CONCORSO PRESIDI: LA POSIZIONE DI UN VINCITORE...E LA LEGALITA'
Data: Domenica, 14 giugno 2009 ore 09:13:43 CEST
Argomento: Opinioni


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
 
*** Sergio Coniglio. Cari colleghi vi invio questa breve email, per comunicare lo stato di prostazione mio ma penso di piu' dei colleghi (200 circa e qualcosa di piu'). E' veramente assurdo che accada questo, cinque anni dal decreto di bando del concorso (partito gia' male) e due anni d'inserimento alla dirigenza. Il sottoscritto si sta muovendo con i colleghi della provincia, nel pomeriggio che scrivo, dobbiamo prendere una decisione per contrapporre parecchie questioni. Sapete bene la mia vicenda personale sulla mobilita' dell'anno precedente data nel primo decreto di giugno e' tolta dopo 32 giorni a fine luglio. In due anni di dirigenza sono di piu' le amarezze e le delusioni prese, che la sostanza della dirigenza doveva dare (mi riferisco alla remunerazione, alla governance, etc.). Cio' non di meno, ho assunto l'impegno con grande dignita' ed equilibrio, da avere manifestato con grande soddisfazione sia all'IISS "P. L. Nervi" di Lentini (Sr) che l'anno scorso dirigevo e dove sono titolare, che, nell'attuale IISS "F. Re Capriata" (in utilizzazione), Attestati di stima, tutto questo certamente importante. Vi Chiedo in amicizia, cosa sta facendo la mia ex ANP IN QUESTA SITUAZIONE, .... DEGNA DELLA REGIONE CHE HA DATO I NATALI AL GRANDE DRAMMATURGO PIRANDELLO, caso strano, mio concittadino. Perche' per me personalmente e' importante quello che decidera' di fare e non solo sul rinnovo del CCNL comparto V. Scusate l'incompletezza, l'ho fatta in diretta e al naturale dello sfogo. Cordialissimi saluti.
Sergio Coniglio
 
Caro Sergio, Sappiamo che il Presidente Regionale dell’ANP, il collega Riccardo Occhipinti, legge la “Letterina” e, se crede, ti potra' rispondere.
 
 
*** Egregio professore,
in riscontro alla posizione dell’Asasi, mi permetto di Replicare che ritenere degni di tutela delle posizioni che si fondano su atti nulli perché illegittimi dichiarati tali dalla magistratura, e non certamente una qualunque, ma da una sezione del Consiglio di Stato, non e' certamente condivisibile. Nessun diritto può formarsi da un atto dichiarato nullo. E’ questo che si insegna all’universita' di giurisprudenza ed e' questa la fede che viene professata in uno Stato che ama fregiarsi del titolo di Stato di diritto.
Non c’e' stata una carenza di difesa da parte dell’Avvocatura dello Stato, la quale nulla puo' quando si tratta di procedere alla difesa di posizioni insostenibili come quelle che emergono dagli atti giudiziari che personalmente conosco in ogni loro parte anche quelli di natura penale in atto pendenti presso la Procura della Repubblica di Palermo. Non si fa certamente un bel parlare ritenendo responsabile della dichiarazione di nullita' l’Avvocatura che e' stata, praticamente, tacciata di negligenza. Io conosco gli avvocati dello Stato e so quanta attenzione, quanta perizia e quanto accanimento mettono nelle loro memorie difensive.

Decidere se una valutazione deve o meno esser collegiale non e' rimessa all’arbitrio di chiunque, ma viene disciplinata dalle regole che, nel nostro caso, sono state dettate dal bando di concorso che costituisce la regola imprescindibile di tutte le operazioni. La correzione e' collegiale con tre componenti perche' la regola e' che dovevano essere tre. Poco importa se in altre ipotesi la regola ne prevede due o anche uno solo.
Mi permetto di ricordare che il riferimento al presidente degli esami di maturita' ed alle sue funzioni non e' assolutamente calzante. Il presidente della commissione per gli esami di Stato e' un docente, o un preside, persone, quindi competenti di didattica e di discipline. Non come nel nostro caso un soggetto totalmente estraneo alle argomentazioni oggetto del concorso.
Evidenzio, inoltre un errore. I minuti assegnati per le operazioni di: l’apertura delle buste, lettura, valutazione e verbalizzazione non erano 6 (sei), bensi 2 (due).
Ritengo di essere d’accordo con Lei, egregio professore, quando afferma che siamo “in presenza di una crisi … profonda”, ma per motivi diversi dai suoi, anzi diametralmente opposti, e cioe' che quando si perde di vista che la tutela principale e' quella che occorre riconoscere alla legalita', alla giustizia, all’imparzialita' ed all’efficienza della pubblica amministrazione e si cercano, invece di portare avanti interessi fondati sulla illegittimita', allora si che abbiamo proprio toccato il fondo.
Il problema reale Egregio professore e che le decisioni della magistratura impiegano troppo ad arrivare. Una maggiore celerita' nei processi e, soprattutto, una maggiore attenzione da parte della Amministrazione, che si puo' ottenere agendo sui responsabili con pene severe e pesanti, eviterebbe simili sconcezze.
Giuseppe D’Urso
Vice preside Istituto Tecnico Nautico Luigi Rizzo di Riposto
 
Egregio direttore, ho letto le due letterine, quella del preside Coniglio e quella del prof. D'urso, sull'annullamento del Concorso Ordinario, e la pregherei di voler pubblicare queste mie brevi riflessioni  che senza entrare nel merito, cosa che ha fatto con puntuali censure il CGA di Palermo,  annullando con due sentenze definitive e inappellabili il Concorso ed enumerandone i vizi e  le illegittimità; a me preme far rilevare come nella lettera del preside coniglio c'è la risposta al perchè dell'annullamento, è il prodotto del Concorso: leggete le differenze di stile e di idealità che muovono le due lettere, una di coniglio l'altra di D'urso, l'una, quella di D'urso, tutta tesa all'affermazione di uno Stato di diritto,  l'altra improntata alla tenue difesa di un sacrificio (sic), misero risultato di una illegittimità;  le due Sicilie, una, quella del riscatto morale che si nutre del rispetto delle norme,  l'altra la sicilia delle sanatorie,degli abusi che generano altri abusi e aspettative di sanatorie.
Al preside Coniglio (vincitore del Concorso Ordinario per  dirigente scolastico) consiglio: preside, non si cimenti con il pensiero e lo scritto, sono due arti che non le si addicono.
Mi sono permesso anche di inviare le due letterine al Presidente regionale dell'ANP, al quale lo stesso coniglio si è rivolto perchè intervenga in "soccorso" ;  a lui ho rivolto un accorato appello: Preside Occhipinti, la prego -  per il ruolo che ricopre e la correttezza da lei dimostrata durante i lunghi anni di presidenza prima e di dirigenza dopo -  di leggere con attenzione l'allegato che le invio (le due letterine) , in modo che,  nella risposta che vorrà dare al preside coniglio sia presente, per il rispetto che la scuola merita,  un invito al suo imperituro silenzio, affinchè, in quanto  preside per grazia, (ricevuta) non offenda ancor più la scuola in generale e l'istituzione scolastica  che dirige con interventi che denotano una barbarie linguistica e concettuale certamente non degna di un uomo della scuola.
 con gratitudine
Alfredo Pappalardo






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