Usare Linux è segno di attività criminale
Data: Mercoledì, 22 aprile 2009 ore 10:40:39 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Lo scorso 30 marzo uno studente d'informatica del Boston College, Riccardo Calixte, si è visto sequestrare dalla polizia i propri computer, drive esterni, cellulare,iPod Touch, memorie flash, fotocamera digitale e Cd di Ubuntu Linux, oltre a documenti, appunti e corrispondenza privata: gli investigatori stavano cercando le prove per sostenere le accuse di "ottenimento di servizi informatici tramite frode o falsa dichiarazione" e "accesso non autorizzato a un sistema informatico".

Il tutto risale a un'email, inviata anonimamente da Calixte a una mailing list del Boston College, in cui identificava come omosessuale uno studente con cui aveva già avuto degli screzi in passato.

Le autorità scolastiche, su denuncia dello studente che affermava di aver ricevuto danni morali dal messaggi incriminato, avevano avviato un'indagine per scoprire chi fosse il mittente dell'e-mail. Per questo è intervenuta la polizia, ed è qui che la vicenda è diventata un po' grottesca.

Risalito az Calixte, il detective incaricato di condurre le indagini, Kevin Christopher, ha parlato con lo studente oggetto dell'email: già lo conosceva e lo riteneva un testimone affidabile per via di un'altra indagine precedente.

Costui ha dipinto al detective Christopher un'immagine inquietante di Riccardo Calixte (fatto passare per un "noto hacker", oltretutto in possesso di diversi film scaricati illegalmente) al quale il poliziotto ha evidentemente creduto a occhi chiusi.

Il mandato chiarisce quali sarebbero le attività illegali che hanno portato alla perquisizione e al sequestro: tanto per cominciare "non è raro che il signor Calixte sia visto con laptop sconosciuti che - sostiene - gli sarebbero stati dati dal Boston College per dei test o da altri studenti per essere sistemati".

Inoltre "il signor Calixte usa due diversi sistemi operativi per nascondere le proprie attività illegali. Uno è il normale sistema operativo del Boston College e l'altro è uno schermo nero con caratteri bianchi che usa per inviare comandi": è grazie a questo sistema misterioso che Calixte - stando a quanto riportato dall'accusatore - avrebbe modificato i registri scolastici alterando i propri voti.

Il mito di Wargames - Giochi di guerra evidentemente non muore mai: resta però da capire come il possesso di un sistema operativo diverso da quello "normale" (che poi è Ubuntu Linux) o sistemare i portatili per i compagni di corso possa essere un crimine.

Non si capisce neppure come l'invio di un'e-mail (da cui tutto il caso è nato) possa passare per un servizio informatico ottenuto con frode o per un accesso non autorizzato.

È interessante la - reale o simulata - ignoranza della polizia americana in materia di sistemi operativi e ancora più preoccupante deve sembrare questa situazione per tutti quegli studenti di Boston che usano Linux: è un chiaro segno che hanno qualcosa da nascondere.

La Electronic Frontier Foundation si sta occupando del caso e sta sostenendo la richiesta avanzata da Calixte per rendere nullo il sequestro dei suoi beni, sottrattigli senza fondate motivazioni.

"La polizia" - sostiene Matt Zimmerman, avvocato della Eff - "ha usato leggi inapplicabili come base per una "battuta di caccia" alla ricerca dell'autore di un'email anonima".

"Ora lo studente è stato sospeso dal lavoro, si ritrova senza  laptop e senza gli altri dispositivi di cui ha bisogno. La sua corrispondenza privata e le sue carte sono nelle mani della polizia, che sta cercando prove senza un valido motivo. Hanno preso persino il suo cellulare e il suo iPod, andando ben oltre lo scopo di rintracciare il mittente di un'email" ha dichiarato Zimmerman.







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-15220.html