Windows 7 in Europa costerà molto, molto più caro
Data: Lunedì, 29 giugno 2009 ore 12:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


I prezzi di Windows 7, che questo blornale aveva anticipato la scorsa settimana, in Europa saranno ben maggiori di quelli praticati sul mercato statunitense. Si arriverà, in alcuni casi, ad un costo letteralmente doppio rispetto a quello praticato negli States.

A dare la ferale notizia è ComputerWorld, i cui dettagli sono inequivocabili: al lancio, previsto per il 22 ottobre, Windows 7 Home Premium – probabilmente l’edizione più richiesta – costerà in Europa €119,99 nonché £79.99 in Gran Bretagna. Tali prezzi – ammette mesto ComputerWorld - al cambio di sabato scorso corrispondono rispettivamente a 168.66 dollari e 132.14 dollari, contro i 119 previsti per il mercato USA. In altri termini, +41 per cento per l’Europa e +10 per cento per la Gran Bretagna, che ha mantenuto la sua moneta.

Non va affatto meglio per le altre edizioni: Windows 7 Professional, cioè l’edition più adatta all’utilizzo business, costerà  € 285,00 che, tradotti in dollari, non significano affatto 199.99 (200, per arrotondare) bensì 400,60 dollari. Praticamente il doppio. E alla Gran Bretagna spetta un buon 57 per cento in più.

Potrebbe essere una questione di dollaro debole, argomenta ComputerWorld: la scorsa settimana, per comprare 1 Euro ci volevano 1,41 dollari.

E in tutto questo c’è anche un altro dettaglio non da poco. L’Europa non ha voluto Internet Explorer preinstallato e Microsoft l’ha accontentata – pur se non proprio come Bruxelles avrebbe auspicato. Dunque, di Windows 7 non esistono versioni upgrade per l’Europa: secondo la casa, renderle disponibili avrebbe significato aggiornare sistemi su cui Internet Explorer è comunque presente e sarebbe comunque stato aggiornato, contravvenendo a quanto promesso.

Ciò si traduce, per l’utenza, nel dover ricominciare da zero su ogni computer, partendo, come si dice in gergo, dal bare metal, dal vile metallo, vale a dire da un disco assolutamente vergine.  In altre parole, un deployment a partire dal nulla assoluto, un tutto da rifare che desterà più di qualche preoccupazione nei CTO in lotta con il tempo e con i propri dirigenti.

Soluzioni, almeno nell’immediato, non se ne intravedono. E questa notizia ricorda molto quanto accadeva negli anni 90, quando chi scrive acquistò per corrispondenza negli States un kit Microsoft MS-DOS 5.0 originale, al prezzo di 49 dollari più trasporto, per un totale di 69 dollari cioè circa 100mila delle vecchie Lire, mentre in Italia lo stesso kit veniva venduto a 149mila delle vecchie Lire.

Facile immaginare che una simile notizia, se non smentita in tempi brevi, provocherà più di qualche terremoto: azionario, aziendale, architetturale. Non tutti sono disposti ad attrezzarsi con un sistema operativo in lingua diversa dalla propria, dunque la facilità negli acquisti per corrispondenza aiuterebbe molto relativamente.

Non resta che attendere: se di ribassi vi sarà parola, ulteriori notizie non tarderanno a fare il giro della Rete.

Marco Valerio Principato







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