CODA E PETTINE: MA I TRASFERIMENTI NELLE GAE ESISTONO O NO?
Data: Domenica, 14 giugno 2009 ore 09:32:26 CEST
Argomento: Opinioni


 

E' UNA BUFALA IL RICORSO CONTRO LE CODE?

L'esito  dei ricorsi per l'inserimento a pettine,a quanto pare, potrebbe essere  diverso da quello propagandato in questi giorni come ''vittorioso''.
 Il mio avvocato mi ha spiegato questo:
 "Il Tar ha sospeso l'efficacia della norma che istituisce le 3 fasce in  coda alle altre 3 province (articolo 1, comma 11) e la norma che dispone la  pubblicazione delle tre fasce medesime in coda alle graduatorie di
 ogni provincia.
 Per cui Se il Miur deciderà di rispettare la legge, dovrà dare disposizioni  agli Usp al fine di non procedere alle costituzione delle ulteriori 3 fasce  in coda.
 Nulla è mutato per il trasferimento da una provincia ad un'altra, nè tanto  meno per gli inserimenti a pettine.
 Che continuano a non esistere.
 E' evidente che, se i trasferimenti non esistono più, non potranno essere  disposti in alcun modo: nè in coda, nè a pettine".
 Per quanto sopra, le sentenze non produrrebbero l'effetto pubblicizzato dai  promotori del ricorso, e cioè l'inserimento a pettine. Al contraio, sarebbero  pregiudizievoli perchè sulla base di esse il MPI potrebbe eliminare le tre  province.
 Se così fosse, migliaia di precari, che in buona fede hanno aderito al  ricorso, in effetti non hanno ottenuto l'esito sperato. A questo punto  sarebbe bene che ''chi di competenza'' verificasse la correttezza di quanto  propagandato e le finalità perseguite dai promotori dei ricorso, perchè,  evidentemente, per qualcuno la Scuola è diventata un business.
 
LETTERA  FIRMATA

INTERVIENE LIBERO TASSELLA

Mi sembrerebbe lo scritto di un sindacalista, già peraltro letto altrove; si cerca di delegittimare l’azione ricorsuale intrapresa da singoli, associazioni (ANIEF , CIP an)   sindacati ( COBAS). Io credo che il processo in atto di azioni legali contro il decreto della gabbia e delle tre code, su cui si sta vergognosamente speculando, attraverso “ illustri anonimi”,  generando sconcerto e divisioni tra i precari,   alla fine temo che  potrebbe essere  fermato, in  questo paese senza più giustizia e vergogna,  dalla solita leggina di imperio del Governo Berlusconi, a  chiusura del Parlamento, con la scusa di salvare l’anno scolastico, e il tutto in ossequio alla Lega, alle tendenze razziste e autoritarie montanti nel paese, anticostituzionali e illiberali, assecondate da chi si vede minacciato nel suo particolare e anche  da sindacalisti, anche del sud, che hanno avallato le  logiche del DM 42 finalizzate solo alla conservazione degli iscritti o a mere  logiche sindacal- governative,  per le solite ragioni di opportunismo  e scambio politico.
Il DM delle gabbie e delle code  non è un provvedimento amministrativo, tutti se ne sono accorti,  è un provvedimento politico  e il governo e i suoi ascari lo sanno benissimo e ora sono all’opera.
Chi dice che i trasferimenti non esistono più? “ Lettera Firmata”, non certo il DM 42,  all’art..15.
Si legga quanto scrivevo su  Professione Insegnante già il 14.0.2009, hiedendo di rispettare la legge, già la legge, la costituzione, ma oggi chi la rispetta la legge?

 

ECCOVI L'ARTICOLO DI LIBERO TASSELLA
 
Il trasferimento a pettine lo buttano dalla porta ma rientra
dalla finestra con lo stesso decreto ministeriale all'art. 15.
  
I ministeriali, sotto mandato dei politici, con una furbata dell’ultima ora hanno stralciato l’istituto del trasferimento nelle Graduatorie ad esaurimento, e offerto il contentino delle tre code. Ebbene lo hanno fatto uscire dalla finestra, infatti nel DM 42 dell’8.4.2009 non c’è, neanche a rivoltarlo, la parola trasferimento, essa è stata cancellata, radiata, messa all’indice, insomma volutamente non prevista. Il trasferimento non è previsto, neanche quello che i ministeriali vollero prevedere pia pure in coda con la nota prot 5485 del 19 marzo 2007, norma censurata da una sentenza TAR Lazio.
 Bene, vedete cosa firma l’8.4.2009 la Gelmini Maria Stella da Brescia all’art. 15? "Per quanto non previsto valgono le disposizione contenute nelle leggi 3.5.1999 n. 124" e 20.8.2001 n. 333.
 E la legge 124 che dice? Ecco il comma 6 dell’art 1 …omissis…..
 2. Le graduatorie permanenti di cui al comma 1 sono periodicamente integrate con l'inserimeno dei docenti che hanno superato le prove dell'ultimo concorso regionale per titoli ed esami, per la medesima classe di concorso e il medesimo posto, e dei docenti che hanno chiesto il trasferimento dalla corrispondente graduatoria permanente di altra provincia. Contemporaneamente all'inserimento dei nuovi aspiranti è effettuato l'aggiornamento delle posizioni di graduatoria di coloro che sono già compresi nella graduatoria permanente.
 E la Legge 333/2001 che dice , ecco l’ar. 1 comma 1 1?
 Le disposizioni contenute nell'articolo 2, commi 1 e 2, della legge 3 maggio 1999, n. 124, si interpretano nel senso che nelle operazioni di prima integrazione delle (( graduatorie permanenti )) previste dall'articolo 401 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, (( di cui al decreto legislativo )) 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dall'articolo 1, comma 6, della stessa legge (( hanno titolo all'inserimento, oltre ai docenti che chiedono il trasferimento dalla corrispondente graduatoria di altra provincia, le sottoelencate categorie di personale docente ed educativo, in coda alle graduatorie medesime e nel seguente ordine di priorità: ))
 Insomma il trasferimento non previsto, dal DM della Gelmini finisce poi per prevederlo, all'art. 15., insomma cacciato dalla finestra rientra dalla porta per legge ( leggi 124/99 e 333/2001)!
 Mi auguro che i colleghi interessati al trasferimento a pettine, abbiano le giuste dritte legali, anche su come presentare le domande entro l'11.5.2009, in quanto non è affatto scontato che il trasferimento a pettine sia impossibile, "addirittura il decreto parrebbe prevederlo all'art. 15" rinviando a due leggi che lo prevedono. Insomma La Gelmini e i suoi ministeriali non possono abolire, eliminare, stralciare ciò che le leggi prevedono e che citano nellp stesso DM all’art. 15., per quanto non previsto nel DM, appunto il trasferimento in altra provincia. Urge adesso un intervento ministeriale che ripristini il trasferimento e modifichi il modello 1, altrimenti sarà il caos, un caos voluto dagli stessi ministeriali, condizionati dal governo con l'avallo di tutti i sindacati nessuno escluso.
 Si rispetti la legge.

 18-04-2009 Libero Tassella - Gruppo Professione insegnante








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