Cambio (forzato) di programma al Turi Ferro con
l’Associazione "Aspettando Godot" che ha presentato, la
settimana scorsa, la simpatica commedia di A.Russo
Giusti "Gatta ci cova", un due atti a cura della Compagnia
"Teatro Stabile Gravina" di Catania, per la regia di Franco
Torrisi. Solito successo di pubblico che ha fatto passare
due ore liete agli appassionati di teatro. "Gatta ci cova",
ovvero il punto di Archimede o Articolo 1083 è espressione
riuscita, dove la comicità ha la funzione di evidenziare
le contraddizioni di una società fondata sul possesso
sull’egoismo. Qui Russo Giusti entra nel cuore della
famiglia contadine e sottolinea le diversità tra il protagonista
Isidoru e la sorella Atonia. In tracciando una storia
di "roba" e inganni Isidoru vincerà e con lui l’antica saggezza
e la granitica certezza di uno stato sociale fatto di
sostanziali valori e non da gretta corsa alla ricchezza
rubata". Isidoru, nella sua bontà, lascia tutto alla sorella
con atto notarile la sua tenuta, pur tenendosi in vita l’usufrutto
(verba volant), tale da scoprire in seguito l’insaziabile
arpia di sua sorella Atonia, che lo vuole invece
fuori. L’aiuto del proprio avvocato riuscirà, ecco i vari titoli
appropriati alla commedia: il punto di Archimede o
Articolo 1083 ed infine il definitivo "Gatta ci cova", a vincere
la lotta interna con la sorella approfittando dello
stato interessante di Vanna, sua contadina, e interpretando
alla lettera Articolo 1083 del Codice Civile.
Applausi a scena aperta hanno spesso accompagnato la
recitazione dei bravissimi attori.