''RICREAZIONE'': CONCORSO DIRIGENTI SICILIA: GLI ERRORI DEI FUTURI PRESIDI...E LA LEGALITA'
Data: Giovedì, 11 giugno 2009 ore 11:35:43 CEST
Argomento: Opinioni


CONCORSO DIRIGENTI SICILIA: GLI ERRORI DEI FUTURI PRESIDI E LA LEGALITA'
 
Qualcuno forse lo ricorderà. C’è stato, in un tempo non troppo remoto, un concorso che diventò famoso. Anzi celeberrimo, eclatante, illustre. Illustre nel senso etimologico del termine, che dà cioè lustro alla scuola e al mondo dell’istruzione più in generale. Parliamo del concorso dirigenti scolastici in Sicilia che stimolò la fantasia dei giornalisti, suscitando titoli sui giornali altrettanto eclatanti, del tipo “Quei presidi che sbagliano sintassi e grammatica” o ancora “Mani pulite incombe sul concorso per divenire dirigenti”.
E che qualche tempo fa finì anche in televisione, alla trasmissione “Mi manda Rai tre”, dove un gruppo di docenti siciliani, alquanto seccati, esposero le loro ragioni riguardo a un “affaire” che, dalle testimonianze rese dagli intervenuti, apparve veramente sporco.
Ma oggi è giunta una sentenza del Cga che ha annullato il concorso. Finalmente. Uno spiraglio di legalità nella scuola. E state a sentire perchè. Dagli stessi verbali esaminati, circa quindici, emergevano aspetti gravissimi. Considerando l’ora di inizio, le quindici e trenta, e di conclusione, le diciannove, delle operazioni di correzione, infatti, e facendo un semplice calcolo matematico… ben 62 elaborati erano stati esaminati in sole tre ore e mezzo! Risultato, presupponendo sette o otto pagine per compito, tre minuti e trentotto secondi a compito…compresa apertura delle buste. Ma c’era anche di peggio. In altri casi il tempo medio era stato un minuto e quarantasei secondi! Accidenti, che celerità! Che doti sovrumane! Ma come cavolo venivano letti questi compiti? Quale attenzione poteva mai essere dedicata al contenuto delle prove, in un tempo così esiguo?
Finalmente, dopo tanti ricorsi la sentenza fa giustizia.  E il pensiero va allo schermo di “Mi manda Rai tre” dove apparve, durante quella famosa puntata, uno scritto. Grafia incerta, ma fin qui niente di strano, varie sono le grafie umane, e tutte specchio dell’anima. Poi si vede qualcosa evidenziato in giallo. e si legge: “Ciò induce il dirigente ha ricercare…” Stiamo leggendo bene? “Ha ricercare” con l’acca?! Errore ripetuto nella bella e nella brutta!
Poi si svelò l’arcano. Quella dotta disquisizione era la prova di un aspirante preside che aveva superato lo scritto…con una votazione medio alta! Ben venga, dunque, a riparare torti e ingiustizie, la sentenza del Cga. Ma giustizia è davvero fatta? E che ne sarà dei presidi già assunti? L’affaire dirigenti prefigura scenari sempre più inquietanti…

SILVANA LA PORTA








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