LA GELMINI, L'ORA DI 55 MINUTI E LO STIPENDIO DEGLI INSEGNANTI
Data: Mercoledì, 24 giugno 2009 ore 15:16:04 CEST
Argomento: Opinioni


LA GELMINI, L'ORA DI 50 MINUTI E LO STIPENDIO DEGLI INSEGNANTI
 
Mariastella Gelmini è davvero una maga. Perchè sta riuscendo a sistemare la sgangherata scuola italiana di colpo e definitivamente. C’è però qualcosa cui non pensa e di cui non parla se non in modo sibillino. Ma questo ve lo dirò verso la fine dell’articolo. Dunque ci informa uno studio di «Tuttoscuola» che complessivamente si avrà una riduzione dei quadri orari nei licei del 13%, ma il tempo effettivo di lezione per gli studenti si ridurrà in media solo dell’1%. Questa sì che è magia. Con tanto di bacchetta magica: da settembre 2010 i quadri orari delle superiori subiranno una sostanziosa cura dimagrante, ma l’orario effettivo per gli studenti rimarrà pressochè invariato.
E sapete come questo è possibile? Con una solita tiritera di cui Tuttoscuola parlò accoratamente anche a Natale scorso: il passaggio dalla convenzionale ora di 50 minuti, che impera nella scuola italiana da decenni, all’ora effettiva di 60 minuti. Come dire un pura formalità. Perchè si può fare un’ora di cinquanta minuti bene e farne una di sessanta ufficiali, passandone metà a sistemarsi il registro: e questo che lo sa e chi lo valuta? Ma l’importante è prospettare una piccola rivoluzione, che, secondo lo studio, si traduce in un risparmio stimabile in almeno 200 milioni di euro all’anno.
Poi il riordino delle superiori implicherà, lode al ministro, anche una drastica riduzione delle cattedre, con una sforbiciata di ben 11.500 posti in quattro anni e, udite udite, una maggiore produttività per i docenti, le cui ore di lavoro saranno 100 in più rispetto allo scorso anno.
Ma sì, facciamoli lavorare di più questi docenti, che davvero non fanno niente tutto il giorno.Ma non c’è un tassello che manca? Signori miei, vogliamo elevare i professori al rango di professionisti, dando loro uno stipendio adeguato, che tolga loro dagli occhi  quel velo, quella preoccupazione di non arrivare a fine mese, che li porti a vivere nel presente, la vita di oggi, ad arricchirsi con un film al cinema, uno spettacolo a teatro, un libro nuovo? Questo si può fare solo con i soldi, signori miei, che saranno pure una mezza volgarità, ma migliorano la qualità dell’esistenza, tolgono le preoccupazioni e ci rendono gente serena.
Ma a questo, alla qualità della vita degli insegnanti, e conseguentemente anche alla loro resa scolastica, nessuno  pensa. Ma si continua, imperterriti, a blaterare della  loro produttività, come se fossero operai alle prese con la macchina, e a farneticare sempre di questa benedetta ora di 55 o 60 minuti…Sia di 60 minuti col doppio dello stipendio, ringraziamo anticipatamente…

SILVANA LA PORTA








Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-16165.html