''LE GOLOSE'' di GUIDO GOZZANO
Data: Mercoledì, 10 giugno 2009 ore 00:05:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Le golose
Io sono innamorato di tutte le Signore che mangiano le paste nelle confetterie
Signore e signorine le dita senza guanto scelgon la pasta; Quanto ritornan bambine!
Perchè niun le veda, volgon le spalle, in fretta, sollevan la veletta, divoran la preda.
C’è quella che s’informa pensosa della scelta; quella che toglie svelta, né cura tinta e forma.
L’una pur mentre inghiotte, già pensa al dopo, al poi; e domina i vassoi con le pupille ghiotte.
Un’altra - il dolce crebbe - muove le disperate bianchissime al giulebbe dita confetturate!
Un’altra con bell’arte, sugge la punta estrema invano! ché la crema esce dall’altra parte!
L’una senz’abbadare a giovine che adocchi divora in pace. Gli occhi altra solleva, e pare sugga, un supremo annunzio, non crema e cioccolate, ma superliquefatte parole del D’Annunzio
fra quegli aromi acuti, strani, commisti troppo di cedro e di sciroppo, di creme, di velluti,
di essenze parigine, di mammole, di chiome oh le signore come ritornano bambine!
Perchè non m’è concesso o legge inopportuna! il farmivi da presso, baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte di giovani signore, baciarvi nel sapore di creme e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore che mangiano le paste nelle confetterie.
Guido Gozzano inedito da "La Gazzetta del Popolo"
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