The Pirate Bay cambia proprietari, ma non il cuore
Data: Mercoledì, 01 luglio 2009 ore 18:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


È di poche ore fa la notizia che The Pirate Bay, uno dei siti più frequentati al mondo, primo tracker torrent mondiale e tra i primi motori di ricerca torrent al mondo, è stato acquistato per una cifra di 7,8 milioni di dollari da Global Gaming Factory X, operazione che si concluderà entro agosto. Global Gaming Factory X insieme a The Pirate Bay ha anche acquistato Peerialism, società volta allo sviluppo di nuove tecnologie di file-sharing.

Global Gaming Factory X, società svedese della più grande catena mondiale di iternet-café, è secondo i fondatori di The Pirate Bay la società giusta per rilanciare ed evolvere non solo il sito e gli affiliati, ma l'intero progetto sostenuto da loro, nonché da Piratpartiet, ovvero creare un nuovo modello di file sharing a favore dell'utenza qualitativamente parlando, che riscriva un nuovo modello di copyright e che non violi la legge.

Attualmente le notizie sono ancora piuttosto vaghe, ma i fondatori di The Pirate Bay hanno subito chiarito che non c'è nulla da temere, che gli attuali servizi e siti affiliati continueranno a funzionare e a crescere, nonché a migliorare la qualità del servizio stesso. Hanno anche precisato che società come la RIAA e similari non c'entrano nulla con l'operazione di acquisizione da parte di Global Gaming Factory X. Sempre i fondatori di The Pirate Bay sostengono che tale operazione era necessaria all'economia del sito stesso, poiché il sito con il modello di business che aveva non sarebbe sopravvissuto a lungo, e sostengono che con tale operazione i soldi ricavati andranno ad una fondazione per promuovere l'apertura della rete, la libertà di espressione e la libertà di informazione. Nel peggiore delle ipotesi, ovvero che la società acquirente non sia all'altezza, affermano semplicemente che il sito andrà in disuso e scomparirà, facendo intendere che hanno comunque un piano di riserva.

Saranno pertanto i mesi a venire a decretare il successo dell'operazione o un clamoroso flop o una manovra al fine di distruggere il sito stesso, eppure i fondatori del sito dicono di essere ottimisti, così come dovrebbe essere l'utenza.

di DarkRadeon







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