TAGLI SCUOLA. ECCO QUANTI POTREBBERO TROVARSI SENZA LAVORO REGIONE PER REGIONE
Data: Sabato, 21 marzo 2009 ore 13:16:58 CET
Argomento: Comunicati


Precariato: passare dai numeri alle persone
Non bastano i dati macro-numerici, serve un monitoraggio,
 provincia per provincia, di quanti rischiano il posto di lavoro

Di Menna: l’iniziativa nazionale Uil Scuola del 26 marzo
 per mantenere al lavoro quanti rischiano di non avere più
 un incarico il prossimo anno scolastico

Le proiezioni sul territorio fatte dalla Uil Scuola

Non bastano i dati macro-numerici – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – occorre passare dai numeri alle persone, serve un monitoraggio, provincia per provincia, di quanti rischiano il posto di lavoro. Soltanto un quadro certo può consentire di risolvere la questione del personale precario attraverso interventi mirati e concreti.

 Vanno confermati gli incarichi annuali – ribadisce Di Menna - tutte le energie e tutte le risorse devono avere questa finalità. A partire dai fondi per la disoccupazione speciale alle risorse per le supplenze, dai fondi per estendere gli ammortizzatori sociali alle risorse attualmente mal utilizzate, quelle che si perdono in infiniti rivoli, tra mille progetti e progettini.

 Sono circa 28 mila i precari della scuola, docenti e Ata che, nel prossimo anno scolastico rischiano di non avere più un posto di lavoro. Il dato emerge da un’analisi condotta dalla Uil Scuola mettendo in relazione la previsioni di tagli, il numero dei probabili pensionamenti, l’organico attuale e quanti hanno un incarico a tempo determinato.

 Ne esce un quadro che, a livello regionale, individua l’ammontare presumibile dei tagli, partendo dalle previsioni ministeriali e ipotizzando una distribuzione percentualmente omogenea dei tagli nelle varie regioni  e fornisce una proiezione di quanti potrebbero trovarsi senza lavoro.
 Le tabelle >>>

 Si tratta – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – di stime, perché manca ancora la direttiva sugli organici, strumento fondamentale per capire in che modo la riduzione di organico andrà ad incidere nelle varie realtà territoriali. In che modo, cioè, le riduzioni ricadranno concretamente sulle singole persone e sull’attività complessiva delle scuole.

 In assenza di un quadro chiaro, crescono le preoccupazioni in relazione agli effetti di questo provvedimento. Preoccupazioni e tensioni fondate e legittime che, nelle scuole stanno diventando molto forti.

 La tutela del lavoro è una delle questioni prioritarie - rilancia Di Menna.
 Ed è proprio per sostenere il lavoro nelle scuole e dare garanzie e tutele al personale precario che la Uil Scuola ha assunto un’iniziativa nazionale per il prossimo 26 marzo: in tutti i capoluoghi di Regione, delegazioni della Uil scuola porteranno ai Presidenti di regione, Assessori regionali, Direttori Regionali, Prefetti, rappresentanti delle istituzioni, il prospetto complessivo di quanti, nelle scuole della regione, rischiano di non avere più un lavoro nel prossimo anno scolastico.
Vai al dettaglio delle iniziative >>>

 Le soluzioni che stiamo individuando nel negoziato con il Miur e i dati annunciati oggi dal Governo, ci confermano – continua Di Menna, il quadro dei possibili interventi che come Uil prefiguriamo:
 - un organico di istituto arricchito
 - immissioni in ruolo per coprire il turn-over
 - incarichi pluriennali
 - l’attivazione di un tavolo interistituzionale sui precari a livello nazionale e parallelamente estendere anche modelli regionali di sostegno all’occupazione.

Eccovi le tabelle dei tagli







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