Caltanissetta, quindicenne lancia un pugnale in classe scoppia il panico
Data: Giovedì, 21 maggio 2009 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Questo è ciò che è emerso a conclusione di una indagine svolta dalla polizia della Sezione di giudiziaria presso la Procura per i Minori di Caltanissetta, finalizzata a reprimere i reati commessi in ambito scolastico.
Sabato scorso infatti i poliziotti della sezione hanno segnalato al procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori, Maria Vittoria Randazzo, un ragazzino di 15 anni (evidentemente attardato negli studi), accusato di avere portato in aula, all'interno di un istituto scolastico del capoluogo (una scuola media inferiore) un pugnale definito dalle elevate capacità offensive.
Dalla prima ricostruzione dei fatti pare che il giovane all'interno della classe, in preda all'ira per motivi non ancora del tutto chiariti, abbia estratto l'arma sbattendola contro il banco e lanciandola, ripetutamente, contro le pareti della classe destando il comprensivo panico tra i compagni di classe, oltre che obiettive condizioni di pericolo per tutti coloro che si trovavano all'interno dell'aula. L'episodio si è verificato un paio di settimane fa, nei primi giorni di maggio.
Gli investigatori fanno sapere che, per l'accertamento del reato a carico del quindicenne "bulletto", determinante è stata la collaborazione della dirigenza scolastica che - accogliendo appieno l'invito dei giorni scorsi del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale del Minori, Maria Vittoria Randazzo, e del questore della provincia di Caltanissetta, Guido Marino - hanno dato l'input alle indagini. Sulla vicenda le indagini sono ancora in corso. Il giovane non ha precedenti penali e la sua famiglia viene considerata normale, per cui non si può dire che sia cresciuto in ambienti che avrebbero potuto alimentare l'inclinazione a delinquere.
La scorsa settimana la stessa sezione di Pg della Polizia di Stato aveva denunciato un giovane di 17 anni, incensurato, che aveva rivolto attenzioni "pesanti" (di bullismo accompagnati da abusi sessuali) nei confronti di tre compagne di classe e minacce agli insegnanti di liceo della provincia.
Lino Lacagnina

da La Sicilia

 







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