Pessimistiche le previsioni sugli organici alla luce dei prossimi esodi per pensionamento. In tre anni almeno mille posti in meno.
Data: Mercoledì, 18 marzo 2009 ore 21:22:50 CET
Argomento: Rassegna stampa


Sono 866 i lavoratori della scuola in servizio negli istituti catanesi cha andranno in pensione dal primo settembre 2009. I lavoratori che lasceranno il servizio sono 55 docenti della scuola dell’infanzia, 136 docenti della scuola primaria, 459 docenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado 459, 193 unità del personale Ata e 23 dirigenti scolastici 23.

Purtroppo il numero dei posti che verranno coperti sarà di gran lunga inferiore. Per quanto riguarda il personale Ata, per esempio, si parla di un taglio di 15.000 unità su tutto il territorio nazionale. «A Catania – sottolinea in un comunicato la Flc Cgil – su un organico di 5.242 posti, nel triennio, la contrazione di organico ammonterà almeno a 984 unità, mentre nel solo 2009-2010 sarà pari a 328 posti così suddivisi: 83 assistenti amministrativi, 37 assistenti tecnici, 211 collaboratori scolastici».

Viceversa, secondo lo Snals «su 20.000 immissioni nei ruoli a livello nazionale, 700 posti dovrebbero essere assegnati alla nostra Provincia, cioè: 200 personale Ata. circa 250 di sostegno, 250 di posti comuni e curriculari.

Ancora secondo la Flc Cgil i posti che saranno assegnati a Catania «per quanto concerne i docenti sarebbero circa 450, di cui 160 posti comuni,140 di sostegno e 150 Ata. In ogni caso si tratterebbe di una impercettibile boccata d’ossigeno che lascia inalterati i gravi problemi legati alla didattica e alla occupazione». Comunque, entrambi i sindacati sono concordi per coprire tutti i posti vacanti con l’immissione nei ruoli. dei precari. A tal proposito, Giovanni Tempera, segretario provinciale dello Snas, rileva che per quanto concerne Catania il suo sindacato «ritiene che l’alto numero di pensionamenti dovrebbe consentire una maggiore assegnazione da parte del Miur di posti di immissione nei ruoli che permetterebbero di soddisfare la richiesta di sistemazione definitiva di molti precari della scuola, infatti sono parecchi i docenti ed ata che attendono la tanto sospirata e sacrosanta immissione nei ruoli».

«Di particolare rilevanza – continua Tempera – la proposta scaturita nell’ambito del tavolo di confronto sul precariato riguardante la possibile conferma del contratto di lavoro, nel prossimo anno scolastico, a quanti sono oggi in servizio come supplenti annuali o fino al termine delle attività didattiche, qualora risultassero esclusi dalle nomine». Per quanto concerne la definizione degli organici docenti, prevista entro la fine di marzo, Tempera rileva che «sarà inevitabile ipotizzare uno slittamento di date per la mobilità del personale, si prevede il rinvio di un mese, a fine agosto per le operazioni di nomina ».

Comunque, come si è detto, concluderanno il servizio sono 866, che potrebbero anche aumentare, vogliamo augurarci che a Catania il Miur, tenuto conto del totale di pensionati, assegni un congruo numero di posti per coprire la maggior parte delle cattedre e posti che dal prossimo primo settembre non saranno coperti da titolari, In caso contrario i molti tagli che si prevedono nel settore Ata non consentirebbero ad assicurare alle scuole i servizi di supporto alla didattica, che, conseguenzialmente, «porterà ad una riduzione dell’offerta formativa ed espellerà dal mondo dei lavoro – come rileva la Flc Cgil – una buona parte del precariato storico».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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