Gelmini: «Invariati gli esami per la licenza media». «Superiori, rivoluzione tra 15 giorni»
Data: Lunedì, 18 maggio 2009 ore 10:05:41 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. Un colpo al freno e uno all’acceleratore per le riforme dell’Istruzione targate Gelmini. Se, infatti, il debutto della nuova versione dell’esame di terza media slitta al prossimo anno, sta per approdare in Consiglio dei ministri il riordino delle scuole superiori. Gli annunci sono stati fatti ieri dalla stessa Gelmini.

Per prendere la licenza di terza media, dunque, per i circa 600.000 studenti che a metà giugno sosterranno l’esame non ci saranno le previste novità: la prova si svolgerà secondo il regolamento dello scorso anno.

«Noi – ha detto il ministro a margine di un incontro in una scuola di Cinisello Balsamo (Milano) – abbiamo portato avanti il regolamento sulla valutazione. Il Consiglio di Stato ci ha messo un po’ più del tempo che avevamo previsto per poter dare l’ok e, quindi, per quest’anno non ci sono sostanziali modifiche se non la valutazione del comportamento. D’altra parte, ci si sarebbe esposti a un forte rischio giuridico innovando nel secondo quadrimestre».

L’unica innovazione – ha sottolineato ancora il ministro – sarà dunque il voto in condotta. «Per quanto riguarda il resto – ha concluso – si partirà da settembre». Passi avanti, invece, per la riforma della scuola secondaria superiore. È pronta e sarà presentata in Consiglio dei ministri nell’arco di 15 giorni. «Si tratta – ha detto il ministro in occasione della visita nella scuola, un istituto superiore di Cinisello Balsamo – di una riforma epocale perché è dal 1923 che non si ammodernava il sistema della scuola superiore.

Abbiamo svolto un forte lavoro di concertazione con le Regioni e con gli enti competenti». Lo spirito della riforma, ha proseguito il ministro, è stato quello di rilanciare l’educazione tecnica e la formazione professionale, «ma ci saranno – ha affermato – novità anche per la formazione nei licei, con una forte attenzione alle lingue straniere e agli strumenti tecnologici per la didattica».

Gli orientamenti della riforma (che dovrebbe essere operativa dal 2010) sono già chiari. Prima di tutto, una drastica riduzione degli indirizzi di studio di licei e istituti tecnici: i primi passeranno da 510 a 9, i secondi da 204 a 11. Verranno poi introdotti due nuovi licei (musicale- coreutico e delle scienze umane), lo studio dell’inglese sarà obbligatorio per tutti i cinque gli anni delle superiori, nei licei scientifico e classico saranno potenziate le materie scientifiche. Infine, le ore di lezione passano da 50 minuti effettivi a 60.

Rivoluzione inoltre negli istituti tecnici organizzati in due bienni+un anno: l’orario settimanale sarà di 32 ore, aumenteranno le quote di flessibilità a disposizione degli istituti e si darà ampio spazio ai laboratori, favorendo un maggior raccordo con il mondo del lavoro. Altra novità in cantiere è l’introduzione, nell’anno della maturità, dell’insegnamento di una materia in una lingua straniera.

Per quanto riguarda infine la riforma dell’università, la Gelmini ha annunciato che sarà presentata «molto presto» in Consiglio dei ministri. «Anche nel sistema dell’università – ha detto il ministro – è stato fatto un forte lavoro di condivisione con il mondo accademico, in cui occorre un ricambio generazionale e in cui vogliamo affermare a pieno titolo la meritocrazia». Il ministro ha commentato le tensioni che venerdì a Torino hanno contrassegnato la preparazione dei lavori per il «G8 dei rettori»: «Spiace constatare che quella che dovrebbe essere una vetrina per il nostro Paese si stia trasformando in una conflittualità che non giova all’immagine dell’università».
TIZIANA CAROSELLI (da www.lasicilia.it)







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