''Ernani'' al Bellini di Catania
Data: Domenica, 19 aprile 2009 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


STAGIONE LIRICA: DOPO 22 ANNI "ERNANI"
IN SCENA DAL 22 APRILE AL 5 MAGGIO

     Dopo Donizetti, Giuseppe Verdi. Archiviato il grande successo di Maria Stuarda, è la volta dell’opera Ernani. La sfortunata e drammatica storia d’amore tra il bandito-principe Ernani e la bella Elvira rivivrà sul palcoscenico del Teatro Massimo Bellini dal 22 aprile al 5 maggio prossimi, per la Stagione Lirica 2009 dell’Ente.

    Opera ormai non più molto frequentata dai teatri ma per molto tempo la più rappresentata del repertorio verdiano, Ernani mancava dal “Bellini” dal gennaio del 1987, da ben 22 anni. Sarà dunque una vera e propria opportunità per assistervi e, per l’occasione, con un cast di prim’ordine che vede nei panni di Ernani il tenore augustano Marcello Giordani, beniamino del pubblico siciliano con una carriera che lo ha portato in tutto il mondo, ospite ormai stabile del Metropolitan di New York; in quelli di Elvira il giovane soprano georgiano Iano Tamar, con una luminosa carriera nei più importanti teatri; in quelli di Don Carlo uno dei giovani baritoni italiani più apprezzati, Nicola Alaimo.

    Sul podio salirà il maestro Antonio Pirolli, che ha già diretto più volte, e  con grande successo, l’orchestra stabile del “Bellini” (si ricorda, in particolare, Il trovatore nella Stagione 2008) mentre la regia sarà firmata da Beppe De Tomasi che ha immaginato un’impostazione del tutto tradizionale: “Seguirò alla lettera il dettato di Verdi”, scrive nelle sue note di regia. L’allestimento è del Teatro Massimo di Palermo.

    Tratto dal poema drammatico di Victor Hugo Hernani, ou l’Honneur castillan (1830) che è tuttora considerato il manifesto francese del romanticismo teatrale e letterario, il dramma lirico in quattro atti Ernani fu scritto nel 1843-1844 da un ancora giovane ma già affermato Giuseppe Verdi (1813-1901) su libretto di quello che sarebbe poi stato il suo poeta di fiducia, Francesco Maria Piave. La prima rappresentazione, avvenuta al Teatro La Fenice di Venezia il 9 marzo 1844, fu un  trionfo, tanto che l’opera fu subito eseguita nei teatri di altre quattordici città italiane tra cui Catania, dove Ernani apparve per la prima volta l’anno successivo, il 1845, nello scomparso Teatro Comunale. La prima rappresentazione al Teatro Massimo Bellini risale al 1892, due anni dopo l’inaugurazione.

    IL CAST. Come sempre, saranno due le compagnie di canto che si alterneranno nelle sette recite previste: Ernani, come detto, è Marcello Giordani (Roberto De Biasio nei turni R, S1 e S2); Elvira sarà Iano Tamar (Alessandra Rezza il 30, 3 e 5); Don Carlo è Nicola Alaimo (Costantino Finucci il 30, 3 e 5); Don Ruy Gomez de Silva è Giovanni Parodi (Rafal Siwek il 30, 3 e 5); Giovanna è Romina Tomasoni, Don Riccardo è Enrico Cossutta, Jago è Mauro Corna. Direttore Antonio Pirolli, regia di Beppe De Tomasi, maestro del coro Tiziana Carlini, scene e costumi di Francesco Zito, luci di Bruno Ciulli. Orchestra, coro e tecnici del Teatro Massimo Bellini.

     LE DATE. Sette le recite in programma. Debutto mercoledi 22 aprile 2009 alle ore 20,30 (turno “A”). Annullato il “fuori abbonamento” del 3 maggio, seguiranno: venerdi 24 aprile ore 20,30, turno “B”; domenica 26 aprile ore 17,30, turno “D”; martedi 28 aprile ore 17,30, turno “C”; giovedi 30 aprile ore 17,30, turno “S2”; domenica 3 maggio ore 17,30, turno “R” (spostato dalla iniziale data del 29 aprile); martedi 5 maggio ore 17,30, turno “S1”.

     PRELUDI ALL’OPERA. La presentazione al pubblico e alla stampa di Ernani avverrà martedi 21 aprile 2009 alle ore 17, nel foyer del teatro, nell’ambito di Preludi all’Opera, il ciclo di conferenze sulle opere e i balletti in cartellone, realizzato dal “Bellini” in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. Relatore sarà il musicologo Paolo Gallarati, docente di musicologia e storia della musica al Dams dell’Università di Torino. All’incontro prenderanno parte alcuni degli artisti impegnati nell’opera.

www.teatromassimobellini.it

Caratteristiche:
Dramma lirico in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave , tratto dal dramma Hernani di Victor Hugo
Prima: Venezia, Teatro La Fenice, 9 marzo 1844.

Trama:
Atto I. "Il bandito". In Spagna e ad Aquisgrana nel 1519. Don Carlo è re di Spagna ed Ernani sta preparando una rivolta contro di lui per spodestarlo. Il giovane ama Elvira e, per incontrarla, va sotto mentite spoglie al castello della famiglia Silva, presso cui vive la giovane. Anche Elvira ama Ernani, ma è promessa al vecchio conte Don Ruy. Ma Elvira è amata anche dal re, che si trova anch'egli nel castello. Ernani, Elvira e Don Carlo si incontrano nella stanza della giovane, quando sopraggiunge il conte Ruy, che si adira dapprima, poi si calma quando il re si fa riconoscere, ma esige una punizione per Ernani. Aiutato da Don Carlo, che lo fa passare per un suo messo, il giovane riesce tuttavia a sfuggire all'ira del conte.
Atto II. "L'ospite". La rivolta contro il trono è fallita: Ernani trova rifugio nel castello dei de Silva, proprio nel giorno in cui si dovrebbero celebrare le nozze tra il conte ed Elvira. Sicuro ormai di perdere l'amata, Ernani si costituisce a Don Ruy, il quale per dovere di ospitalità, anziché denunciarlo, lo prende sotto la sua protezione. Ma sopraggiunge il re che, con un sotterfugio, riesce a portare via Elvira. Ernani giura vendetta; ammette, di fronte a Don Ruy, il suo amore per la giovane e gli promette che vendicherà entrambi. Ma il vecchio gli impone un patto: poiché ha salvato la vita a Ernani, Elvira gli appartiene; se la vorrà, gli sarà sufficiente far squillare tre volte un corno, che il giovane gli lascia in pegno.
Atto III. "La clemenza". La congiura continua. Ernani incontra i suoi compagni nel sotterraneo del monumento sepolcrale di Carlo Magno ad Aquisgrana. Don Carlo, intanto, è eletto imperatore.
Potrebbe uccidere i ribelli, ma vuole essere magnanimo e, per intercessione di Elvira, concede loro, in cambio della lealtà, la vita. Come ulteriore prova della sua benevolenza offre a Ernani la mano della ragazza, perché ha capito che non amerà mai altri che lui.
Atto IV. "La maschera". I convitati festeggiano la coppia, durante un sontuoso pranzo di nozze. Tra gli invitati si aggira, mascherato in un domino nero, Ruy de Silva. Quando la festa è al culmine, egli si reca in giardino e fa echeggiare per tre volte, il suono del corno. Ernani sa qual è il suo dovere: l'onore castigliano ha un codice preciso, e il giovane si avvelena. Sul suo corpo senza vita cade, uccisa dal dolore, la donna che ama.

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