''RICREAZIONE'': CORSI PON, UN'OCCASIONE DI LAVORO PER I PRECARI
Data: Giovedì, 16 aprile 2009 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


La scorsa settimana abbiamo parlato dei corsi Pon, organizzati dalle scuole in questo ultimo scorcio dell’anno. Sostenevamo che la scuola è invasa da una marea di attività aggiuntive, progetti, corsetti e corsini, che spesso poco hanno a che fare con la reale formazione dei giovani. A tal proposito ci scrive una giovane precaria, Licia Arcidiacono, facendo alcune utili puntualizzazioni.
Gent.le prof. La Porta,
le scrivo in riferimento al suo articolo sui corsi PON pubblicato sull'inserto de "La Sicilia", Vivere, in data 9/4/09.
Premetto che leggo spesso i suoi interventi, sia sul quotidiano locale che sul sito aetnanet, e mi trovo in genere molto d'accordo con quello che dice. Stavolta però mi sento in parte di dissentire.

Sono anche io, come tanti, una giovane docente precaria, con alle spalle 3 anni di SISSIS e 2 abilitazioni di inglese e francese che, come può ben immaginare, al momento rimangono chiuse e inutilizzate in un cassetto in quanto quest'anno non c'è stata nemmeno l'ombra di qualche supplenza nella scuola pubblica e sembra che negli anni futuri sarà sempre peggio....L'entusiasmo e la voglia di fare iniziale, supportate da mille aspettative e dal desiderio di mettere in pratica quello che si era appreso in quegli anni di formazione (utili, per quanto spesso si parli male delle SISSIS), sono state via via soppiantate dal disincanto e dalla presa di coscienza del fatto che in Italia il sistema scolastico non permette ai giovani di inserirsi - nonostante in passato si siano create scuole di formazione apposite - e che poco contano le competenze e le capacità individuali....siamo solo numeri indefiniti all'interno di una graduatoria infinita, destinata a non esaurirsi mai...

Ci si trova quindi a escogitare dei modi per poter svegliarsi la mattina e ricordarsi di essere ancora dei docenti e non dei disoccupati cronici....c'è chi purtroppo si sottomette al poco trasparente sistema delle scuole paritarie che specula impietosamente sul "commercio" dei punti (a questo andrebbero dedicati molti articoli!), chi paga per dei master "fantasma" online che servono solo a raccattare qui e lì punteggio, o chi (come me ad esempio) pur di insegnare propone di farlo all'interno di associazioni culturali, solo per il piacere di farlo....

All'interno di questo quadro non proprio roseo si inseriscono i progetti PON, tanto attesi da tutti noi a partire da gennaio...ho capito il senso del suo intervento e mi trovo concorde sul fatto che sicuramente girano molti soldi che potrebbero essere utilizzati meglio. Peò guarderei pure il rovescio della medaglia...Sì, è vero, probabilmente a volte vengono assegnati a docenti di ruolo o ad altre figure collaterali che li fanno semplicemente per rimpinguare il proprio stipendio (soprattutto in quanto tutor interni), ma nella maggior parte dei casi i candidati sono proprio tutti quei giovani precari che in questi progetti extracurriculari vedono l'unico modo per stabilire un contatto col mondo della scuola, varcare la soglia di una classe e potersi sentire ancora dei docenti con dignità, costituire un valore aggiunto per l'istituto che li assume...e forse avere una "vetrina" culturale in cui potersi mettere in mostra rappresenta proprio la motivazione che incide di più di quanto non faccia invece il compenso economico, che spesso - per tutta le sovrastrutture burocratiche che vi stanno intorno (es. la compilazione della dettagliata programmazione giornaliera online) - non è comunque proporzionato al lavoro che si fa....se si fa bene.

Io stessa attualmente sono impegnata in un progetto del genere e sapere che, due volte la settimana, posso mettermi in gioco insegnando a degli studenti di terza media che sembrano gradire quello che propongo loro mi dà la forza di dire a me stessa che in fondo il mio lavoro lo so fare e che non ho sbagliato a intraprendere questa strada, nonostante tutto.....insomma, una boccata di ossigeno in un ambiente oramai quasi del tutto irrespirabile....

Questo è il mio punto di vista, senza nessuna intenzione polemica....mi sono semplicemente sentita di scriverle quello che mi è venuto in mente mentre leggevo il suo articolo.



Cordiali saluti,
Licia Arcidiacono

Eccovi il precedente articolo di Silvana La Porta





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