Finalmente una schiarita sul dimensionamento
della rete scolastica nella
provincia di Catania. il "verdetto" da
parte del ministero è arrivato. A partire
dal prossimo primo settembre si faranno
gli accorpamenti degli istituti,
mentre le verticalizzazioni vengono
rinviate all’anno scolastico 2010-2011.
L’anno prossimo ci sarà la fusione degli
istituti Capuana - Pirandello con la
scuola Mazzini - Di Bartolo e costituzione
di un nuovo istituto comprensivo; la
soppressione dell’istituto comprensivo
Manzoni e l’accorpamento con il circolo
didattico Diaz, che si trasforma in
istituto comprensivo; la fusione dell’istituto
comprensivo Martoglio con il
circolo didattico Biscari, la trasformazione
in istituto comprensivo e la fusione
della scuola secondaria di primo
grado Leopardi con il circolo didattico
Malerba che si trasforma in istituto
comprensivo; la fusione dell’istituto
comprensivo Recupero con il circolo
didattico Capponi, che si trasforma in
istituto comprensivo; la fusione dell’istituto
comprensivo Meucci con il circolo
didattico Corridoni che si trasforma
in istituto comprensivo; l’istituzione
di due centri per l’educazione degli
adulti.
E’ stata rinviata al 2010-2011 la verticalizzazione
di 8 circoli didattici, pur
operando in zone a rischio con alta percentuale
di dispersione scolastica ed
anche casi di bullismo. E malgrado le
proteste per la mancata verticalizzazione
da parte dei genitori degli alunni,
che in tanti interventi hanno chiesto
che i loro figli frequentassero l’ex scuola
media nello stesso istituto. Ovviamente,
a causa della fusione sette dirigenti
scolastici perderanno la sede di
servizio, ma troveranno sistemazione
altrove dal momento che ben 23 capi di
istituto andranno in pensione. Il capo di
istituto della Pestalozzi prof. Santo Molino,
che fa parte del direttivo nazionale
dell’Andis (associazione nazionale
dirigenti scolastici) dice «Siamo rammaricati
perché le verticalizzazioni
proposte dal Comune d’intesa con i sindacati
rappresentano una valida risposta
al rischio di dispersione scolastica e
di bullismo, soprattutto nelle zone più
emarginate e nei quartieri più a rischio.
Tuttavia fa piacere apprendere che nella
prospettiva del prossimo anno scolastico
questi istituti comprensivi potranno
decollare. Ci farebbe altrettanto
piacere che anche la Provincia regionale
decidesse di istituire nuove scuole
superiori a Librino e nelle altre zone
della periferia di Catania. Così come
sarebbe auspicabile che finalmente i
percorsi di obbligo formativo assegnati
agli enti di formazione professionale,
con il ritardo di oltre 6 mesi, alla fine
riescano a funzionare. Infatti è a tutti
noto che centinaia di ragazzi soggetti
all’obbligo scolastico sono rimasti da
settembre in attesa dell’inizio dei corsi
di formazione professionale».
L’operazione, pertanto, è stata solo
parzialmente compiuta e, pur costituendo
un avanzamento della riorganizzazione
del sistema scolastico provinciale
non riesce ad accontentare tutte
le esigenze. Non si comprende la difficoltà
che ha impedito la trasformazione
di alcune istituzioni in ’comprensivi’,
poiché tale mutamento non avrebbe
comportato particolari stravolgimenti.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)