''LE FOTO SALVATE'' DI TOSCA PAGLIARI A MISTERBIANCO
Data: Sabato, 14 marzo 2009 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


LA SCUOLA ARTEFICE ATTIVA DI UN EVENTO CULTURALE
 Sabato 7 marzo ,presso il teatro comunale di Misterbianco, ottima riuscita della lettura recitata di alcuni brani del romanzo “Le foto salvate” da parte di un gruppo di alunni dell’Istituto Comprensivo “Padre Pio da Pietrelcina” di Misterbianco e di Salvo Filippello che li ha diretti ed ha a sua volta magistralmente interpretato alcuni passi. Una platea gremita e molto attenta ha assistito, con grande emozione, alla rappresentazione  intervallata dall’accurata relazione della professoressa Patrizia Guzzardi  preside del suddetto Istituto Comprensivo. Il romanzo “Le foto salvate” di Tosca Pagliari edito dalla Casa Editrice A&B è stato valutato su diversi livelli relativi ai contenuti  e allo stile.
 La Guzzardi  lo ha definito il “romanzo della memoria  in cui molti lettori possono ritrovarsi: un genitore che racconta la propria storia ai figli e quella della famiglia di origine” paragonando  le fotografie ritrovate da Ada , la protagonista, alla funzione dei Biscotti delle Petities  Madailene di Marcel Proust. “Come quando il personaggio di Proust mangiando i biscotti torna indietro con la memoria, così le foto di Ada offrono al lettore un sapore di antico, di comune ed intimo allo stesso tempo. “
Fa riferimento al romanzo storico : “L’autrice intreccia la storia di uomini comuni con la narrazione dei grandi eventi … sono particolarmente toccanti le descrizioni della miseria … o quella della fame durante la seconda guerra mondiale”.
Ed ancora lo connota come romanzo culturale e sociale “… per la capacità dell’autrice di presentare in modo naturale aspetti peculiari delle diverse culture … con un intercalare in siciliano e in toscano che veicolano, oltre ai modi di dire, elementi culturali forti.”
La valenza di romanzo pedagogico viene evidenziata dall’affiorare “irrefrenabile dell’insegnante che, anche quando apparentemente afferma semplici banalità o sembra conversare amabilmente, insegna e educa” “Come non leggere in alcune brevi affermazioni l’insegnamento di Bruner”. “Un attento lettore e conoscitore del mondo scolastico sicuramente apprezzerà la capacità dell’autrice di rivivere l’evoluzione della scuola attraverso le diverse epoche dalle punizioni corporali inferte ai piccoli a scopo educativo … fino ad una certa attenzione ai giovani come protagonisti del loro mondo culturale alle soglie degli anni 70” “L’insegnante è sempre simpaticamente in agguato …”
Definisce “Le foto salvate” anche il romanzo dei sensi “… grazie alla capacità di descrivere il lettore è rapito e l’olfatto e la vista, sensi normalmente passivi nella lettura, sono fortemente sollecitati.”
Come romanzo delle immagini  viene messo in risalto “nel senso che esse rappresentano il filo conduttore lungo tutto l’arco temporale di quasi due secoli … un dagherottipo dai colori di seppia … il ritratto di Irene  incombe costantemente … per Pia le foto rappresentano il legame con Irino ( il figlio lontano in America)… In tutto il romanzo ci sono delle descrizioni come quelle della casa costruita da Gigi e Pia in Toscana talmente vivide che ci consentono quasi di vedere quei luoghi. La descrizione procede come un’esplorazione nella quale il lettore è condotto per mano dalla narrazione con un narratore forte, presente ma trasparente.”
Il romanzo sociale “in cui l’autrice analizza la divisione tra le diverse classi sociali: in Sicilia tra la nobiltà acese e le famiglie di contadini e pescatori, in Toscana tra la famiglia Reggiani e lo stuolo della servitù che andava dalle dame di compagnia, alle balie coi pargoli al collo, alle governanti, alle cuoche, ai maggiordomi, ai cocchieri, alle guardarobiere, alle lavandaie” “in cui l’autrice analizza i dolorosi vissuti dei nostri emigranti alla fine del secolo scorso” “è  il romanzo del meridione nelle differenze tra Nord e Sud che sono dapprima intuite, ma poi diventano evidenti nei preparativi del matrimonio tra Adelfo e Irina.” “ è il romanzo della condizione dell’infanzia tra l’Ottocento e il Novecento. Infatti sebbene  Irene sia arguta e coccolata dalla famiglia e molte delle miserie dell’epoca le vengono risparmiate la piccola si ammala e la madre attribuisce la causa ad un gesto del parroco piuttosto che a un destino comune a molti bambini.”
Infine lo definisce un “romanzo rosa nell’accezione più alta del termine, romanzo che narra la storia di donne che non accettano la loro condizione, il divieto di pensare, che affrontano un percorso di sofferenza, che sono più scaltre e intraprendenti degli uomini che hanno sposato, madri, donne casalinghe che orientano le scelte familiari.”
Questa considerazione non cade a caso visto che con la presentazione del libro s’intende anche celebrare la giornata della donna in una sala addobbata di mimose. Per questo i più sentiti ringraziamenti all’amministrazione del comune di Misterbianco ed in particolar modo al Sindaco: Antonina Caruso, all’Assessore alle Pari Opportunità :Angela Privitera, all’Assessore alle Politiche Culturali: Serafino Condorelli che hanno dato luogo all’evento. Un ringraziamento caloroso anche alla Preside Guzzardi, a Salvo Filippello , agli alunni che hanno partecipato e al pubblico in sala che ha  animato l’atmosfera con le domande poste all’autrice presente.






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