Bing, il motore online di Microsoft non scalfisce Google
Data: Domenica, 14 giugno 2009 ore 09:27:31 CEST
Argomento: Rassegna stampa


A quasi due settimane dal lancio a livello mondiale di “Bing”, il nuovo motore di ricerca di Microsoft, le cose si iniziano finalmente a delineare. La guerra in rete si è fatta dura e questa non è che l'ultimo capitolo. Google è lontanissimo nelle quote di mercato e si può dire che il motore Microsoft ha rosicchiato poco, anzi pochissimo. Dopo la sbornia della prima settimana, ora “Bing” viaggia tra l'1,9 e 2,85 per cento.


La grafica è accattivante, con un'interfaccia visuale ad aree interattive (provate ad esplorare lo schermo con il mouse) oltre alla classica e immancabile stringa di ricerca, ma la versione completa (e interattiva) è solo quella statunitense; tutte le altre - quella italiana compresa - sono ancora versioni Beta. Fondamentalmente la differenza che salta all'occhio in Bing sono i molti suggerimenti che il motore di ricerca seleziona automaticamente per ogni sezione presente – soprattutto legate allo shopping e ai viaggi.


La prima settimana di Bing è andata a gonfie vele. La novità, il tam tam online, la promozione televisiva e la curiosità degli internauti aveva attirato un bel po' di utenti, portando addirittura il motore a superare temporaneamente Yahoo! come secondo motore di ricerca al mondo.

Secondo l'istituto di ricerca Statcounter, dal 1 giugno, il giorno del lancio di “Bing” in tutto il mondo, dopo il debutto in Usa del 28 maggio, le pagine internet cliccate in seguito ad una ricerca effettuata con “Bing” sono state l'11,1% del totale, il 2% in più rispetto alla “quota di mercato” di Msn Live Search, il precedente motore di ricerca di Microsoft. Sul podio del mercato statunitense, Bing raggiungeva addirittura il 15,64% , mentre Yahoo! era stabile attorno al 10,3% (meno di un punto in meno rispetto al dato precedente). A livello mondiale, Google manteneva un lontanissimo 87,66% e il motere Microsotf un lusinghiero 5,56%, contro il 5,17 di Yahoo!. A ben guardare, però, il successo del nuovo arrivato aveva in buona parte assorbito le ricerche degli altri motori di Microsoft, Msn e Live Search, le cui home page reindirizzano le ricerche verso Bing.


Pochi giorni dopo, i dati già si riassestavano: Google è risalita al 90,14%, Yahoo! stabile al 5,31% e Bing, secondo i dati StatCounter, calato a un modesto 2,85%. Colpa probabilmente della mancanza di alcuni strumenti al di fuori dei confini Usa. In alcuni paesi, come l'Italia per esempio, ancora non si sono viste novità, se non nell'interfaccia grafica. Ma anche negli Stati Uniti, mentre Yahoo! è rimasta stabile sui suoi livelli attorno all'11,4%, il search di Redmond era crollato dal 15 al 6,31%.


Dopo la sbornia, è così giunta la punzecchiatura del Ceo di Google, Eric Schmidt, che si è divertito ha sottolineare che Bing non porta nessuna novità rilevante, nessuna “nuova tecnologia” (a parte la capacità di trovare video porno meglio del concorrente Google): «Non il primo tentativo per Microsoft. Lo fanno circa una volta all'anno». Quindi: «Non penso che l'arrivo di Bing abbia cambiato ciò che stiamo facendo. Noi lavoriamo nella ricerca e facciamo cose di enorme successo grazie alla virtù dell'innovazione», ha sottolineato Schmidt, «Penso che Bing si evolva secondo una strategia ancor diversa».


Tra i due gruppi è ormai guerra continua sul terreno ove più avverrà lo scontro tra di loro nei prossimi mesi: la ricerca online. Ultimamente Bing è stato al centro delle cronache per avere censurato la ricerca della parola sex in India, mentre Google ha annunciato un servizio per permettere agli utenti di Microsoft Outlook di integrarlo con Gmail e il calendario di Google. Di certo Microsoft avrà parecchio da fare per stare dietro al continuo flusso di novità che proviene da Mountain View.

di Roberto Arduini







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