Sei meridionale? non devi insegnare al nord!!!
Data: Mercoledì, 07 aprile 2004 ore 14:25:19 CEST
Argomento: Opinioni


SEI MERIDIONALE? NON DEVI INSEGNARE AL NORD!!!

 

 

Spesso, visti i continui dibattiti sulla tolleranza e la bellezza della diversità, considerata una risorsa e non un ostacolo,  non ci rendiamo conto di quanto, invece, al di là delle ostentate accettazioni e integrazioni, esista ancora nel nostro paese una netta e malcelata spaccatura tra Nord e Sud.

Qualche giorno fa è apparso sulla “Tribuna di Treviso” un articolo folle, che pare uscito non dalla penna di un giornalista, bensì dalla mano di un anacronistico settentrionale degli anni ’60: in esso, nell’ambito di un discorso sulla devolution, viene riportata senza alcun commento, una polemica dichiarazione di Gianantonio Da Re, segretario provinciale della Lega, il quale, in un impeto di ingiustificato odio contro i meridionali, ha affermato…che bisogna senza esitazioni eliminare dalle scuole venete tutti gli insegnanti meridionali, esseri mostruosi,  gente incompetente che ha vinto i concorsi “facilitati” al sud e poi, come se fosse una piccola passeggiata, è andata a svolgere funzione docente al nord, rubando i posti di lavoro ai prestigiosi e competenti insegnanti locali. Vengano i meridionali al Nord, ma non per fare gli insegnanti, ha concluso Da Re in tale edificante discorso: esistono tanti altri lavori, ad esempio il muratore. Il peggio è che la sortita di questo insensato leghista non è un episodio isolato: la Lega ha addirittura presentato una proposta di legge per abolire il valore legale delle lauree e per fermare le discriminazioni subite dai laureati del Nord! In sintesi per i settentrionali superare un esame a Napoli, a Bari o a Catania è più facile che superarlo a Torino, a Milano o a Venezia, quindi i meridionali arrivano prima alla fine degli studi e sono agevolati nei concorsi.

Ho l’impressione comunque che i veneti vogliano vedere le loro scuole prive di docenti: chi, infatti, se non i bisognosi meridionali, molto più laureati dei “lavoratori” settentrionali,  potrebbe accettare un lavoro la cui retribuzione non consente assolutamente di reggere il costo della vita del Nord? E in questo deserto resterà magari solo una valida insegnante veneta che una volta mi disse sapientemente che la celeberrima aria “Un bel dì vedremo” della Butterfly pucciniana…era una poesia! Meno male che nelle scuole settentrionali ci sono gli insegnanti del Sud!

 

                                                                Silvana La Porta

 

 

 

 







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