TuttoscuolaNEWS n. 126
Data: Mercoledì, 19 novembre 2003 ore 12:55:31 CET
Argomento: Comunicati


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N. 126, 17 novembre 2003


SOMMARIO

1. Parte la valutazione dei dirigenti scolastici: adelante, con juicio
2. Quindici mila posti in ruolo: cominciano i problemi
3. Le norme sulle iscrizioni 2004 dovranno chiarire i problemi  aperti
sugli anticipi
4. Qui Quo Qua, la riforma eccola qua
5. La Francia verso il "grande dibattito" sull'educazione


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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.30/126:

- Come saranno scelti i dirigenti scolastici da valutare/1
- Come saranno scelti i dirigenti scolastici da valutare/2
- Docenti, ipotesi di distribuzione dei posti nelle regioni
- Ata, ipotesi di distribuzione dei posti nelle regioni
- Indennita' per presidi incaricati e vicari - Continua la disputa
- Un apostrofo che costa caro ma che salva l'immagine

E  poi  tutte  le  scadenze  aggiornate  della  scuola  nella  rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM

Per consultarle: http://www.tuttoscuola.com/focus
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1. Parte la valutazione dei dirigenti scolastici: adelante, con juicio

Si comincia a capire come si svolgera' la valutazione di  circa  2.000
dirigenti scolastici. I criteri generali,  le  linee  guida  e  alcuni
strumenti, come il fascicolo individuale del valutato, sono pubblicati
sul sito del MIUR (www.istruzione.it, archivio news  del  12/11/2003).
L'operazione di valutazione dovra' essere completata entro la fine del
corrente anno scolastico.
Entro fine novembre anche l'INVALSI, al quale  e'  stato  affidato  il
monitoraggio delle diverse fasi nelle quali si articolera' il processo
valutativo,    attivera'    un    apposito   spazio   nel  suo  sito
(www.invalsi.it/sivadis):    SIVADIS  e'  l'acronimo  di  "Sistema  di
Valutazione dei Dirigenti Scolastici". A  livello  centrale  e'  stato
istituito    un   Comitato   paritetico  composto  da  rappresentanti
dell'amministrazione e dei sindacati rappresentativi che  operera'  un
monitoraggio del modello di valutazione avviato in via sperimentale.
Massima  trasparenza,  dunque,  per  questa  operazione,  di  notevole
complessita', che vedra' interagire dirigenti tecnici in  qualita'  di
valutatori di prima istanza (ispettori, ma anche un  certo  numero  di
dirigenti amministrativi)  e  dirigenti  scolastici,  valutati  in  un
rapporto orizzontale e cooperativo: un rapporto che  istituendosi  tra
dirigenti di pari livello, anche se con diverse funzioni,  non  potra'
avere carattere gerarchico. La parola d'ordine  sara'  "condivisione",
ferma restando la responsabilita' primaria  del  dirigente  scolastico
nella scelta degli obiettivi da raggiungere, e quella  del  valutatore
nella formulazione del giudizio sul  conseguimento  degli  stessi.  La
valutazione    finale   spettera'   comunque  al  direttore  generale
dell'ufficio scolastico regionale, ma in base agli  accordi  sindacali
non si concludera' con un giudizio  finale  e  non  produrra'  effetti
economici, almeno fino a quando il SIVADIS  non  andra'  a  regime,  e
quindi non prima di due o tre anni.

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2. Quindici mila posti in ruolo: cominciano i problemi

Una risposta attesa da piu' di un anno: il Consiglio dei  ministri  ha
detto finalmente si' all'immissione in ruolo di personale  scolastico,
docenti e Ata.
Almeno 21 mila posti aveva chiesto il ministro Moratti;  solamente  15
mila ne  ha  concesso  il  ministro  Tremonti;  piu'  di  100  mila  (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_126-1.doc ) e' il fabbisogno  delle
scuole  per  coprire  tutti  i  posti  vacanti:  sei  posti  su  sette
rimarranno comunque senza titolare.
Ora pero' si aprono altri problemi delicati, non facili da  risolvere,
vista la lunga attesa di migliaia di precari. C'e' da  decidere  prima
di tutto quanti posti andranno ai docenti e quanti agli Ata.
Il testo definitivo del documento del Consiglio dei ministri  dovrebbe
chiarire    l'interrogativo  che,  per  il  momento,  ha  due  opzioni
provvisorie: assegnare i posti meta' e  meta',  cioe'  7.500  per  gli
insegnanti e altrettanti per il personale  Ata;  oppure  un  terzo  al
personale Ata (5.000 posti), un terzo  ai  docenti  delle  graduatorie
permanenti e  il  restante  terzo  ai  docenti  delle  graduatorie  di
concorso.
Chiarito questo primo problema, altri a cascata verranno subito  dopo,
a cominciare dalla ripartizione dei posti sul territorio, regione  per
regione, provincia per provincia.
Poi occorrera' ripartire i posti tra i diversi settori (per docenti: i
posti dell'infanzia, della primaria, della secondaria  di  I  e  di  I
grado; per gli  Ata:  i  posti  dei  collaboratori  scolastici,  degli
assistenti e dei direttori amministrativi).
Il Miur dovra' decidere se ripartire quei 15 mila  in  proporzione  ai
posti vacanti oppure distribuirli secondo un metro piu' "politico"  di
merito, di urgenza, di priorita' territoriale o di opportunita'.
Questo aspetto dei  criteri  di  distribuzione  non  e'  insomma  meno
problematico di quello delle scarse disponibilita' di posti.


3. Le norme sulle iscrizioni 2004 dovranno chiarire i problemi  aperti
sugli anticipi

A gennaio, come ogni anno, circa due milioni di famiglie saranno  alle
prese con la scelta della scuola per i propri  figli.  Per  la  scuola
dell'infanzia il problema e' cosa scegliere tra pubblica e  paritaria;
per la scuola primaria e la secondaria di primo  grado  (ex-elementare
ed    ex-scuola   media)  c'e'  da  scegliere  anche,  disponibilita'
permettendo, tra scuola a orario normale e scuola a tempo  pieno;  per
gli istituti superiori tra licei, tecnici, professionali e artistici.
Quest'anno c'e' o, meglio, ci potrebbe essere un'opzione in piu':  gli
anticipi nella  scuola  dell'infanzia  e  nella  scuola  primaria.  Il
condizionale e' d'obbligo, vediamo perche'.
Dopo una prova  di  assaggio  degli  anticipi  nelle  251  istituzioni
scolastiche sperimentali prima del varo della legge vera e propria  di
riforma,    nell'anno   scolastico  scorso  le  iscrizioni  anticipate
arrivarono "posticipate" di qualche mese (aprile 2003) e solo  per  la
scuola primaria. L'anticipo nella scuola dell'infanzia e'  rimasto  al
palo: sospeso, rinviato, annullato.
In vista delle normali iscrizioni per il 2004-2005  le  prime  domande
sono proprio queste: ci  saranno  gli  anticipi  di  iscrizione  nella
scuola dell'infanzia? Sono  state  trovate  le  intese  con  gli  Enti
locali? Ci sono le condizioni per gli  anticipi  in  tutte  le  scuole
dell'infanzia?
Gli anticipi nella scuola primaria invece sono regolarmente decollati,
ma ci si chiede se, data la genericita' del testo di schema di decreto
legislativo, per l'anno prossimo il termine  sara'  ancora  una  volta
quello del 28 febbraio, oppure si fara' un  piccolo  passo  in  avanti
verso il 31 marzo o addirittura gia' si passera' al 30 aprile.
La questione non e' di poco conto in relazione alle somme  disponibili
per sostenere il processo attuativo della riforma. Il differimento del
termine del 28 febbraio comporterebbe  un  incremento  di  organico  e
percio' della spesa da coprire con fondi tratti dai 90 milioni di euro
stanziati nella finanziaria in corso di  approvazione  che  gia'  sono
insufficienti per gli altri costi della riforma.
Una mancata risposta agli anticipi  per  l'infanzia  e  uno  stop  per
quelli della primaria non sarebbero un bel segnale circa la  vitalita'
percorso della riforma.

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4. Qui Quo Qua, la riforma eccola qua

Tirato in centinaia di migliaia di copie, e' arrivato nella casa degli
italiani, come inserto di riviste e di quotidiani, un opuscoletto  con
i tipi della Disney, sulla riforma Moratti: 26 paginette sulla riforma
del sistema scolastico dedicate ai ragazzi.
La pubblicazione ha scelto come forma  di  comunicazione  il  fumetto,
ricorrendo ai personaggi disneyani piu' noti:  Paperino,  i  suoi  tre
famosi nipotini, Qui, Quo e Qua, Paperina, zio Paperone e gli altri.
L'opuscolo segue due percorsi paralleli, uno  dedicato  specificamente
ai piccoli, e un altro (quello vero) apparentemente dedicato a loro ma
effettivamente destinato ai genitori.
Nella parte superiore della pagina c'e' il  fumetto  con  un'avventura
scolastica dei tre nipotini alla ricerca del "SaFarEs", una misteriosa
sigla che non nasconde  un  tesoro  ma  gli  obiettivi  della  riforma
(Sapere,  Fare  ed  Essere).  Un  viaggio  nell'avventura  scolastica,
ovviamente a lieto fine per i tre nipotini, che li porta a scoprire le
gioie (!) della scuola.
Il percorso parallelo, anch'esso rivolto ai ragazzi ma con  l'evidente
obiettivo di parlare ai genitori, tenta di semplificare al massimo gli
aspetti innovativi della riforma (tutor, portfolio,  laboratori),  con
il conseguente rischio di non farsi capire adeguatamente dai lettori.
Tra spot, opuscoli, depliant,  agende  e  glossari  della  riforma  la
massiccia campagna di informazione continua. Sara' interessante,  alla
fine, misurarne l'efficacia con un bilancio costi-benefici: i  milioni
di euro impiegati raggiungeranno  l'obiettivo,  cioe'  convincere  gli
italiani che la riforma Moratti e' bella? E se si',  una  riforma  che
appare bella sara' anche una buona riforma?

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5. La Francia verso il "grande dibattito" sull'educazione

Non c'e' solo la questione del velo: si' o no allo chador o  ad  altri
simboli dell'appartenenza etnico-religiosa nelle aule scolastiche.  Il
dibattito pubblico sul sistema educativo sta  vivendo  in  Francia  un
momento di grande intensita', che culminera' in  una  vasta  indagine,
riguardante la ridefinizione  dei  contenuti  e  degli  obiettivi  del
sistema  scolastico.  L'indagine,  in  forma  di  risposta  a  precisi
quesiti, che  una  commissione  ministeriale  sta  mettendo  a  punto,
potrebbe potenzialmente coinvolgere, dicono in Francia, "60 milioni di
francesi". Solo  successivamente  si  passera'  alla  regolamentazione
legislativa, che per quanto riguarda la questione della laicita' della
scuola potrebbe portare ad una nuova legge nel 2005, in occasione  del
centenario della prima grande legge in materia, varata  nel  1905,  ma
ritenuta dal presidente Chirac non piu' adeguata nell'attuale societa'
multiculturale.
Il numero di novembre del mensile "Le Monde de l'e'ducation" dedica al
tema un ampio dossier, intitolato proprio "Le Grand de'bat", con la  G
maiuscola (www.lemonde.fr/mde). Oltre alla questione della laicita', e
al  connesso  tema  del  neocomunitarismo,  soprattutto  islamico,  si
discute della riforma del Colle'ge (per alcuni  troppo  ricalcato  sul
modello liceale), del rilancio della lettura, che l'OCSE considera  il
piu'    efficace    strumento   di   compensazione  degli  squilibri
socio-culturali, dell'individuazione, nella  scuola  di  base,  di  un
"zoccolo comune  di  conoscenze",  fortemente  auspicata  dall'attuale
ministro dell'educazione  Luc  Ferry,  dell'innalzamento  dell'obbligo
scolastico dagli attuali 16 a 18 anni di eta',  sostenuto  con  vigore
dal Partito socialista, di superamento delle  gloriose  ZEP  (zone  di
intervento    prioritario),    il   cui  ampliamento  ha  finito  per
istituzionalizzare    e  stabilizzare  i  fenomeni  di  insuccesso  ed
emarginazione che avrebbe dovuto combattere.
Su queste questioni, come su altre, e' in  arrivo  una  pubblicazione,
che il governo stampera' in 5 milioni di copie e  che  costituira'  la
base per l'indagine  con  la  quale  si  dara'  un  esito  al  "Grande
dibattito" in corso. La via francese, anche in questo caso, e' diversa
da quella dei cugini italiani.


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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.30/126:


Come saranno scelti i dirigenti scolastici da valutare/1

Per    l'anno   scolastico  2003-2004  la  valutazione  dei  dirigenti
scolastici riguardera' sperimentalmente un quarto dei  7.936  titolari
in    servizio.    Una    soluzione   a   meta'   strada   tra  (.)
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Come saranno scelti i dirigenti scolastici da valutare/2

La scelta dei valutatori di prima istanza ai quali affidare i  diversi
gruppi di dirigenti scolastici da valutare sara' invece effettuata dal
direttore generale regionale. Questi  potra'  inoltre  sostituire  (.)
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Docenti - Ipotesi di distribuzione dei posti nelle regioni

I posti in ruolo per docenti dovrebbero essere compresi tra un  minimo
di 7.500 ad un massimo di 10 mila. A breve si conoscera' questo  primo
responso, ma, in ogni modo, meta' di quei posti  sara'  riservato  (.)
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Ata - Ipotesi di distribuzione dei posti nelle regioni

Gli organici del personale ausiliario, tecnico e  amministrativo  sono
quelli    con    situazione   piu'   precaria:   poco  meno  di  (.)
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Indennita' per presidi incaricati e vicari - Continua la disputa

Dopo la risposta dell'Aran al Miur con la quale era stata fornita  una
specie di interpretazione  autentica  del  contratto  nazionale  della
scuola,    e'    arrivato    uno    stop    da    parte    (.)
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Un apostrofo che costa caro ma che salva l'immagine

Sui muri di diverse citta' italiane campeggiano  in  questi  giorni  i
grandi manifesti per il film "L'ultima alba" con Bruce Willis e Monica
Bellucci.
Nel testo di presentazione si legge: "C'e' un momento preciso  in  cui
un uomo diventa un'eroe". (.) http://www.tuttoscuola.com/focus


E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:

- Novembre - rinnovo Consigli di Circolo/Istituto
- Insediamento della Commissione per la carriera dei docenti
- Job & Orienta a Verona
- Ricognizione attivita' di formazione
-    Convegno    europeo   sul   processo  di  internazionalizzazione
dell'istruzione superiore
- ammissione dei candidati esterni agli esami di stato
- affissione liste elezioni RSU
- Inizio votazioni per elezioni RSU


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