SCUOLA: GELMINI CONTESTATA, SALTA PRESENTAZIONE LIBRO
Data: Marted́, 16 giugno 2009 ore 10:16:01 CEST
Argomento: Comunicati


Tornano le proteste contro la riforma della scuola. Questa volta però non hanno la forma degli studenti universitari dell'onda ma di genitori e soprattutto insegnanti dell'assemblea delle scuole del milanese che hanno impedito oggi la presentazione al Mondadori Multicenter di Milano del libro di Mario Giordano '5 in condotta' con il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. I primi ad arrivare, quando la sala era già gremita, sono stati il direttore del Giornale e il presidente Mediaset Fedele Confalonieri, subito dopo è arrivato il ministro.

 Ma ancora prima che la presentazione iniziasse i rappresentanti dell' assemblea, cioé i genitori e gli insegnanti che si ritrovano intorno a Retescuole, si sono alzati in piedi con cartelli e bandiere gialle con scritto 'Vogliono distruggere la scuola pubblica.Io non ci sto' e 'Il governo dichiara guerra alla scuola pubblica. Io non ci sto'. Hanno distribuito pagelle in cui davano alla Gelmini zero in ogni materia e intanto hanno iniziato a parlare, a urlare'vergogna', 'a casa', 'va a quel Pais', 'va' in Calabria furbettà,mentre qualcuno nel pubblico chiedeva di chiamare la polizia e di far uscire "i fascisti".

Mario Giordano ha tentato di prendere la parola, ma invano, così l'autore del libro ha ringraziato "i fascisti nel pubblico che sono il male del Paese" e se ne è andato con il ministro e Confalonieri. Così i manifestanti sono usciti, pronti però a ripetere l'impresa in futuro. "Ci facciamo un punto d'onore - ha detto uno di loro, Paolo Limonta - di accogliere la Gelmini ogni volta che viene a Milano. Faremo di tutto per svuotare la riforma e fare in modo che non sia applicata".

Dal canto suo, il ministro in un comunicato ha promesso che non si fermerà e continuerà a raccontare "le cose come stanno". Ha liquidato le proteste come "battaglie strumentali" portate avanti da chi "difende una scuola indifendibile.La scuola - ha aggiunto - non è proprietà di un gruppo organizzato e rumoroso di sinistra, ma appartiene al Paese". A sostenere la sua posizione è arrivato anche l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini,che era fra il pubblico. Anzi l'europarlamentare è andato oltre e ha parlato di "fascisti rossi e di corporazione talebana". La Mondadori in un comunicato ha denunciato il "pesante clima di intimidazione causato da un ristretto gruppo di facinorosi" ricordando che mai nulla di simile era capitato in una delle sue librerie. E lo stesso Giordano ha osservato che "evidentemente non è possibile parlare di scuola pubblica in modo sereno. Quando si impedisce di presentare un libro, la si dice lunga sullo stato della democrazia".

di Bianca Maria Manfredi







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