LE PROPOSTE DELLA CISL SCUOLA AL GOVERNO NAZIONALE
Data: Domenica, 21 giugno 2009 ore 15:03:28 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Impiego prioritario per le supplenze temporanee di maggior durata e l’indennità di disponibilità. Sono le proposte che la Cisl Scuola ha fatto al governo nazionale per i precari che non troveranno posto a settembre. «Dal 1° settembre 2009 – spiega Giuseppe Denaro, segretario generale della Cisl scuola etnea – a Catania saranno tagliati 952 posti di docenti, tra scuola primaria, di 1° grado e di 2° grado. In Sicilia, 5020 posti di docenti sull’organico di diritto ed altri 492 saranno tagliati sull’organico di fatto. Le assunzioni in ruolo e maggiori tutele per i precari che non ritroveranno il posto di lavoro a settembre: sono le due emergenze che vanno affrontate per l’inizio del prossimo anno scolastico». Anche per gli organici del personale Ata si prevede una riduzione altrettanto insostenibile (si parla di oltre 1.500 posti ). «Per tutti loro – continua Denaro - nel corso dell’incontro dei sindacati di categoria con il ministro Gelmini, Francesco Scrima, segretario generale nazionale della Cisl Scuola, sul tema delle misure straordinarie per il personale precario, ha manifestato piena disponibilità a proseguire il confronto sull’ipotesi che punta ad assicurare la continuità del rapporto di lavoro a tutti coloro che sono titolari di un contratto annuale o fino al termine delle lezioni nel corrente anno scolastico, ma non riconfermati nel prossimo. Per loro, si prevederebbe un impiego prioritario per le supplenze temporanee di maggior durata integrato, per i periodi di non lavoro, da una "indennità di disponibilità", alimentata da risorse derivanti in primo luogo dagli ammortizzatori sociali». La Cisl Scuola, inoltre, ha colto anche l’occasione per ribadire la necessità di un diverso approccio ai temi di politica scolastica e delle riforme, che non possono essere condizionate oltre il dovuto dagli obiettivi di contenimento di spesa. Ha rivendicato, per questo, tra l’altro, una gestione dell’organico di fatto che assegni priorità alle concrete esigenze di funzionamento delle scuole, evitando che siano vanificati i risultati ottenuti nel confronto sull’organico di diritto. Il sindacato ha riproposto, inoltre, le ragioni di dissenso rispetto alle modalità di avvio della riforma del secondo ciclo di istruzione, che non assicurano le indispensabili esigenze di gradualità nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. La Cisl Scuola ha sollecitato il ministro a definire nel più breve tempo possibile le intese e gli strumenti necessari per dare corpo a questa ipotesi, che vede coinvolti diversi soggetti politici e istituzionali (il ministero del Welfare e il ministero dell’Economia, ma anche l’Inps e le Regioni), oltre a richiedere anche interventi di tipo legislativo. Rispetto alle attese dei precari, a fronte dei preoccupanti scenari che si profilano per il prossimo anno scolastico, le risposte devono essere date con la massima tempestività. La Cisl Scuola, infine, ha rinnovato la richiesta - già formalmente trasmessa al Miur - per un’immediata apertura del confronto sulla questione dei compensi per gli esami di maturità.







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