Adesso gl'insegnanti hanno paura degli studenti
Data: Lunedì, 06 aprile 2009 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


A SCUOLA S’IMPARA A DIVENTARE BALORDI

Prof minacciati e pestati, gli alunni stranieri “padroni” delle aule

”La causa del clima di disprezzo e intimidazione? E' colpa nostra”
di Giulio Ferrari. Milàn – “Non mandate nelle scuole statali i vostri figli: i ragazzi ne usciranno dei balordi e le ragazze delle prostitute”. E’ un appello sconcertante quello lanciato, attraverso il Padano.com da alcuni insegnanti delle medie superiori milanesi. Hanno paura, ma non ne possono più: se non fosse perché “senza stipendio non si campa” lascerebbero subito la scuola, dove oggi non possono esercitare con dignità la loro missione educatrice.

UN INFERNO.“Viviamo in un clima di disprezzo e intimidazione – raccontano -, abbiamo il terrore di venire aggrediti, a scuola ma anche e soprattutto per strada, sotto casa. Abbiamo paura anche per i nostri cari: non sono mancati persino episodi di figli d’insegnanti picchiati da chi voleva vendicarsi d'un brutto voto o di un rimprovero. E poi le scritte sui muri, i vandalismi alle abitazioni e alle auto, le telefonate notturne… E’ un inferno”.

SENSO DELL’AUTORITA’. Sono prof, ma anche maestri e maestre, sull’orlo di una crisi di nervi quelli che denunciano l’impossibilità di insegnare nella scuola democratica e multirazziale. “Oggi si è smarrito del tutto – ammettono - il senso dell’autorità e c’è chi, forse, a questo principio è del tutto refrattario, come gli allievi nordafricani o figli di nordafricani… per loro se non ti sai imporre con la forza non vali niente”.

CULTURA DEL DIALOGO. Così gli insegnanti, educati alla “cultura del dialogo” vanno in tilt. In alcune scuole milanesi si è pensato addirittura di allestire un servizio di sostegno per “professori abusati”. All'istituto tecnico professionale Ferraris Pacinotti, dove si sono verificati diversi episodi di violenta ribellione, una psicologa dell’Asl assiste gli insegnanti vittime della perfidia degli studenti.

LETTINO DELLO PSICOLOGO. Dal lettino dello psicolo alla barella del pronto soccorso il tragitto è breve, e non lo percorrono solo gli insegnanti lombardi. Negli ultimi tempi dalla categoria arriva un bollettino di guerra, con feriti e persino morti, come nel caso di un insegnante di musica perseguitato da studenti e stroncato dall’infarto. Da rilevare che, nella maggior parte dei casi, le violenze ai danni di insegnanti sono compiute da allievi extracomunitari. La settimana scorsa un professore 50enne di un istituto superiore di Reggio Emilia, l’Alberto Simonini, è stato aggredito da quattro studenti sedicenni figli di stranieri. I giovani hanno "punito" il professore che voleva proibire loro di fumare a scuola: uno di loro gli ha sputato in faccia e lo ha preso a pugni. La preside ha chiamato la polizia ma la vittima non ha voluto sporgere denuncia.

TI FACCIAMO A PEZZI. Un paio di settimane prima, il 5 febbraio, a Torino tre studenti nordafricani hanno compiuto addirittura una spedizione punitiva contro un insegnante che aveva osato sospendere un loro amico. La vittima si chiama Pietro Mastrota: i delinquentelli stranieri lo hanno aggredito in un corridoio colpendolo con calci e pugni. Prima di ansarsene, terminato il “trattamento”, gli hanno detto: “Sappiamo dove abiti, ti facciamo a pezzi, figlio di puttana”. E già con quel pestaggio ci sono andati vicino: “A momenti mi ammazzavano”, ha dichiarato l’insegnante ai carabinieri.

SITUAZIONE INSOSTENIBILE. Episodi-fotocopia di tanti altri che accadono quotidianamente in diverse scuole padane. “In molti casi la situazione è insostenibile”, commentano gli insegnanti che ammettono anche le responsabilità della classe docente: “Molti di noi hanno predicato parole d’ordine sessantottine di ribellione ad ogni autorità, in tanti hanno scambiato l’insegnamento per una sistematica opera di demolizione dei valori su cui si regge una società ordinata, troppi si sono comportati come se gli stranieri fossero i padroni di casa: adesso tutta la scuola ne sta pagando il prezzo”.


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