Maturità, tutto pronto per le «prove integrative»
Data: Martedì, 12 maggio 2009 ore 01:25:48 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Entro questo mese i candidati privatisti degli esami di Stato, che non hanno l’idoneità all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, dovranno sostenere le prove integrative. Ovviamente, se non dovessero superare l’esame preliminare, non saranno ammessi a sostenere le prove dell’ex maturità. Intanto, entro venerdì 15, i consigli di classe dovranno approntare il documento conclusivo, che dovrà essere presentato alla commissione di esame. Si tratta di un "atto" che deve contenere ogni elemento utile per lo svolgimento dell’esame, cioè presentazione della classe, della programmazione effettuata dai docenti, i programmi realmente svolti, i criteri di valutazione adottati sia per le prove scritte sia per il colloquio, eventuali prove di simulazione effettuate nel corso dell’anno scolastico, particolarmente in riferimento alla terza prova, i cui argomenti, infatti, saranno scelti dalla commissione, contrariamente alle altre prove scritte, le cui tracce verranno direttamente dal Ministero.

Un procedimento, quest’ultimo, che si trascina da anni, ormai non condiviso dagli addetti ai lavori. Infatti, potrebbero venir fuori argomentazioni che non sono state svolte durante l’anno scolastico dai candidati. Considerato che i consigli di classe nel documento elencano la programmazione svolta, dovrebbero essere gli stessi componenti del "parlamentino scolastico" a scegliere le problematiche da trattare nelle due prove scritte, cioè l’italiano e l’altra, strutturata a seconda della tipologia dell’istituto. Sarebbe, quindi, più proficuo un procedimento analogo a quello dell’altro esame di Stato, cioè per il conseguimento della licenza media, le cui tracce delle prove scritte vengono scelte dagli stessi docenti che hanno seguito gli alunni per l’intero anno scolastico.

Per quanto riguarda gli alunni interni, le novità riguardano la condotta il cui voto fa media, per cui se dovesse essere insufficiente il candidato non sarà ammesso agli esami; inoltre, bisognerà avere la media del 6 in tutte le discipline. Novità che, secondo il dirigente scolastico dell’istituto psicopedagogico "Regina Elena" di Acireale, prof. Alfio Mazzaglia, «è stata un deterrente notevole; infatti - rileva il preside - è senz’altro migliorato l’atteggiamento nei confronti della scuola, più rispetto per gli insegnanti, quasi scomparso il bullismo, inoltre gli alunni, sapendo che se non si raggiunge la sufficienza in tutte le materie non potranno essere ammessi agli esami hanno assunto un impegno maggiore per lo studio».

Intanto, nell’ufficio scolastico provinciale si sta lavorando per completare nel più breve tempo possibile tutti gli adempimenti relativi agli esami di Stato affinché tutto proceda, come del resto è avvenuto nei precedenti anni, nella massima regolarità.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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