Proponiamo di seguito una serie di faq, che aggiorneremo di volta in volta, a cura del direttivo del CIP na, che tra l'altro anch'esso si è fatto promotore di un ricorso contro il DM delle gabbie della disoccupazione e della vergogna delle tre code. La pubblicazione di tali faq su questo sito diventa necessaria anche alla luce del polverone che ad arte si sta sollevando da qualche giorno sulle ordinanze del TAR Lazio del 5 giugno. Mi auguro che questo gioco al massacro finisca, soprattutto da parte di chi , forse per ragioni di parte, non si rende conto dell'ansia che sta alimentando tra i ricorrenti; soprattutto in un momento delicatissimo nel quale molti colleghi, che per anni hanno svolto la professione d'insegnante nelle regioni del SUD ma anche in qualche area del Nord, ora si troveranno ad essere disoccupati. A questi colleghi va tutta la solidarietà e la comprensione di Professione Insegnante che non può non stigmatizzare la superficialità e il lassismo di quei sindacati che non si sono opposti con tutti i mezzi a loro disposizione al DM 42/2009, un provvedimento vergognoso. Libero Tassella ( associazione Professione Insegnante)
D) L’ANIEF ha proposto un ricorso “pilota”. Che significa?
R. Significa che l’ANIEF ha presentato un ricorso in “avanscoperta” raccogliendo un certo numero di adesioni e raggruppandole in un ricorso rapido: da associazione sindacale, ha tutto l’interesse a trovare forme di visibilità per attrarre iscritti.
D) Il ricorso “pilota” ha degli effetti diversi rispetto a quello “ordinario”?
R. Assolutamente NO. Il motivo per cui è stato presentato è semplicemente di visibilità. Tanto è vero che l’ANIEF stesso ha presentato altri ricorsi in discussione a giugno/luglio.
D) Gli effetti del ricorso pilota si estendono a tutti?
R. No.
Chi ha fatto il ricorso “ordinario” dovrà comunque attendere la discussione del ricorso in cui è incluso. Certo, l’esito del ricorso dovrebbe essere il medesimo per tutti i ricorrenti, indipendentemente da quando si discuterà.
Chi non ha fatto ricorso, invece, non beneficerà in alcun modo degli effetti della sentenza. Questo potrà avvenire solo ed esclusivamente se il MIUR decidesse di estendere i benefici erga omnes con un apposito provvedimento normativo.
D) Quando si discuterà il ricorso dell’Avv. Naso?
R. Nel prossimo mese di luglio (vi faremo avere notizie più precise al più presto).
D) Non sapevo del ricorso. Ho ancora possibilità di ricorrere?
R. Al TAR (via amministrativa) NO.
Tuttavia, si può intentare ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dall’emanazione del decreto (11 agosto). Chi fosse interessato, contattasse l’Avv. Naso
D) Alcune sigle sindacali stanno affermando che il ricorso sarà una beffa perché il TAR ha sospeso il decreto nella parte che prevedeva le tre province in coda: quindi, il MIUR, semplicemente, potrebbe non creare le code e impedire i trasferimenti. È vero?
R. No, non è vero.
Tutto nasce da una interpretazione della ordinanza di sospensiva del TAR Lazio n. 3737/09.
L’ANIEF stesso ha chiarito che l’annullamento dei commi in questione riguarda la parte oggetto del contendere, ossia l’accodamento nelle ulteriori tre province.
Il TAR ha disposto la sospensiva della parte di decreto che prevede la coda.
D) Quali sono gli scenari, nel caso di accettazione della sospensiva?
R. Questa è la domanda più complessa. Poiché siamo nel campo delle ipotesi.
Chiariamo che, normalmente, i passaggi giudiziari sono:
1. sospensiva TAR in questa sede il TAR può decidere di accogliere o meno la sospensiva (come ha fatto per il ricorso pilota e dovrebbe fare per tutti i ricorsi ulteriori;
2. sospensiva CdS in questa sede il CdS, se interpellato dalla parte “sconfitta” in prima istanza al TAR (nel nostro caso, il MIUR), decide se confermare la decisione di primo grado del TAR o meno;
3. merito TAR in questa fase, il TAR valuta nel merito la richiesta di annullamento;
4. merito CdS in questa fase il CdS, con proprio giudizio di merito, decide se confermare o meno la decisione del TAR;
Al momento, siamo al punto in cui solo il primo passaggio è stato espletato e non si ha notizia, ad oggi, del fatto che il MIUR abbia presentato istanza al CdS per resistere.
L’ordinanza è, comunque, immediatamente esecutiva. Ovvero, chi ha ricorso ha diritto ad esser incluso a pettine in tutte le province di inclusioni.
_________________
DIRETTIVO CIPNA