SE IL 100 È UN MIRAGGIO
Data: Lunedì, 11 maggio 2009 ore 13:12:04 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Finalmente, a solo un mese dall’apertura delle buste coi temi, sappiamo con certezza, grazie a una attesa circolare ministeriale del 7 maggio, che il voto in condotta farà media con gli altri voti per l’ammissione agli esami di stato, ma solo relativamente agli alunni interni perché per gli esterni tutto questo non conta. Per costoro non è prevista inoltre, né la media del 6 in tutte le materie, né il voto in condotta che se è invece insufficiente per un alunno interno, pur avendo magari tutti 8, non sarà ammesso.

Con ogni probabilità, e visti i numeri complessivi delle insufficienze del primo quadrimestre nelle quinte classi, partiranno molti ricorsi al Tar per chiedere la sospensiva; e sarebbe legittimo perché la disparità è evidente tra chi si ritira dalla scuola entro il 15 marzo, tentando la buona sorte, e chi invece ha continuato a sopportare interrogazioni, compiti e pure paternali per le neghittosità.

Ma c’è pure una disparità morale e politica, perché si favorisce chi si è sottratto al giudizio giornaliero dei docenti e alle regole della scuola. Nello stesso tempo i ragazzi con un bel 10 in condotta si vedranno spalmare il surplus di 4 punti sulle materie lacunose, mentre molti consigli di classe ricorreranno, per amore di pace e per non tormentare la coscienza, al sei politico, che non è quello di sessantottina memoria, ma quell’altro per non bocciare senza appello alunni avuti magari per cinque anni e da sempre strattonati per non mandarli verso le scuole della strada.

Dalle parti del Miur tuttavia questi piccoli drammi non vengono presi in considerazione, anzi pare faccia di tutto per incrementarli, come sta succedendo allorché viene aumentato da quest’anno il punteggio del credito da 20 a 25 punti, per favorire il curriculum scolastico dei più meritevoli, ma diminuendo quelli del colloquio da 35 a 30.

In termini teorici potrebbe apparire saggio, ma considerando che spesso nella terza prova scritta o in quella di indirizzo anche i più bravi hanno qualche difficoltà a raggiungere il massimo dei voti, può accadere che i 3 punti massimi di bonus per equilibrare i meriti non siano sufficienti per assegnare 100/100 e lode a un candidato bravo, ma con la sola colpa di non avere, nei tre anni, raggiunto il credito richiesto o non di non aver totalizzato 70 punti complessivi sia allo scritto e sia all’orale.

PASQUALE ALMIRANTE (da www.lasicilia.it)







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