Entro questo mese i candidati privatisti degli esami di
Stato, che non hanno l’idoneità all’ultimo anno della
scuola secondaria di secondo grado, dovranno sostenere
le prove integrative. Ovviamente, se non dovessero
superare l’esame preliminare, non saranno ammessi a
sostenere le prove dell’ex maturità. Intanto, entro venerdì
15, i consigli di classe dovranno approntare il documento
conclusivo, che dovrà essere presentato alla
commissione di esame. Si tratta di un "atto" che deve
contenere ogni elemento utile per lo svolgimento dell’esame,
cioè presentazione della classe, della programmazione
effettuata dai docenti, i programmi realmente
svolti, i criteri di valutazione adottati sia per le
prove scritte sia per il colloquio, eventuali prove di simulazione
effettuate nel corso dell’anno scolastico,
particolarmente in riferimento alla terza prova, i cui argomenti,
infatti, saranno scelti dalla commissione, contrariamente
alle altre prove scritte, le cui tracce verranno
direttamente dal Ministero.
Un procedimento, quest’ultimo, che si trascina da anni,
ormai non condiviso dagli addetti ai lavori. Infatti,
potrebbero venir fuori argomentazioni che non sono
state svolte durante l’anno scolastico dai candidati.
Considerato che i consigli di classe nel documento
elencano la programmazione svolta, dovrebbero essere
gli stessi componenti del "parlamentino scolastico"
a scegliere le problematiche da trattare nelle due prove
scritte, cioè l’italiano e l’altra, strutturata a seconda
della tipologia dell’istituto. Sarebbe, quindi, più proficuo
un procedimento analogo a quello dell’altro esame
di Stato, cioè per il conseguimento della licenza media,
le cui tracce delle prove scritte vengono scelte dagli
stessi docenti che hanno seguito gli alunni per l’intero
anno scolastico.
Per quanto riguarda gli alunni interni, le novità riguardano
la condotta il cui voto fa media, per cui se dovesse
essere insufficiente il candidato non sarà ammesso
agli esami; inoltre, bisognerà avere la media del 6 in
tutte le discipline. Novità che, secondo il dirigente scolastico
dell’istituto psicopedagogico "Regina Elena" di
Acireale, prof. Alfio Mazzaglia, «è stata un deterrente
notevole; infatti - rileva il preside - è senz’altro migliorato
l’atteggiamento nei confronti della scuola, più rispetto
per gli insegnanti, quasi scomparso il bullismo,
inoltre gli alunni, sapendo che se non si raggiunge la
sufficienza in tutte le materie non potranno essere
ammessi agli esami hanno assunto un impegno maggiore
per lo studio».
Intanto, nell’ufficio scolastico provinciale si sta lavorando
per completare nel più breve tempo possibile
tutti gli adempimenti relativi agli esami di Stato affinché
tutto proceda, come del resto è avvenuto nei precedenti
anni, nella massima regolarità.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)