Pronto il D.D.G. 2009: dalla tragedia alla farsa.
Data: Giovedì, 19 marzo 2009 ore 12:01:43 CET
Argomento: Comunicati


Nel tralasciare una tabella di valutazione che attualmente è illegittima perché annullata dal TAR, ora non bastano più le code per chi si trasferisce da una graduatoria all'altra ma, addirittura, per fare piacere a un preciso partito politico che aveva chiesto, invano, al Parlamento di legiferare la coda durante la conversione del DL 137/08 minacciando la fiducia al Governo, il MIUR inventa le codine alle code per chi in terza fascia potrà scegliere altre due province, mentre chi è in prima/seconda fascia andrà a pettine ovunque. Altro che terza fascia dell'inferno

E qualcuno indica ancora il IX ciclo come parafulmine di tale inciviltà giuridica sfruttando l'emotività dei colleghi per dividere et imperare, quando l'ANIEF già nel 2007 prima che esistesse il IX ciclo ha promosso la battaglia per la mobilità territoriale impugnando il D.D.G. 2007 senza cui oggi sarebbe condannata anche la speranza, quando l'ANIEF ancora il 2 ottobre 2008 ha portato migliaia di persone davanti Viale Trastevere a manifestare per urlare contro la coda incostituzionale e contro la chiamata diretta dei presidi voluta da qualcun altro (alla faccia di chi, servo di qualcuno, ci addita come servi dei padroni), per impedire quel tentativo di legificazione voluto da quell'ostinato partito, quando l'ANIEF, infine, nell'ultimo mese di febbraio 2009 a colpi di diffide, interventi pubblici e denunce ha fatto ritardare l'emanazione di un decreto che doveva essere già pubblicato da un mese. Stiamo cercando in tutti i modi da due anni di sfondare questa linea gotica e di riaffermare un principio garantito costituzionalmente.

Nel frattempo, il diritto prosegue per la sua strada e i nostri ricorrenti beneficiano dei ricorsi nominali portati avanti tanto da ottenere negli ultimi sei mesi i decreti correttivi di immissioni in ruolo a Prato, a Bergamo, a Sassari, a Palermo. La sentenza n. 10728/08 che accoglie il ricorso dell'ANIEF, patrocinato dagli avvocati Walter Miceli e Fabio Ganci, sul diritto a spostare il punteggio aggiuntivo SISS da una graduatoria all'altra, è stata la prima in assoluto in merito al divieto di spostamento dei punteggi introdotto dal decreto direttoriale del 16 marzo 2007. Ricordiamo che tale sentenza è stata resa possibile da due ordinanze, ottenute sempre su ricorso dell'ANIEF, con cui il Consiglio di Stato si è espresso contro la tesi della cristallizzazione delle graduatorie. L'Amministrazione Scolastica ha già dato esecuzione alla sentenza oggi impugnata operando, in autotutela, lo spostamento dei punteggi nel senso richiesto dai docenti oggi appellati. Ed in particolare, gli Uffici Scolastici Provinciali che hanno applicato la sentenza, sono i seguenti: USP di Bergamo con decreto del 22.12.2008, USP di Como con decreto del 16.01.2009, USP di Pistoia con decreti del 10 del 23.01.2009, USP di Brescia con decreti del 23 e del 26.01.2009, USP di Benevento con decreto del 09.02.2009, USP di Bologna con decreto del 13.01.2009, USP di Lecco con decreto del 29.01.2009, USP di Prato con decreto del 10.02.2009, USP di Trapani con decreto del 15.01.2009, USP di Brescia con decreto del 26.01.2009, USP di Treviso con decreto del 27.01.2009, USP di Milano con decreto del 23.01.2009, USP di Campobasso con decreto del 29.01.2009, USP di Torino con comunicazione del 08.01.2009, USP di Bari con decreto del 19.01.2009, USP di Cagliari con decreto del 12.02.2009, USP di L'Aquila con decreto del 13.01.2009, USP di Foggia con decreto del 14.01.2009, USP di Vibo Valentia con decreto del 06.02.2009, USP di Livorno con decreto del 23.01.2009. Gli altri si adegueranno se l'appello al CdS sarà respinto, condizione che permetterà ai vecchi ricorrenti dopo le debite istruzioni di poter cambiare la provincia di prima scelta senza penalizzazione.

Se il testo del D.D.G. 2009 sarà questo proposto, noi diciamo chiaramente al MIUR che i nuovi ricorsi sono già pronti e saranno presentati in tempo utile per le prossime immissioni in ruolo, per mettere a pettine sia chi cambierà la prima provincia sia che sceglierà le altre due province: i soci che ci hanno dato la pre-adesione presto riceveranno istruzioni operative per farsi garantire il diritto alla mobilità, e per avere un'equa valutazione del proprio punteggio nelle graduatorie, perché anche lì i punti non si regalano al mercato ma si acquisiscono con sacrificio e competenza. Se è necessario ricorrere per farsi riconoscere un diritto, allora speriamo che tutti ricorrano. Forse l'Amministrazione si ricorderà che ogni tanto bisogna rispettare la costituzione e la legge in un Paese che non ne ha poche…
19 marzo 2009







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