalmente
almeno due)? E' questa la scuola di qualità di cui parla il Ministro? Quella in
cui basta pagare per passare davanti? Allora, che siano onesti e lo dicano! Non
si può far credere a persone preparate, che fanno tutto quanto possono, e devono
fare, che da quel momento in poi lavoreranno, e poi dirgli, di punto, in bianco,
che si è solo scherzato, che adesso lavorerà qualcun altro! A 34 anni,
ricomincerò a fare la supplente temporanea (se mi va bene!), e stavolta di gente
più giovane di me. No, non ci credo! E non ci sto! Dovevano dirmelo prima!
Dovevano dirmelo due anni fa: invece di farmi venire l'esaurimento nervoso, mi
sarei iscritta anch'io alle Ssis, e adesso chissà quanti punti avrei!
Naturalmente faremo ricorso al TAR: o perché i 30 punti non vengano assegnati, o
perché venga ripristinata un'ulteriore fascia, la quarta, dove far confluire i
nuovi arrivati, qualunque sia il loro punteggio. Questo perché ritengo di avere
sempre fatto io mio dovere, ed anche di più. Questo perché ho fatto tutto quello
che dovevo fare, non appena mi è stata data la possibilità di farlo. Questo
perché insegno per passione, e con passione. Questo è ciò che voglio fare nella
vita.
LA BEFFA DEI 30 PUNTI ALLE SISSIS
Con la tabella di valutazione dei titoli per il personale docente ai fini
dell'inserimento nella graduatoria permanente di cui all'art. 1 della Legge
124/99, approvata con D.M. n.11 del 12/02/2002, continua il disconoscimento e
l'inganno per coloro che hanno superato gli ultimi Concorsi Ordinari.
La tabella di valutazione firmata da Valentina Aprea (p. IL MINISTRO) prevede
per l'abilitazione conseguita tramite SSIS l'attribuzione di un punteggio
aggiuntivo di 30 punti, oltre alla normale valutazione del servizio prestato
durante il periodo della frequenza di tale Scuola di Specializzazione (per un
totale di punti 54 che si possono realizzare in soli due anni). Si fa presente
che questa è una fase di passaggio da una situazione in cui le SSIS non
esistevano alla attuale, pertanto la predetta tabella di valutazione non
rispetta i diritti di tutti, in particolare di coloro che hanno superato gli
ultimi Concorsi Ordinari, vittime dell'iniziale incertezza legislativa
riguardante la SSIS, che sembrava lasciare incerte speranze alle quali si sono
aggrappati solo coloro che non erano riusciti a superare le prove dei Concorsi
Ordinari. Per ben calibrare gli interventi in questa delicata fase di passaggio
e per rispettare i diritti di coloro che hanno acquisito dei meriti con il
superamento di un regolare Concorso Ordinario, evidenziamo le seguenti
richieste:
1) attribuzione di un punteggio aggiuntivo rispetto a quello spettante per
l'abilitazione pari a 30 punti se l'abilitazione è stata conseguita tramite il
superamento delle prove di un Concorso Ordinario, parimenti se l'abilitazione è
stata conseguita presso le SSIS, come previsto dal Regolamento recante norme
sulle modalità di conferimento delle supplenze relativamente alle graduatorie di
Circolo e di Istituto (D.M. 25/05/2000 n. 201);
2) in alternativa alla 1) non attribuire i 30 punti aggiuntivi per le
abilitazioni conseguite presso le SSIS;
3) se il MIUR volesse continuare a disconoscere nell'ambito delle graduatorie
permanenti i diritti e i meriti di coloro che hanno conseguito l'abilitazione
mediante il superamento di un Concorso Ordinario, almeno garantisca da un punto
di vista normativo la validità delle graduatorie di merito fino ad esaurimento e
non per soli tre anni come previsto dal bando dei concorsi, per tutelare i
diritti dei docenti che si trovano in questo delicato momento di passaggio e che
rientrano in una situazione legislativa del passato.
DOCENTI ABILITATI CON GLI ULTIMI CONCORSI ORDINARI
Con la presente si vuole evidenziare la situazione di svantaggio e di inganno in
cui si sono trovati gli insegnanti che sono riusciti a superare gli ultimi
concorsi ordinari di scuola secondaria di primo e secondo grado banditi con
D.D.G. 1/04/'99 e con D.D.G. 31/03/'99.
Tali insegnanti sono stati gli unici esclusi dalla prima integrazione della
graduatoria permanente a causa di una mancata tempestività nello svolgimento
delle operazioni concorsuali, che dovevano essere espletate in tutto il
territorio nazionale entro il 31 Marzo 2000, come previsto dal Regolamento per
l'integrazione delle graduatorie permanenti (D.M. del 27 Marzo 2000 n° 123).
Mentre gli insegnanti idonei con concorso ordinario venivano esclusi, altri
venivano inseriti con riserva in base alla Nota del 1/06/2000 relativa al D.M.
146 del 18 Maggio 2000 (che riguarda termini e modalità per la presentazione
delle domande per la prima integrazione delle graduatorie permanenti) che
prevede appunto l'inserimento con riserva di coloro che potevano acquisire
l'idoneità con i corsi riservati, anche se alla data di scadenza dei termini non
avessero ancora frequentato tali corsi (ai sensi dell'O.M. n° 33/2000). In base
al D.M. n° 103 del 4/06/2001 sono stati altresì ammessi con riserva nelle
graduatorie di Istituto e di Circolo per supplenze coloro che hanno sostenuto
l'esame di Stato della S.S.I.S. entro il 31 Agosto 2001, anche se il termine per
la presentazione della domanda era il 9/07/2001. Con il D.M. n. 11del 12/02/02
si potranno inserire nelle graduatorie permanenti coloro che conseguiranno
l'abilitazione con la S.S.I.S. e con il concorso riservato entro il 31 Maggio,
sempre con la formula dell'"ammissione con riserva". Pertanto gli unici a non
aver mai usufruito dell'"ammissione con riserva" sono gli insegnanti che hanno
superato l'ultimo concorso ordinario.
L'inganno recato agli insegnanti che sono riusciti a superare il concorso
ordinario è dovuto all'iniziale incertezza legislativa riguardante la
valutazione della S.S.I.S., istituita con Decreto 24/11/1998, la quale alla data
dell'indizione e dello svolgimento degli ultimi concorsi ordinari ha indotto gli
insegnanti che sono riusciti a superare le prove scritte a dedicarsi
completamente alla preparazione delle successive prove orali, spesso
abbandonando anche una iscrizione già avvenuta alla S.S.I.S.. Gli insegnanti che
invece hanno avuto la "fortuna" di non superare le prove scritte dei concorsi
ordinari si sono dedicati esclusivamente alla S.S.I.S.. Soltanto nell'Ottobre
del 2000 la Legge 306 equipara chiaramente l'esame di Stato della S.S.I.S. alla
prova di un concorso riservato ai fini dell'inserimento nelle graduatorie
permanenti. Il Decreto Interministeriale n° 268 del 4 Giugno 2001 chiarisce la
volontà di sopravvalutare la S.S.I.S., ai fini dell'inserimento nelle
graduatorie permanenti, riconoscendole un punteggio aggiuntivo rispetto a quello
spettante per l'abilitazione conseguita pari a 30 punti, attualmente non
previsti per il concorso ordinario dal Regolamento (D.M. 123/2000).
In base al D.L. 3 Luglio 2001 n° 205 coordinato con la Legge di conversione 20
Agosto 2001 n° 333, il Regolamento (D.M. 123/2000) viene modificato nel senso
che i docenti per cui era previsto l'inserimento nella graduatoria permanente in
distinti scaglioni (art. 2 comma 4 lettere a2 e b) confluiscono in un unico
scaglione insieme agli idonei per concorsi ordinari, agli idonei per titoli ed
esami (ultimi concorsi riservati) e ai possessori dei diplomi rilasciati dalle
S.S.I.S..
Con il D.M. n. 11 del 12/02/02 gli insegnanti del concorso ordinario si
troveranno in fondo a tale graduatoria, vedendo calpestato ogni valore di merito
rispetto a chi si è impegnato esclusivamente nella S.S.I.S. perché non ha
superato le prove dei concorsi ordinari.
Noi insegnanti che abbiamo superato il concorso ordinario chiediamo che ci
vengano attribuiti almeno i 30 punti aggiuntivi rispetto a quelli spettanti per
l'abilitazione (parimenti all'abilitazione conseguita presso le S.S.I.S.), che
attualmente sono previsti dall'allegato A del D.M. 25/05/2000 n° 201
(Regolamento recante norme sulle modalità di conferimento delle supplenze
relativamente alle graduatorie di Circolo e di Istituto).
Solo in questo modo saranno rispettati i meriti ed i diritti di coloro che sono
riusciti a superare un regolare concorso ordinario, secondo una legislazione del
passato, in questo delicato momento di passaggio da una situazione in cui le
S.S.I.S. non esistevano all'attuale.
LA POSIZIONE DEI SINDACATI
Ricorso al TAR Lazio contro assegnazione 30 punti agli abilitati SSISLa UIL
scuola ha dato mandato al proprio Ufficio legale per proporre ricorso al Tar
Lazio per chiedere l'annullamento della tabella di valutazione allegata al D.M.
12.02. 2002.Obiettivo del ricorso è quello di annullare il riconoscimento del
punteggio aggiuntivo di 30 punti per gli abilitati alle scuole di
specializzazione o, in subordine, quello di riconoscere un punteggio aggiuntivo
anche ai docenti abilitati attraverso il concorso ordinario.Il ricorso sarà
sottoscritto dal Segretario Generale della UIL scuola su esplicito mandato dei
docenti interessati che, per sottoscrivere il mandato, potranno rivorlgersi
presso le nostre Segreterie provinciali.L'iniziativa è riservata agli iscritti
della UIL scuola che non dovranno sopportare nessun onere poiché i costi del
ricorso saranno tutti a carico del sindacato.
La normativa oggetto della interpretazione dei due
contendenti
