GIOITE, INSEGNANTI PRECARI, IL 2004 SARA’ IL VOSTRO ANNO FORTUNATO!
Data: Venerdì, 16 gennaio 2004 ore 15:49:18 CET
Argomento: Opinioni


GIOITE, INSEGNANTI PRECARI, IL 2004 SARA’ IL VOSTRO ANNO FORTUNATO!

 

Vox populi, vox Dei: nel 2004 i 12000 precari storici catanesi…

 

 

Ormai è storia vecchia. L’istituzione delle SISS, il blocco delle assunzioni, l’avvicendarsi dei ministri della Pubblica d-istruzione hanno generato una situazione insostenibile nel mondo della scuola, che allegro non lo era mai stato, ma adesso naviga proprio in brutte acque. Sono ben 12000 i docenti catanesi inclusi nella terza fascia delle graduatorie permanenti che attendono, attendono, attendono, lì pazienti, anno dopo anno la tanto sospirata immissione in ruolo. E la loro attesa è triste perché allietata solo da sentenze di tribunali, avvicendatesi numerosissime in questi mesi, tra un TAR di qua e un TAR di là, malconci organismi preposti a pronunciarsi spesso su questioni assurde, che non meriterebbero neanche considerazione.

Unica speranza? La veloce approvazione del DDL presentato dal governo che ridisegna alla meno peggio l’assegnazione dei punteggi ai precari storici, ad apparente svantaggio dei sissini, cercando di sanare le precedenti mostruosità normative.

Comunque gioite, gioite, cari precari storici; ci giunge notizia che ben 400 lavoratori della scuola di Catania e provincia, tra docenti e personale ATA, dovrebbero con questo nuovo anno trovare occupazione stabile, grazie al decreto del 19 novembre, già pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, che prevede ben 15000 assunzioni in tutta Italia!

Ma il reclutamento a tempo indeterminato di uno sparuto gruppo di precari non risolverà l’annoso problema della classe docente, ormai regina madre di quel proletariato intellettuale tanto malinconicamente diffuso.

E allora non vorrei che gli insegnanti fossero come quel venditore di calendari di una famosa operetta morale di Leopardi, che, all’inizio del nuovo anno, vende entusiasta i suoi almanacchi, credendo che i mesi a venire saranno migliori dei precedenti.Forse la scuola più bella è quella che non si conosce, quella futura su cui si appuntano speranze e aspettative, destinate a rivelarsi vane.

Ma non disperiamo: col 2004 forse, leopardianamente parlando, “principierà la vita felice”.Buona illusione a tutti.

 

                                                              Silvana La Porta







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