Nei corridoi la vigilianza è del bidello
Data: Lunedì, 18 maggio 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


La culpa in vigilando degli insegnanti si limita alle classi

I bidelli sono obbligati a vigilare sugli alunni nei corridoi. E quindi, se un bidello si fa male per una collisione accidentale con un'alunna, mentre sta rientrando in classe, i docenti non sono responsabili. Gli insegnanti, infatti, durante le lezioni sono obbligati alla vigilanza nelle classi. E non possono occuparsi anche dei corridoi. Così ha deciso la Corte d'appello di Bologna, con una sentenza depositata il 25 febbraio scorso (238/2009). Il provvedimento, di cui si è avuta notizia solo in questi giorni, fa luce sulla materia della responsabilità civile dei docenti. E chiarisce anche la questione dell'obbligo di vigilanza a cui sono tenuti i bidelli quando gli alunni si trovano al di fuori delle aule. Ecco come si sono svolti i fatti. Una collaboratrice scolastica, subito dopo la fine della ricreazione, era stata urtata da un'alunna di prima media. E siccome l'alunna era alta 1 metro e 70 e pesava 70 chili, dalla collisione la bidella aveva ricavato danni tali da indurre la commissione medica del ministero della difesa ad accertare un danno quantificabile in 77 milioni di vecchie lire. In prim grado la collaboratrice scolastica aveva ottenuto l'accoglimento della domanda. E l'amministrazione era stata condannata a pagare quasi 20mila euro di danni e più di 4mila euro di spese legali. Il ministero però aveva impugnato la pronuncia e in appello il collegio giudicante ha capovolto la situazione. La Corte, infatti, ha accolto l'appello dell'amministrazione ed ha condannato la bidella al pagamento di 1500 euro di spese legali. I giudici hanno spiegato che i docenti devono stare in classe durante le lezioni. E quindi non possono occuparsi della vigilanza nei corridoi. Tale incombenza spetta, invece ai bidelli. E quindi, eventuali danni non sono da imputare ai docenti. I giudici di II grado, inoltre, si sono spinti fino ad individuare quella che avrebbe potuto essere una strada per ottenere legittimamente un risarcimento. La Corte d'appello, infatti ha spiegato che «semmai sarebbe stato più pertinente dubitare che la(_), già operata per ernia discale nel 1995», si legge nel provvedimento, «fosse fisicamente idonea alle sue mansioni che richiedono una certa agilità di movimenti e di torsioni verso le varie possibili provenienze dei giovani studenti». Insomma, una eventuale responsabilità avrebbe dovuto essere ricercata nella condotta del dirigente scolastico, che potrebbe avere assegnato alla bidella un ruolo per il quale era fisicamente inidonea.

fonte: Italia Oggi






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