Sulla singolare iniziativa del Berchet.
Data: Venerd́, 26 giugno 2009 ore 00:11:26 CEST
Argomento: Opinioni


 

ASSOCIAZIONE PROFESSIONE INSEGNANTE

Sulla singolare iniziativa del Berchet.

 Apprendiamo da notizie di stampa della singolare iniziativa degli studenti del Berchet, storico Liceo di Milano, che, con il benestare del Dirigente Scolastico,  hanno esposto le “pagelle” date dagli allievi agli insegnanti. Premesso che nessuna legge, norma o regolamento dello Stato, contempla la valutazione del lavoro svolto dagli insegnanti, da parte degli allievi, così come nessuna legge, norma o regolamento dello Stato, contempla la valutazione sistematica dell’operato dei magistrati, da parte degli imputati da essi giudicati colpevoli o innocenti, siamo dell’avviso che attribuire una pubblica valutazione di insufficienza alle capacità professionali di un insegnante, o di un qualunque altro professionista, configuri il reato di diffamazione. E sempre sul piano dei risvolti legali, c’è da osservare che, mentre da una parte si cerca di tutelare la privacy degli allievi, omettendo, per quanto possibile, la pubblicazione di informazioni relative al loro rendimento scolastico, dall’altra si espongono al pubblico ludibrio le presunte incompetenze professionali dei docenti. [...]

Ma aspetti legali a parte, vediamo di spiegare brevemente perché la valutazione degli insegnanti da parte degli allievi non è una cosa seria.

Non tutti gli studenti hanno una percezione corretta della realtà e pochissimi hanno la competenza e la maturità per valutare lo spessore  culturale e le  capacità professionali dell'insegnante.

Per la maggior parte di loro, il bravo insegnante è quello che pretende poco in termini di impegno, che è tollerante rispetto a comportamenti spesso inaccettabili, che si comporta da amico tra gli amici. Mentre il cattivo insegnante è quello che, nel loro esclusivo interesse,  pretende molto, che è autorevole ed a volte si trova costretto suo malgrado a comportarsi in maniera autoritaria, che interviene in maniera decisa quando il comportamento degli allievi trascende quelle che sono le più elementari regole di civile convivenza. Ed è  inutile aggiungere che questa situazione risulta ancora più accentuata a seconda del tipo di utenza, nonché della localizzazione della scuola.

Consigliamo pertanto al preside del Berchet, di optare per metodi di valutazione più seri o, se proprio vuole insistere su questa strada, di affiggere capovolto il foglio che contiene la classifica delle valutazioni degli insegnanti da parte degli allievi. Senza voler generalizzare, con molta probabilità si potranno individuare i docenti più bravi tra quelli che hanno conseguito la votazione più bassa.

 

25 giugno 2009 Associazione Professione Insegnante







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