IL BRIGANTE DEI PAESINI ETNEI
Data: Venerd́, 15 maggio 2009 ore 08:37:38 CEST
Argomento: Rassegna stampa


E’ ambientato nei paesini pedemontani dell’Etna dove aleggia la figura di un terribile brigante: e il tono è quello dei cunti, a metà tra favola e storia. Il secondo romanzo del linguaglossese Giovanni Sciara (Il brigante di Pietramarina, L’Autore Libri, pp.112, € 9,50) ci trasporta in una Sicilia travagliata dalla seconda guerra mondiale e dalla nostra atavica fame. Ggiddiu è, infatti, un giovane siciliano che, per nutrire la famiglia, diventa contrabbandiere e si dà alla macchia, percorrendo zone note a noi etnei e conoscendo la paura e gli stenti, ma anche la generosità di tanti uomini.
Sullo sfondo si agita una Sicilia venduta al miglior, anzi al peggiore offerente dai politici locali, dove, al di là delle vicende individuali, nulla mai cambia e cambierà.
Anzi qualcosa sì. Leggendo, ci accorgiamo, tra una fuga e l’altra del brigante, della descrizione di luoghi, che, purtroppo, ormai fanno parte del passato, cancellati come sono stati dalle colate laviche dell’ottobre 2002. Immobilità ed eterno divenire: in questa inquietante dimensione si muove la vicenda di questo eterno vagabondo, cane randagio e braccato, simbolo del male, che alla fine è condannato al fallimento. Così come Piano Provenzana è tornato, malgrado le calamità naturali, a vivere.

SILVANA LA PORTA






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