Dirigenti scolastici, un rebus, dopo sentenza CGA di Palermo
Data: Luned́, 15 giugno 2009 ore 00:05:00 CEST Argomento: Opinioni
Ho letto il 3 giugno con "orrore" sulla vostra rubrica (ma mi aspetto indagine da parte dei vostri giornalisti) che il concorso di due anni fa riguardante i dirigenti scolastici è stato annullato dal Cga di Palermo e, pertanto, tutti i colleghi che hanno superato questo concorso - ed occupano da due anni tale importantissimo posto di capo di una scuola - saranno destituiti in quanto gli avvocati Giunta e Tinaglia hanno ampiamente dimostrato le "colpe" dei dirigenti e funzionari del concorso, che hanno decretato le graduatorie finali e le assegnazioni delle presidenze di tutta la Sicilia. Adesso i docenti delle scuole dove sono giunti i nuovi presidi vincitori (?) si chiedono se gli atti formali di questi due anni trascorsi (vicepreside, staff, scrutini, promozioni con tre debiti formativi, attribuzioni incarichi, criteri sulla scelta dei libri di testo ed altro...) sono validi a tutti gli effetti di legge? E i prossimi scrutini tra una settimana presieduti da codesti dirigenti vincitori (?) hanno piena valenza giuridica, oppure possono essere impugnati da alunni e docenti, o altri, non soddisfatti dell’andamento degli scrutini 2008-09? Questi dirigenti destituiti torneranno ad insegnare su quale cattedra? La legge cosa prevede in tale caso? La sentenza del Cga di Palermo è pienamente già esecutiva? E cosa accadrà il prossimo anno? Per la prima volta in vita mia non saprei rispondere a domande del genere. Salvatore Pappalardo da La Sicilia
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