Se una legge dello Stato nel 2007 (la legge finanziaria) trasformava le graduatorie permanenti in graduatorie ad esaurimento, e se le graduatorie permanenti prevedevano l’istituto del trasferimento da una provincia all’altra senza alcuna penalizzazione (inserimento cosiddetto "a pettine"), ci spiegate perché le graduatorie ad esaurimento per il 2009/2011 non dovrebbero prevedere la mobilità territoriale del precariato docente?
Nel biennio precedente l’amministrazione aveva previsto una mobilità in coda ( sic!), e questo è stato censurato dalla giustizia amministrativa; ora , per aggirare l’ostacolo dei tribunali, con un’astuzia tutta italiana, i ministeriali, con l’accordo dei sindacati, questi ultimi preoccupati solo di non perdere iscritti nei loro serbatoi provinciali; decidono in tutta fretta e con grande superficialità, di stralciare l’istituto del trasferimento e di sostituirlo con il contentino dell’opzione, con l’accodamento in tre province diverse, ma di fatto prevedendo l’inamovibilità dalla provincia di appartenenza!
Ci troviamo di fronte a una decisione dell’amministrazione scolastica, credo su un preciso mandato politico del governo di centrodestra e assunta con il passivo consenso di tutti i sindacati, di limitare la libera circolazione dei docenti precari sul territorio nazionale, discriminandoli in rapporto alla loro residenza e/o alla loro provenienza, e avendo altresì previsti vistosi tagli d’ organico per il prossimo anno, condannandoli anche di fatto alla disoccupazione.
E’ una situazione indegna di un paese civile, una brutta prova di “ pseudo federalismo”. Libera circolazione del precariato scolastico in Italia, uguali diritti e opportunità al lavoro su tutto il territorio nazionale in base ai titoli posseduti, no alle graduatorie delle gabbie e delle tre code, no ai docenti di ruolo nelle graduatorie dei precari che falsano lo scorrimento delle graduatorie medesime, e trasformano in alcuni contesti le immissioni in ruolo a passaggi e a trasferimento di docenti che hanno già stabilizzato da anni il loro rapporto di lavoro.
Libero Tassella (Professione Insegnante)