GELMINI: SPIACE PER I BOCCIATI, MA L'OCSE MI DA' RAGIONE
Data: Giovedì, 18 giugno 2009 ore 09:27:00 CEST
Argomento: Comunicati


E' sempre un dispiacere quando un ragazzo perde un anno, ma la scuola italiana deve ritrovare la via del merito: in questa direzione va Mariastella Gelmini, forte di quanto emerge dai nuovi dati messi a disposizione dall'Ocse, che parla di costi elevati e risultati scadenti per l'istruzione italiana. "Indagine che - osserva il titolare di Viale Trastevere - smentisce clamorosamente molte osservazioni di sindacati e opposizione". Che però replicano al ministro dell'Istruzione: "altro che smentita, si deve fare di più" afferma la Cisl, mentre per il Pd, "é la Gelmini che deve essere bocciata con il 5".


Il ministro è determinato: il governo andrà avanti con le sue riforme sulla scuola, per avere quella "scuola del merito e e dell'impegno", che spiega anche l'aumento del numero dei bocciati. Ma Gelmini ha lanciato anche un appello alla sinistra a contribuire a migliorare la qualità dell'istruzione. In occasione della presentazione dei dati Ocse, Gelmini ha sottolineato come ci sono tanti professori e dirigenti che comprendono che la scuola non funziona: "Mi auguro che anche la sinistra voglia contribuire fattivamente e proficuamente a questo progetto di riforma - ha concluso Gelmini - che comunque noi proseguiremo". "Questa ricerca - ha detto parlando dei dati Ocse - fotografa una scuola che così com'é non è adeguata alle necessità del paese ed il confronto con le altre nazioni europee è per molti aspetti impietoso. L'Ocse auspica una azione riformista e suggerisce provvedimenti urgenti che noi abbiamo adottato fin dal nostro insediamento un anno fa. Molte delle osservazioni poste ai sindacati e dall'opposizione vengono smentite clamorosamente da questa indagine".


E la citazione di Gelmini al Rapporto va al fatto che in Italia ci sono troppi docenti per alunno, che il numero dei prof é troppo alto, che il numero di ore di insegnamento sono eccessive, che abbiamo troppi edifici scolastici e ciò significa frammentazione e molti sprechi. Che i professori e le scuole siano valutate, che gli incentivi economici devono essere dati ai professori migliori, che l'Italia spende molto più degli altri paesi Ocse, ma gli standard sono di qualità bassa. "Per questi motivi e in linea con quanto sostenuto dall'Ocse - conclude Gelmini - è urgente proseguire con le riforme che sono indispensabili per riformare questa scuola. Non basta e non è utile difendere la scuola così come è oggi". Replicano i sindacati: "Come evidenziato dal rapporto Ocse Talis - ha detto Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil - la scelta di demolire la scuola pubblica si muove in direzione opposta rispetto alla necessità di favorire un offerta formativa di qualità per tutti". Per il segretario di Uil Scuola, Massimo Di Menna, "per la qualità della scuola bisogna puntare sugli insegnanti". Mentre Francesco Scrima (Cisl) sottolinea che le polemiche lasciano il tempo che trovano: oggi è invece urgente rilanciare davvero, con coerenza nelle parole e nei comportamenti, le ragioni del dialogo". Compatto il Pd nelle critiche alla Gelmini: "Il trionfalismo del ministro Gelmini sull'indagine Osce è del tutto fuori luogo e infondato", dice Mariangela Bastico, responsabile Scuola dei Democratici.







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-16062.html