Sulla non ammissione all'Esame di Stato: la lettera di un preside
Data: Sabato, 11 aprile 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Opinioni


Abbiamo ricevuto la lettera con allegato "Sulla non ammissione all'Esame di Stato", dell'ing. Dino Poli, dirigente scolastico dell'ITIS "G. Ferraris" di Verona, che intende fare delle puntualizzazioni sui tre articoli apparsi nella nostra newsletter TuttoscuolaFOCUS del 6 aprile 2009 (Rinvio della norma che esclude dalla maturità gli studenti con un 5?/1, Rinvio della norma che esclude dalla maturità gli studenti con un 5?/2, Maturità, un rito ormai inutile?), e che volentieri pubblichiamo.

Alla lettera del lettore, fa seguito la nostra risposta:

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Gentile direttore,

mi scusi se le scrivo per puntualizzare alcune affermazioni contenute nell'ultimo numero di Tuttoscuola, il n.387, appena ricevuto e letto; lo spirito del mio intervento non è quello della polemica, ma solo della puntualizzazione per rasserenare.

Le invio in allegato la mia circolare interna, in cui puntualizzo appunto le varie questioni dell'ammissione all'esame di stato. Le questioni in realtà sono due, la prima banale: non si chiama più esame di maturità, ma esame di stato; è bene parlarne sempre così.

La seconda si riferisce al fatto che non è una novità che non si ammette con insufficienze in pagella, perché era già contemplato nella precedente normativa, del ministro Fioroni. L'anno scorso era l'unico anno in cui si ammetteva con qualche insufficienza in pagella, purché la media dei voti arrivasse alla sufficienza; da quest'anno già era prevista l'ammissione con tutte sufficienze. Quindi i possibili ricorsi non saranno automaticamente vincenti.

Ma ripeto quanto descritto in circolare allegata: prevale sempre per la pagella la delibera collegiale del Consigli di classe sulle rivendicazioni di un qualsiasi singolo docente, per cui prevale nella decisione se promuovere (ammettere) o no la delibera formale e la maggioranza sul voto del singolo.

Cordiali saluti,

Dino Poli, DS dell'ITIS "G. Ferraris" di Verona

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Circa la prima questione: sappiamo bene che si chiama esame finale. Se parliamo (anche) di maturità, è, in chiave giornalistica, per favorire la comprensione da parte del pubblico.

Circa la seconda questione, va precisato che il regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione, approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri e attualmente in attesa del parere del Consiglio di Stato, è in conflitto con quanto aveva decretato meno di due anni fa il ministro Fioroni per l'ammissione all'esame di Stato (maturità) a decorrere proprio da questo anno scolastico.

Il decreto 42/2007 aveva previsto, infatti, che per l'ammissione occorresse la media dei sei, mentre lo schema di Regolamento attualmente al vaglio del Consiglio di Stato richiede la sufficienza in ciascuna disciplina di studio o gruppo di discipline.

La differenza è sostanziale perché la media del sei si può raggiungere anche con una o più insufficienze, compensate da buoni voti in altre discipline, mentre il sei in ogni disciplina non dà scampo a chi ha anche un solo cinque e buoni voti altrove.

Il  Decreto Ministeriale 22 maggio 2007, n. 42 recante "Modalità di attribuzione del credito scolastico e di recupero dei debiti formativi nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore" prevede all'articolo 1, comma 3 che "A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, ai fini dell'ammissione all'esame di Stato sono valutati positivamente nello scrutinio finale gli alunni che conseguono la media del 'sei'".

Se la norma che esclude dall'Esame di Stato gli studenti che hanno anche un solo '5' dovesse essere davvero rinviata all'anno prossimo, allora quest'anno troverebbe applicazione per la prima volta l'ammissione dei candidati con il requisito della sufficienza nella media delle discipline (e i '7' dunque potrebbero compensare i '5').

La Redazione

da www.tuttoscuola.it







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