Ironico-indulgente.
Lettera aperta al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale di Palermo Guido Di Stefano
Egregio Direttore, entrando nella discussione in corso relativamente alle due sentenze del CGA Sicilia, con le quali i giudici Amministrativi hanno annullato il Concorso Ordinario per Dirigente Scolastico in Sicilia, “pacatamente” “mi consenta” di riportare alla sua memoria, qualora lo avesse rimosso., quanto avvenuto durante la trasmissione televisiva Mimandaraitre del 16 marzo 2007:
io sono uno di quelli che è venuto a Mimandaraitre; io sono quello al quale, dopo la trasmissione, prima che ci indicassero l’albergo prenotato, Lei ha detto, con lo sguardo fiero, di essere una persona perbene; io sono quello che, stringendole la mano, Le ha detto che nessuno di noi aveva messo in dubbio che Lei, Direttore Di Stefano, fosse persona perbene; io sono quello che, però, gurardandolo con fierezza negli occhi, Le ha chiesto cosa avesse fatto Lei, persona perbene, per tutelare le persone perbene come me che erano stati turlupinati in un Concorso privo del rispetto per le regole e per le norme e rappresentato nella lettura- in tempi farsa- degli elaborati.
Pacatamente, ancora, mi consenta di ricordarLe che, dinnanzi ad un pubblico di milioni di telespettatori, alle incalzanti domande del conduttore prima e del prof. Ruffolo dopo, che Le chiedevano di azzerare il Concorso pena la soccombenza dinnanzi al Consiglio di Stato, con tutti i danni derivanti, Lei ha risposto che se un Giudice amministrativo avesse dato ragione ai ricorrenti Lei avrebbe senza esitazione annullato il Concorso.
Ora le sentenze ci sono, due sentenze definitive e non del TAR, ma del CGA (inappellabili) hanno confermaio le censure da noi avanzate nei confronti dell’operato della Commissione e sulle irregolarità degli atti ed in particolare:
1) che il tempo medio di correzione di ogni singolo elaborato si sarebbe aggirato intorno ai 2 minuti e 30 secondi, assolutamente insufficiente per una seria valutazione di compiti di 8/10 facciate;
2) che la Commissione esaminatrice non ha stabilito le modalità di valutazione delle prove ai fini dell’attribuzione del punteggio, così come previsto dalle disposizioni vigenti;
3)che molti elaborati presentano diversi errori di grammatica e di sintassi e sono stati valutati positivamente;
4) che la commissione esaminatrice avrebbe proceduto alla correzione degli elaborati senza avere la legittima composizione,
5)che non è dato comprendere dove e come venissero custodite le buste numerate e aperte .
Pertanto io mi sento nel diritto di chiedere ancora “pacatamente”, da persona perbene, a Lei persona perbene cosa intende fare per dare finalmente giustizia alle persone perbene come me?
Vede Signor Direttore Di Stefano, la legalità e la giustizia sono valori, sono imperativi categorici che attengono allo spirito e non possono essere vissuti come compromesso, come adattamento ed utilizzati ad usum delfini.
Qualche “suo” Dirigente Scolastico ha alzato la voce attraverso le colonne di un giornale, parlando di diritti acquisiti, (acquisiti sulla illegalità?) di sacrifici etc. ; qualche altro, in modo farneticante, ha scoperto che la nostra non è una democrazia perché ci sono troppi gradi di giudizio! (visto che avendo letto malamente la sentenza di primo grado – TAR- ha creduto che essa avesse dato torto ai ricorrenti nel merito, dovrebbe leggere meglio la sentenza di Iº grado, avrebbe capito anche lui che non è così) interpretando il nostro sistema giuridico un po’ alla cicero pro domo sua; qualche altro, invece, ha voluto esprimere il suo incomprensibile pensiero, (ma c’era un pensiero?) in un linguaggio che solo alla lontana può ricondursi al codice linguistico italiano, (il preside coniglio per intenderci) ritengo,però, oltremodo utile il suo contributo, esso ha fornito la prova concreta e non controvertibile che la Commissione tutto ha fatto tranne che correggere o leggere gli elaborati, visto che il dirigente citato ha avuto una valutazione positiva.
Noi abbiamo gli elaborati di tutti gli ammessi e le posso confermare che quel segmento rappresentato nella trasmissione di mimandaraitre (i tanti errori di ortografia e sintassi) è veramente la norma e non l’eccezione. –forse faremo una bella pubblicazione!!! –
Per concludere questo mio pacato intervento, io mi limiterò a pensare assieme a lei all’epilogo di quel trascorso 2007, trascorso come tempo, ma attuale nei fatti, se è vero come è vero che quanto “profetizzato” dal prof. Ruffolo (non mago, ma esimio docente di Diritto ed insigne avvocato) si è avverato, e per riformularLe ancora una volta la domanda: cosa intende fare, Signor Direttore Regionale Distefano, Lei persona perbene per le persone perbene come me che hanno creduto fino in fondo nella giustizia ed hanno pacatamente atteso il suo intervento?
Grazie, sinceramente pacato,
Prof. Alfredo Pappalardo