"RICREAZIONE": CAMBIARE I LIBRI DI TESTO? MEGLIO GLI ALU...
Data: Giovedì, 26 marzo 2009 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


CAMBIARE I LIBRI DI TESTO? MEGLIO GLI ALU...
 
E’ tempo, per noi docenti, di scelta dei libri di testo per il nuovo anno scolastico. Una scelta difficile, complicata, ardua, e non certo perché non ci siano dei buoni prodotti in giro. Il problema è un altro. Il problema è la cosiddetta leggibilità del testo. Cioè, in soldoni, se i ragazzi, leggendolo, capiranno quello che vuole esattamente dire.
Dunque un buon libro di testo, oggi, si distingue innanzitutto per la sua semplicità. Concetti chiari, possibilmente pochi, niente pletora, niente ridondanze: e per citare un famoso motto delle scuole di giornalismo, “che lo possa capire anche il lattaio dell’Ohio”. E così vedete i famosi classici della letteratura italiana o magari della fisica seguire una strana cura dimagrante: da volumoni mastodontici, che quasi non entravano negli zaini, ad agili volumetti, magri magri, rifiniti e smussati in ogni loro parte. E nemmeno all’università, è chiaro, va meglio. Giunge voce che le celeberrime monografie di letteratura italiana della Laterza, che un tempo coronavano degnamente gli studi di lettere, quelle, per intenderci, dove comparivano nomi come Muscetta, Mineo, Borsellino, Luperini, sono quasi scomparsi dai programmi. E perché? Perché…nessuno sa leggerle più!
I libri di testo dunque sono in una fase di radicale mutamento. Non si sa più come scriverli, come strutturarli, come propinare in modo accessibile ai ragazzi i vecchi, antichi concetti. E ogni tanto, dinanzi a tanta disorientante povertà linguistica, ci scappa pure qualche pensiero malevolo. Anzi simpaticamente malevolo. Ai Consigli di classe si parla infatti dei libri di testo. Come vanno, se sono fruibili, se sono forniti di mappe concettuali o, se più ci piace, di pappine e frullatini vari. Poi si chiede il parere ai più autorevoli dei giudici: gli alunni. Come va questo libro? Avete difficoltà? E a volte la risposta è scioccante: questo libro non lo capisce nessuno, cari professori.
E’ un attimo. I docenti si fissano negli occhi. E un pensiero traspare, beffardo. Ma se invece di cambiare i libri, si cambiassero gli alu…No, no, dai, non scherziamo. Ci sarà un libro più semplice, sempre più semplice, semplicissimo? Magari con le pagine in bianco candido, tabula alba, che più alba non si può…
 
SILVANA LA PORTA






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