Cari ministri italiani, passate all'open source
Data: Mercoledì, 04 marzo 2009 ore 15:14:11 CET
Argomento: Comunicati


Cari ministri della pubblica amministrazione e l'innovazione onorevole Renato Brunetta, della semplificazione normativa onorevole Roberto Calderoli, dell'economia e finanze onorevole Giulio Tremonti, dello sviluppo economico onorevole Claudio Scajola, dell'istruzione università e ricerca onorevole Mariastella Gelmini, e al capo del governo onorevole Silvio Berlusconi: per favore prendete in considerazione l'open source.

Sono un piccolo imprenditore che sviluppa software e soluzioni per l'information technology e mi rivolgo a voi in quanto credo che siate le persone che possono prendere decisioni significative in grado di aiutare l'economia e lo sviluppo in un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando.

Già altri produttori di software si sono rivolti al presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama, con una lettera simile alla mia, e di conseguenza mi sento in dovere di farvi presente come possiamo migliorare l'universo dell'IT della pubblica amministrazione.

Il software open source è già usato in molte aree con meravigliosi risultati e riducendo notevolmente i costi di gestione nelle infrastrutture con programmi come Apache, Tomcat, Php, MySql e altri; nello sviluppo con strumenti come Eclipse, Ruby on Rails; nella comunicazione e collaborazione grazie ad applicazioni libere come Open Office, Wordpress e Joomla.

Il mondo dello sviluppo del software sta cambiando grazie all'open source, grazie anche ai valori che lo definiscono: apertura, sviluppo, cambiamento, progresso, libertà. Questi stessi valori sono indispensabili per far crescere e migliorare il nostro meraviglioso Stato e so che voi non potete che condividerli.

Altri governi a noi vicini hanno già detto sì all'utilizzo di software aperto: Russia, Brasile, Olanda e molti altri. Notizia di questi giorni è che anche il Regno Unito adotterà l'open source, e vorrei sottolineare quanto ha dichiarato il ministro britannico per il digital engagement Tom Watson: "L'open source è uno dei più significativi sviluppi culturali nell'IT dell'ultimo ventennio, perché ha dimostrato come gli individui, lavorando assieme in Internet, possano creare prodotti che rivaleggiano e a volte superano quelli delle grandi corporazioni".

Anche Scott Mc Nealy, presidente e cofondatore di Sun, è stato interpellato dall'amministrazione Obama per utilizzare maggiormente sistemi aperti nella pubblica amministrazione americana.

Grazie a questo universo informatico aperto si possono abbassare i costi, non essere più dipendenti da un unico fornitore per un programma, aiutare le aziende italiane che si dedicano allo sviluppo di software a crescere, dare ai cittadini strumenti innovativi e chiari che semplifichino la nostra burocrazia.

Vedo i vostri ministeri come obiettivi e al tempo stesso strumenti per rendere migliore la vita di ogni cittadino: ministro Renato Brunetta, analizzi come innovare la nostra pubblica amministrazione con l'open source; ministro Giulio Tremonti, sappia che con questi mezzi potrà diminuire i costi del nostro Stato; ministro Claudio Sajola, permetta uno sviluppo economico delle nostre aziende dell'information technology; ministro Mariastella Gelmini, sappia che utilizzando il software libero diminuirà i costi della scuola e della ricerca, potendo investire i soldi rimanenti in altri ambiti.

Sono fiducioso nel fatto che non perderete questa meravigliosa occasione di migliorare sia la nostra pubblica amministrazione che la vita dei cittadini italiani.







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-14603.html