Microsoft e Linux, un brevetto è come una lama
Data: Venerdì, 03 luglio 2009 ore 09:25:15 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La Fondazione Linux ha accolto una patch, sviluppata da Andrew Tridgell, per aggirare i dubbi di legittimità sollevati da Microsoft riguardanti il modo in cui il sistema operativo open source maneggia il file system FAT.

Microsoft, che punta il dito contro le distribuzioni commerciali di Linux, era arrivata a portare TomTom in tribunale, in uno scontro che si concluse con un accordo tra le due aziende.

La pressione di Microsoft sul mondo Linux, però, non è finita insieme agli scontri con TomTom, e per questo si è resa necessaria la nuova patch che, di fatto, aggira il problema.

La patch impedisce a un sistema Linux di creare sia un nome lungo che uno corto (11 caratteri, nel formato 8.3) per un file, cioè la caratteristica che, secondo Microsoft, viola le licenze. Ora sarà esaminata da due punti di vista: il primo per un eventuale inserimento nel kernel, e il secondo per capire se risolve (aggira) le questioni legali poste da MS.

Potrebbe sembrare una questione per specialisti e sviluppatori, ma bisogna tenere presente che Microsoft ha dichiarato di voler chiarire la situazione per tutte le applicazioni commerciali di Linux, includendo quindi smartphone, navigatori GPS, e prodotti domestici di vario tipo, dai PVR ai televisori.

La patch, infatti, è pensata proprio per i produttori che usano Linux nei loro dispositivi, e non vogliono trovarsi nella situazione di TomTom. Per la Linux Foundation, infatti, le pretese di Microsoft sono illegittime, e sta cercando di dimostrarlo.

Valerio Porcu







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