GRADUATORIE AD ESAURIMENTO: MA QUANDO ARRIVA LA RIAPERTURA?
Data: Mercoledì, 18 marzo 2009 ore 12:41:04 CET
Argomento: Opinioni


GaE: la riapertura che non arriva mai

dal  Coordinamento Precari di Venezia, 17.3.2009
Prima annunciata per inizio febbraio, poi per fine mese, poi per il 10 di marzo e ora, arrivati al 18/3, un ulteriore incontro Miur-Ooss sul DDG fa poco sperare per un'imminente riapertura delle graduatorie. Aver letto tutte le brillanti decisioni assunte dalla Gelmini in questi ultimi mesi sui nuovi criteri di funzionamento delle GaE, fa inevitabilmente ripensare a tutte le precedenti "eterne" vicissitudini legate agli infelici tentativi dei suoi predecessori d'apportare modifiche e rielaborazioni personalizzate alle graduatorie permanenti e alle tabelle di valutazione. Questo goffo, ulteriore tentativo di porre la propria firma su qualcosa che poco si conosce, porterà inevitabilmente ad inaugurare un'altra fase di ricorsi e controricorsi in cui a rimetterci saranno, al solito, i precari, costretti a spendere e perdere altri soldi per far valere i propri più elementari diritti.
Durante l'approvazione della legge che riapriva le GaE ai sissini del IX ciclo, i parlamentari si erano dovuti arrendere davanti all'evidenza che non fosse possibile trattare diversamente chi era uscito da precedenti procedure abilitanti e chi ne usciva ora, modificando così il testo che, in prima battuta, li voleva inseriti in coda. Che ciò potesse servire a far capire al Miur che, non essendo previsto da nessuna norma, nemmeno chi cambiava provincia nella medesima riapertura potesse essere discriminato con un accodamento, era pura utopia. Ma perseverare, si sa, non è umano, e quindi perché non lavorare ancor di più con la fantasia, inventandosi un'iscrizione in coda ma in altre due province, generando così criteri del tutto arbitrari nonché ulteriori problemi per le fasi di nomina sia a t.i. che di supplenza? L'inserimento in coda, tra l'altro, creerà di fatto una "quarta" fascia, già in precedenza disintegrata da sentenze ormai passate alla storia.
Per noi i criteri da applicare sono semplici e lineari: 1) se una legge ha riaperto le GaE ai sissini del IX ciclo (a correzione della Finanziaria 2007 che, creando le GaE, avrebbe dovuto prevedere il loro destino), questi devono inserirvisi normalmente, come gli altri in precedenza, in base al proprio punteggio ; 2) per quello che riguarda i trasferimenti di provincia, se le GaE sono da considerarsi "liste bloccate", chi vi si trova iscritto non deve mai poter cambiare provincia, ovvero potrebbe farlo, ma esclusivamente verso quelle province in cui "tutte" le sue graduatorie d'inserimento risultassero lì esaurite e quindi da ricostituire ex novo (ricreando in pratica la III fascia); se, al contrario, le GaE non sono da considerarsi "bloccate" (come riteniamo), i cambi di provincia devono essere consentiti liberamente e con inserimento "a pettine", senza penalizzazioni o IV fasce di sorta. Lo stesso dicasi per ogni nuova eventuale iscrizione. Ribadiamo che, allo stato attuale, non esiste alcuna norma che decreti l'impossibilità di un normale trasferimento tra graduatorie di province diverse. Pertanto se si vuole limitare in qualche modo il libero trasferimento (vincolandolo alle sole graduatorie esaurite oppure alla sola regione di appartenenza), deve prima essere emanata un'apposita legge che lo sancisca.
Ma dubitiamo che la Gelmini comprenda questo (né possiamo sperare che le attuali ooss possano o vogliano farglielo comprendere).
 






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