Sono 866 i lavoratori della scuola in
servizio negli istituti catanesi cha andranno
in pensione dal primo settembre
2009.
I lavoratori che lasceranno il servizio
sono 55 docenti della scuola dell’infanzia,
136 docenti della scuola primaria,
459 docenti della scuola secondaria
di primo e di secondo grado 459,
193 unità del personale Ata e 23 dirigenti
scolastici 23.
Purtroppo il numero dei posti che
verranno coperti sarà di gran lunga
inferiore. Per quanto riguarda il personale Ata, per esempio, si parla di un taglio
di 15.000 unità su tutto il territorio
nazionale.
«A Catania – sottolinea in un comunicato
la Flc Cgil – su un organico di
5.242 posti, nel triennio, la contrazione
di organico ammonterà almeno a
984 unità, mentre nel solo 2009-2010
sarà pari a 328 posti così suddivisi: 83
assistenti amministrativi, 37 assistenti
tecnici, 211 collaboratori scolastici».
Viceversa, secondo lo Snals «su
20.000 immissioni nei ruoli a livello
nazionale, 700 posti dovrebbero essere
assegnati alla nostra Provincia, cioè:
200 personale Ata. circa 250 di sostegno,
250 di posti comuni e curriculari.
Ancora secondo la Flc Cgil i posti
che saranno assegnati a Catania «per
quanto concerne i docenti sarebbero
circa 450, di cui 160 posti comuni,140
di sostegno e 150 Ata. In ogni caso si
tratterebbe di una impercettibile boccata
d’ossigeno che lascia inalterati i
gravi problemi legati alla didattica e
alla occupazione».
Comunque, entrambi i sindacati sono
concordi per coprire tutti i posti
vacanti con l’immissione nei ruoli. dei
precari. A tal proposito, Giovanni Tempera,
segretario provinciale dello Snas,
rileva che per quanto concerne Catania
il suo sindacato «ritiene che l’alto
numero di pensionamenti dovrebbe
consentire una maggiore assegnazione
da parte del Miur di posti di immissione
nei ruoli che permetterebbero
di soddisfare la richiesta di sistemazione
definitiva di molti precari della
scuola, infatti sono parecchi i docenti
ed ata che attendono la tanto sospirata
e sacrosanta immissione nei ruoli».
«Di particolare rilevanza – continua
Tempera – la proposta scaturita nell’ambito
del tavolo di confronto sul
precariato riguardante la possibile
conferma del contratto di lavoro, nel
prossimo anno scolastico, a quanti sono
oggi in servizio come supplenti annuali
o fino al termine delle attività
didattiche, qualora risultassero esclusi
dalle nomine».
Per quanto concerne la definizione
degli organici docenti, prevista entro
la fine di marzo, Tempera rileva che
«sarà inevitabile ipotizzare uno slittamento
di date per la mobilità del personale,
si prevede il rinvio di un mese,
a fine agosto per le operazioni di nomina
».
Comunque, come si è detto, concluderanno
il servizio sono 866, che potrebbero
anche aumentare, vogliamo
augurarci che a Catania il Miur, tenuto
conto del totale di pensionati, assegni
un congruo numero di posti per
coprire la maggior parte delle cattedre
e posti che dal prossimo primo settembre
non saranno coperti da titolari,
In caso contrario i molti tagli che si
prevedono nel settore Ata non consentirebbero
ad assicurare alle scuole
i servizi di supporto alla didattica, che,
conseguenzialmente, «porterà ad una
riduzione dell’offerta formativa ed
espellerà dal mondo dei lavoro – come
rileva la Flc Cgil – una buona parte
del precariato storico».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)