Dimensionamento, tutti per il rinvio. Concordi i sindacati, non si fa in tempo a modificare organici e status degli istituti.
Data: Lunedì, 09 marzo 2009 ore 20:10:29 CET
Argomento: Rassegna stampa


Ormai è quasi certo, il dimensionamento della rete scolastica slitterà al prossimo anno scolastico, non vi sono più le condizioni per avviarlo dal prossimo primo settembre. Intanto, oggi scadono i termini per la presentazione delle domande di mobilità del personale della scuola. Snals e Cgil sono anche loro per il rinvio onde evitare confusioni nelle scuole.

Preoccupati dei nuovi tagli sia il segretario provinciale della Flc-Cgil Fasciana come del suo collega dello Snals Tempera. Quest’ultimo, che dirige un sindacato che ha in organico molti iscritti, tra personale docente ed Ata, sostiene che i problemi della scuola catanese sono davvero tanti, soprattutto a causa dei molti tagli sul personale e sul precariato, per cui, se non vi saranno interventi concreti sul Governo, l’anno 2009-2010 potrebbe nascere sotto una cattiva stella. Inoltre, lo Snals, sostiene che ormai sarebbe opportuno rinviare il dimensionamento della rete scolastica al prossimo anno. Dello stesso parere è il segretario provinciale della Flc-Cgil Lillo Fasciana.

Le motivazioni del rinvio sono valide. Oggi, come si è detto, scadono i termini per la presentazione delle domande di mobilità da parte dei docenti che chiedono il trasferimento per l’anno scolastico 2010, mercoledì si chiuderanno le funzioni per digitare i nominativi degli alunni per la determinazione degli organici di diritto, per cui, una volta inseriti i nuovi dati, i capi di istituto elaboreranno le previsioni sul numero delle classi in organico nel prossimo anno scolastico. Dopo il consolidamento delle iscrizioni diverrà difficile il trasferimento degli alunni che chiederanno di frequentare una scuola diversa da quella prescelta. Insomma, con la determinazione degli organici di diritto è difficile, se non impossibile , effettuare dei movimenti in quanto qualsiasi variazione potrebbe determinare il mutamento delle condizioni che hanno contribuito alla formazione degli organici.

A tal proposito Tempera rileva che ’il piano di dimensionamento non potrà effettuarsi dal momento che lunedì scadono i tempi per la mobilità per cui i docenti che si vogliono trasferire hanno indicato i vecchi codici delle scuole, mercoledì inoltre si chiuderanno le funzioni per gli organici della scuola primaria per cui gli alunni rimarranno iscritti nelle scuole attualmente esistenti. Quelli che andranno in prima media, ad esempio, non potranno frequentare scuole che almeno fino adesso non hanno ottenuto la verticalizzazione. A questo punto, rileva il segretario dello Snals, sarebbe opportuno lo slittamento all’anno 2010-2011 in tal modo i genitori avranno un quadro completo e definitivo per iscrivere i propri figli nelle scuole dimensionate.

Dello stesso parere è il segretario della Flc- Cgil Lillo Fasciana che motiva il rinvio al prossimo anno l’adozione del decreto di dimensionamento in quanto «il mancato rispetto dei termini da parte dell’assessore regionale Antinoro determinerebbe ulteriori confusioni nella gestione delle attività didattiche ed amministrative’. D’altra parte, come si è detto, è impossibile restituire domande di iscrizioni di alunni da parte delle scuole dal momento che è avvenuta la prevista registrazione. Insomma, una vera e propria telenovela. Ma corrono voci che il Ministero avrebbe firmato da tempo l’intesa di dimensionamento, il che potrebbe far pensare che la pratica stia camminando ’con posta ordinaria’, come cento anni addietro quando non esistevano l’internet ed i fax. E’ veramente assurdo.

Preoccupazioni da parte della Flc Cgil per i molti tagli anche tra il personale Ata. Il segretario Fasciana continua a dire che a Catania su un organico complessivo di 5242 posti, nel triennio, la contrazione di organico ammonterà almeno a 984 posti, mentre nel solo 2009-20010 sarà pari a 328 posti. Intanto, ieri vi è stato un importante confronto, con dirigenti scolastici e le amministrazioni comunali al fine di valutare le ricadute della riforma sulla qualità e sugli organici delle scuole. Si è trattato di definire, come rileva Molino, componente del direttivo nazionale Andis( associazione nazionale dirigenti scolastici)’ una strategia per garantire il migliore funzionamento della scuola siciliana e nel medesimo tempo limitare guasti eccessivi sul personale e sul precariato.

(da www.lasicilia.it)







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