Come in un film....rievocato ad Acireale l'on. Giambartolo Romeo
Data: Domenica, 12 aprile 2009 ore 03:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Nell’antisala dell’aula consiliare a

Palazzo di Città, su iniziativa del

Comune e del Rotary Club di Acireale,

su donazione dei familiari, sono stati

scoperti un busto dell’on.Giambartolo

Romeo e una lapide che lo ricorda. La

serata, con un pubblico eccezionale per

numero e qualità - si notavano

l’on.Basilio Catanoso, l’Arcivescovo Pio

Vittorio Vigo, il dott.Michelangelo Patanè

Procuratore della Repubblica aggiunto, il

dott.Massimo Pulvirenti magistrato, il

prof.Vincenzo Di Cataldo Preside della

facoltà di Giurisprudenza, il

prof.Salvatore Barbagallo già Preside della facoltà di Agraria, il sen.Nicola Grassi Bertazzi, l’assessore

comunale alla Cultura Nives Leonardi, il consigliere provinciale Gianluca Cannavò - è

stata aperta dagli interventi del Sindaco avv.Antonino Garozzo, dal presidente del Rotary

dott.Antonino Niceforo, dalla preside prof.Antonia Puzzo, accompagnata dalle alunne liceali

Alessia Barbagallo e Roberta Leotta. Subito dopo sono stati scoperti il busto, di ottima fattura artistica

e la lapide che commemora gli otto anni del Romeo trascorsi in Parlamento. La storia del

busto è stata raccontata dal presidente del Rotary, Niceforo: " E’ interessante ripercorrere il percorso

di questo busto che, in possesso dello scultore acese Francesco Contarino, fu da questi

consegnato agli allora giovani Cristoforo Cosentini e Alberto Romeo. Quest’ultimo lo diede al fratello

Gregorio affinché venisse collocato nella casa di famiglia al Suffragio. Chiusa tale casa, il

dott.Alberto Romeo, prima di morire, raccomandò caldamente alla famiglia di adoperarsi affinché

il busto fosse collocato nel Palazzo di Città. Per tenere fede al desiderio del nonno, il nipote

avv.Lorenzo Massimino si è battuto strenuamente per realizzarlo". La rievocazione di Giambartolo

Romeo è stata presentata dall’avv.Felice Saporita. Come in un film che scorreva davanti agli

occhi degli attenti ascoltatori, la vita, le battaglie, i discorsi e la prematura scomparsa dell’illustre

concittadino sono stati accennati con brio e grande competenza. "Dal 1879 al 1887 – ha esordito

l’oratore - il fiume del suo eloquio, la preparazione di giurista, il coraggio di misurarsi con i grandi

nomi della politica di quel tempo, ma soprattutto il suo amore ed attaccamento per Acireale,

hanno portato Romeo a battersi come un leone a favore del Sud e della sua città…" Giambartolo

nasce del 1844 da Ignazio Romeo e Serafina Calanna. Si laurea in Giurisprudenza nell’Università

di Catania e nel 1876 sposa l’acese Concettina Finocchiaro. Nell’aprile del 1879 viene eletto al

Parlamento. Egli segue così le orme dei suoi illustri parenti: dello zio, il "patriota" Gregorio Romeo,

una lapide lo ricorda in via Galatea; del genitore Ignazio Romeo costretto all’esilio dal Regno

Borbonico e poi governatore del distretto; molto vicino a noi è Gregorio Romeo, Sindaco di

Acireale dal 1953 al 1959, avvocato civilista, uomo di cultura, esponente di spicco della

Democrazia Cristiana e dell’ambiente cattolico; contemporaneo a noi, inserito nella politica con la

P maiuscola (come amante della polis) il prof. Cristoforo Cosentini, di cui tutti conosciamo le cariche

pubbliche, i meriti e l’intensa passione per Acireale. I discorsi alla Camera dell’on.Romeo

dimostrano lo spirito, l’efficacia, l’irruenza e talvolta l’arguzia, caratteristiche proprie. Si occupa

autorevolmente del matrimonio civile e religioso, dell’invasione della filossera, del suffragio universale,

della formazione del catasto, della sofisticazione dei vini. Viene rieletto nel 1880 e poi nel

1882. E già ha una idea fissa:

sfruttare le rendite dei sacerdoti

Erasmo Gulli e Giuseppe

Pennisi, ora incamerati dallo

Stato, per istituire un Liceo classico

statale ad Acireale. Riesce

a spuntarla nell’ottobre 1884 e

l’inaugurazione dei corsi avviene

il 14 marzo 1885. Altra

importante iniziativa è la costruzione

di un penitenziario nell’area

del Convento S.Biagio. Si

inziano le prime demolizioni; ma

poco dopo si fermeranno per

sempre per l’improvvisa morte,

a Roma, di Giambartolo Romeo.

" Il destino era in agguato – conclude

l’avv. Saporita - : l’epilogo

dei fatti diviene a questo punto

doloroso. Le spoglie vengono inumate nel Cimitero acese, ma col tempo purtroppo se ne perdono

le tracce. Malgrado le ricerche d’archivio e sul posto degli storici non si è potuto localizzare il

loculo. Si teme che sia avvenuto un immeritato trasferimento nell’ossario comune!"

C.C. da AKIS







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-15106.html