ESAMI DI STATO: SI COMINCIA CON LA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
Data: Lunedì, 22 giugno 2009 ore 09:55:42 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Esami di maturità, da giovedì la carica dei 500mila

ROMA. Ultimi giorni di ripasso frenetico per i circa 500 mila studenti che dovranno affrontare quest’anno l’esame di maturità in programma a partire da giovedì 25 giugno. Per accedere al più importante appuntamento del percorso scolastico, quest’anno i ragazzi hanno dovuto conseguire nello scrutinio finale almeno la media del 6, calcolata comprendendo anche il voto sul comportamento. E per chi ha avuto il 5 in condotta niente ammissione all’esame di Stato.

Anche quest’anno saranno, invece, ammessi direttamente alla maturità i cosiddetti «ottisti» e cioè gli studenti che in quarta hanno conseguito 8 decimi in ciascuna materia e nel comportamento e che hanno riportato una votazione non inferiore al 7 in ciascuna disciplina, 8 per la condotta nelle classi seconda e terza.

Primo scoglio, come di consueto, sarà lo scritto di italiano, uguale per tutti gli indirizzi, in calendario per il 25 giugno. Sono confermate le tipologie adottate negli anni scorsi e dunque gli studenti potranno scegliere tra l’analisi di un testo letterario, la produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale (questi due scelti tra i diversi ambiti di riferimento: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico), il tema di argomento storico o di attualità.

Il secondo scritto, diverso da indirizzo a indirizzo (quest’anno al classico è uscito latino) si svolgerà il giorno successivo. L’ultimo scritto, l’ormai collaudato quizzone (definito anche quest’anno collegialmente da ogni commissione) è previsto per il 29 giugno, ma qualora la data coincidesse con il giorno festivo del Santo patrono, come accade per esempio a Roma, slitterà a martedì 30 giugno.

Dopo la correzione degli scritti scatteranno gli orali. La commissione dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte, ripartiti in parti uguali tra le tre prove: a ciascuna di esse non può essere attribuito un punteggio inferiore a dieci. Per la valutazione del colloquio la commissione dispone di 30 punti invece dei consueti 35 (per la sufficienza il punteggio non può essere inferiore a 20). Per superare l’esame di Stato è sufficiente un punteggio minimo complessivo di 60/100. Nel caso di mancato superamento dell’esame, nell’albo dell’istituto dovrà apparire la sola edizione «esito negativo».

Un esame che potrebbe vedere dai prossimi anni la novità della cosiddetta «prova nazionale Invalsi» (l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo), già sperimentata alle medie. L’annuncio è venuto proprio dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini: «La valutazione degli studenti deve essere più oggettiva possibile. Sto valutando – ha detto giovedì il ministro – l’ipotesi di introdurre per gli esami di maturità una prova nazionale sul modello Invalsi, analoga a quella della scuola media. La nuova prova potrebbe essere introdotta, in aggiunta a quelle già esistenti, con l’avvio della riforma della scuola superiore. «Credo che sia indispensabile abituare i nostri ragazzi a essere valutati con sistemi internazionali». Ma per quest’anno i maturandi l’hanno evitata.

TIZIANA CAROSELLI (da www.lasicilia.it)







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