Grande successo ha avuto anche ad Acireale la 17^ giornata
Fai di primavera. Numerosissime sono state infatti le
persone e le scolaresche che nel corso dei due giorni
hanno visitato il percorso scelto quest’anno, che riguardava
“Via Dafnica e dintorni: da piazza San Michele a via San
Martino”. Partendo dalla piazza S. Michele, con la sua settecentesca
chiesa dedicata all’Arcangelo vincitore del
demonio e caratterizzata dalla facciata neoclassica di
Stefano Ittar e dalla massiccia cupola priva di lanterna,
lungo quella che nel Seicento era la strada “Mastra” che
conduceva a Catania ed ai paesi etnei, è stato possibile
ammirare palazzo Gambino, il collegio Buon Pastore, l’attigua
piazza Pasini, i palazzi Scudero e Fichera, la chiesa di
Gesù e Maria, ed infine la chiesa ed il collegio Santa
Venera. Deviando per via Costanzo, si poteva pure raggiungere ed ammirare la vicina chiesa di San Giuseppe.
Alcuni di questi luoghi sono aperti tutti i giorni, ma alcuni, purtroppo, sono ormai quasi sempre chiusi, come la chiesetta
di Gesù e Maria, aperta solo il 15 gennaio di ogni anno per la ricorrenza della festa di S. Mauro, santo che
viene ivi venerato. Oppure sono ormai definitivamente chiusi, come la bellissima chiesa di S. Venera, il cui patrimonio
artistico di tele, statue ed arredi sacri è stato in parte trasferito altrove. Tutti questi luoghi sono comunque
quasi inaccessibili e poco visibili, tutti i giorni dell’anno, per via dell’intenso traffico automobilistico e delle auto
posteggiate in maniera tale da impedirne la piena visione, come avviene nella bellissima e scenografica piazza
Pasini, in cui il palazzo Panebianco, che ne costituisce lo sfondo, scompare quasi del tutto. Proprio questa è stata
l’osservazione più ricorrente fatta dai visitatori, alcuni venuti appositamente anche da fuori Acireale, i quali chiedevano
perché non sia possibile fare in modo da rendere sempre fruibili tali beni artistici. E pure tanti acesi confessavano
di non essere mai riusciti a visitare prima d’ora, per gli stessi motivi, le chiese ed i luoghi aperti in questa
occasione. Protagonisti delle due giornate sono stati, oltre ai visitatori, i “mini ciceroni”, le guide delle scuole acesi
che sapientemente preparate dai loro insegnanti hanno illustrato le caratteristiche artistiche, storiche, architettoniche
e culturali di quella parte del centro cittadino strettamente legato alla storia ed alle tradizioni di Acireale. Si
cominciava con i bambini della scuola elementare “Giuseppe Fanciulli”, che facevano a gara per invogliare i visitatori
della chiesa di Gesù e Maria, intrattenendoli poi con garbo e simpatia. I ragazzi della Scuola Media “Paolo
Vasta” sapevano tutto sul tempio dedicato all’arcangelo Michele e sull’antico quartiere dei “Gambini”, mentre i loro
coetanei della “Galileo Galilei” sapevano illustrare con dovizia di particolari la piazza Pasini ed i palazzi Scudero
(quello del padre e quello del figlio) ed il prospiciente palazzo Fichera. Gli alunni della Scuola Media “Vigo Fuccio
- La Spina” si sono invece divisi tra il collegio Buon Pastore (dove oltre a far visitare i locali dell’antico edificio con
le sale affrescate in stile liberty, mostravano anche gli antichi libri e registri che ne documentano la storia) e la chiesa
di Santa Venera (dove tra l’altro si poteva anche ascoltare il suono dell’antico organo in stile neogotico) con l’attiguo
convento, di cui era però accessibile solo il cortile. I ragazzi più grandi del Liceo Classico “Gulli e Pennisi”
facevano infine da mini guide nella chiesa di S. Giuseppe, ma qui si trattava di veterani, dal momento che molti di
loro avevano già compiuto questa esperienza nelle scuole medie di provenienza. Erano inoltre presenti in tutti i luoghi
aperti al pubblico le postazioni del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), l’ente che organizza ogni anno la
Giornata di Primavera allo scopo di far conoscere e valorizzare le bellezze artistiche e naturalistiche del nostro
Paese. Quella di quest’anno è stata la 17^ edizione, ed ha consentito l’apertura straordinaria di 580 monumenti in
210 città, con il coinvolgimento di numerose scuole e di migliaia di studenti in veste di “apprendisti ciceroni”. Per
la nostra provincia, la manifestazione è stata coordinata dalla delegata provinciale Antonella Mandalà, mentre sul
territorio acese hanno operato le delegate comunali Loredana Grasso e Francesca Pennisi.