TuttoscuolaNEWS n. 138
Data: Lunedì, 16 febbraio 2004 ore 08:40:19 CET Argomento: Comunicati
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N. 138, 16 febbraio 2004
SOMMARIO
1. Il gioco si fa pesante: "il tutor non passera'" 2. Governo e sindacati: attesa per l'incontro del 17 febbraio 3. Circolare sulle iscrizioni/1: i confederali attendono l'annullamento 4. Elogio del tempo vuoto, anzi pieno (ma di "non scuola")
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n. 42/138:
- Circolare sulle iscrizioni/2: il TAR discute anche il ricorso Snals - In arrivo il Servizio Nazionale di Valutazione - In azienda a 15 anni - Il punteggio di graduatoria? Me lo accomodo con punti a piacimento - Francia: passa la legge sul velo islamico, ma i problemi restano
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1. Il gioco si fa pesante: "il tutor non passera'"
"Il tutor non puo' essere inteso come un vincolo introdotto dal Decreto, ignorando le prerogative dell'autonomia scolastica per quanto riguarda l'organizzazione della didattica, e della contrattazione per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro". Questa l'indicazione che si trova, insieme ad altre, in un minidossier pubblicato nel sito della Cgilscuola (www.cgilscuola.it/moratti/strumenti.htm). La tesi sostenuta da questo sindacato (e, con sfumature diverse, anche da Cisl e Uil) e' che la combinazione del DPR 275/1999 (Regolamento dell'autonomia) e del nuovo Titolo V della Costituzione, che sancisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche, riconosce alle singole scuole un ampio margine di decisionalita' in materia non solo didattica ma anche organizzativa. Le modalita' di impiego dei docenti, in tale quadro, devono essere coerenti con i Piani dell'Offerta Formativa (POF), e questi potrebbero prevedere, interpretando la tesi sindacale, la condivisione della funzione di tutor tra tutti i docenti assegnati alla classe. Qualora il POF si limitasse alla dimensione pedagogico-didattica, e non si esprimesse esplicitamente in materia organizzativa, dicono i sindacati, si potrebbe comunque attivare la contrattazione di istituto, visto che l'art. 6 del contratto scuola assegna a tale ambito negoziale "competenze esclusive in materia di organizzazione del lavoro e di orario dei docenti". E' anche vero, peraltro, che i POF e la contrattazione di istituto potrebbero confermare la figura del tutor nella versione del "maestro prevalente". Ancora piu' importante e urgente diventa, in questa prospettiva di diversificazione dei modelli organizzativi, la definizione in termini chiari degli obiettivi di apprendimento ai diversi livelli di scuola. Altrimenti si rischierebbe di non aver piu' un sistema scolastico nazionale unitario. Resta il fatto che il decreto legislativo detta "norme generali sul primo ciclo d'istruzione". D'accordo sull'autonomia organizzativa e didattica, ma come si puo' derogare - a meno di sconfinare nella disubbidienza civile - dal rispetto della norma, almeno fino a quando non venisse dichiarata incostituzionale?
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2. Governo e sindacati: attesa per l'incontro del 17 febbraio
Il tenue filo di dialogo instauratosi tra i sindacati della scuola e il Governo dopo l'incontro dello scorso 5 febbraio potrebbe consolidarsi in occasione del nuovo incontro, fissato per martedi' 17 febbraio. Il sottosegretario Valentina Aprea, con delega per la riforma, illustrera' alle Confederazioni Cgil-Cisl-Uil-Confsal-Cida e ai rispettivi sindacati scuola, nonche' alla federazione Gilda/Unams, gli schemi dei tre nuovi decreti legislativi attuativi della legge n. 53, riguardanti l'Alternanza scuola-lavoro, il Servizio nazionale di valutazione e il Diritto-dovere all'istruzione. Dal punto di vista politico si tratta di un passo avanti rispetto alla mancanza di contatti che ha caratterizzato l'iter del primo decreto, quello sul ciclo primario, gestito dal Governo con una logica di forte sottolineatura del primato della legge, ma percepito dai sindacati come una altrettanto forte riduzione del loro ruolo e delle loro prerogative, visto che il decreto incideva anche sulla materia delle prestazioni e dell'organizzazione del lavoro. Questa volta le cose potrebbero svolgersi diversamente, sempre che l'informativa del Governo non si riduca alla mera presentazione di carte dichiarate intoccabili, e sempre che i sindacati non pretendano a loro volta di rimettere in discussione per via negoziale indirizzi e scelte gia' definite dalla legge 53.
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3. Circolare sulle iscrizioni/1: i confederali attendono l'annullamento
Nei prossimi giorni il Tar del Lazio dovrebbe pronunciarsi sul ricorso presentato dai sindacati confederali della scuola contro la circolare ministeriale sulle iscrizioni scolastiche per l'anno 2004-2005, ritenuta da loro illegittima. L'accusa che i sindacati muovono alla circolare e' sostanzialmente quella di aver fondato i principali contenuti della disposizione ministeriale su un decreto legislativo non ancora in vigore. Con il ricorso i sindacati cercano anche di convincere il giudice amministrativo che i docenti, da essi rappresentati, hanno ricevuto un danno. Una tesi non facile da sostenere. L'amministrazione in questi giorni e' impegnata a sua volta in una corsa ad ostacoli, pressata dall'esigenza di avviare i tavoli tecnici, e volendo segnare la ripresa del dialogo con alle spalle la pubblicazione del decreto. Inoltre, se il decreto legislativo dovesse nel frattempo essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la presunta illegittimita' sarebbe sanata di fatto con l'entrata in vigore (lo stesso giorno della pubblicazione) della norma su cui sarebbe fondata la circolare sulle iscrizioni e i cui effetti, come si sa, decorrono dal settembre prossimo. Ma, forse, la vera ragione del ricorso sindacale non e' la circolare stessa, ma la volonta' di contrastare, con tutti i mezzi possibili, l'attuazione della riforma.
4. Elogio del tempo vuoto, anzi pieno (ma di "non scuola")
Ha suscitato interesse e vivaci reazioni, pro e contro, l'articolo di Pietro Citati apparso sulla "Repubblica" di giovedi' 12 febbraio col provocatorio titolo "Elogio del tempo vuoto". Un raffinato minisaggio, di quelli ai quali Citati ci ha abituati, scritto con penna lieve, sul filo della memoria autobiografica, per contestare l'efficacia pedagogica di un modello di scuola troppo pieno di contenuti e di compiti per bambini che avrebbero bisogno, invece, di piu' tempo per parlare con i genitori, giocare, leggere, sognare. Un articolo che potrebbe apparire controcorrente, dunque, e per giunta pubblicato su un quotidiano schierato a favore del "tempo pieno" di 40 ore 40, e con un ministro che ha appena ripetuto che per il tempo pieno "non cambia nulla". Come si spiega? In realta' Citati, come mostra la sua replica ad una indignata lettrice "tempopienista", considera il tempo pieno "giustificatissimo e necessarissimo" nel caso che entrambi i genitori lavorino, ma inutile e controproducente se corrisponde ad un disimpegno educativo da parte di uno o di entrambi i genitori, quando essi abbiano la possibilita' di stare di piu' con i figli, di dialogare con loro, di riempire il loro tempo di vita seguendoli negli studi e negli interessi, ma consentendo loro anche spazi e occasioni per la riflessione, la fantasia, la creativita' individuale, perfino l'ozio (ma nel significato erasmiano di astensione dal conformismo e dalle mode). In realta' quello di Citati e' un appello ai genitori (quelli che possono, che non sono pochi) perche' si occupino di piu' dei figli, e non li mandino "al tempo pieno, e poi alle lezioni di nuoto, di tennis, di danza, di alpinismo, di yoga, di tedesco, di canottaggio, di volo, pur di levarseli di torno". Si avverte un poco, nelle parole di Citati, la malinconia di chi si sente impotente di fronte al corso degli eventi, ma egli, in forma e con una sensibilita' diversa, piu' letteraria, pone lo stesso, importante problema sollevato dal sociologo Edgar Morin: ai giovani serve una testa "ben fatta", non "ben piena".
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.42/138:
Circolare sulle iscrizioni/2: il TAR discute anche il ricorso Snals
Anche lo Snals, il sindacato autonomo che organizza il personale della scuola, ha impugnato la circolare n. 2/2004 sulle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. C'e' tuttavia una novita' singolare nel ricorso dello Snals, perche' (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
In arrivo il Servizio Nazionale di Valutazione
L'INVALSI viene riordinato e potenziato, ma pur disponendo di una piu' ampia autonomia resta un ente soggetto alla vigilanza del Miur e strettamente dipendente dalle sue indicazioni perche' (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
In azienda a 15 anni
L'alternanza scuola-lavoro e' materia di uno dei tre decreti legislativi che il sottosegretario Aprea presentera' il 17 febbraio ai sindacati della scuola. Gli studenti dai 15 ai 18 potranno scegliere l'alternanza tra lezioni in classe ed esperienze professionali (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Il punteggio di graduatoria? Me lo accomodo con punti a piacimento
Alcuni dirigenti scolastici ci hanno segnalato una falla nel sistema telematico per l'aggiornamento delle graduatorie dei supplenti (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Francia: passa la legge sul velo islamico, ma i problemi restano
L'Assemblea Nazionale francese ha approvato la legge, voluta dal presidente Chirac, che vieta di indossare nelle scuole pubbliche il velo islamico, la kippa ebraica (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
- Rilevazione attrezzature tecnologiche per la didattica - Domande restituzione ruoli di provenienza - Domande mobilita' e passaggio personale della scuola. - Manifestazione nazionale - Richiesta assistenti lingua straniera - Sciopero Unicobas - Concorso riservato docenti religione - Conto annuale delle istituzioni scolastiche - Ritiro candidati interni per esame di Stato
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