IL PROVVEDITORE DI COMO: ''DOCENTI DEL SUD IMPREPARATI''
Data: Giovedì, 26 febbraio 2009 ore 00:05:00 CET
Argomento: Comunicati


 Attacco del provveditore a una settimana dalla pensione
«Docenti del sud impreparati»
 di MAURIZIO MAGNONI
— COMO —
«LA PROVINCIA di Como, provincia di confine, sta diventando sempre più un Car, un Centro addestramento reclute per insegnanti che hanno appena...
   
 
 di MAURIZIO MAGNONI
— COMO —
«LA PROVINCIA di Como, provincia di confine, sta diventando sempre più un Car, un Centro addestramento reclute per insegnanti che hanno appena conseguito il diploma o la qualifica per insegnare. Ma spesso chi arriva dalle scuole del Sud non conosce nemmeno l’italiano e il suo insegnamento è totalmente sbagliato». A una settimana dal suo pensionamento il provveditore agli studi della Provincia di Como, Benedetto Scaglione, originario di Campobasso nel Molise, lancia un’attacco, denunciando la scarsa preparazione degli insegnanti: «È vero - aggiunge Scaglione - spesso ho avuto segnalazione di insegnanti, specialmente supplenti, che sono arrivati qui molto impreparati. A differenza dei docenti comaschi e di Varese. Io abito da 25 anni a Varese, anche se esercito la professione a Como e non ho mai sentito di docenti impreparati provenienti da queste province. Per quanto riguarda invece gli insegnanti che arrivano dal sud è diverso, sembra di essere in un Car: l’insegnante viene, si fa le sue supplenze, vince un concorso, diventa di ruolo e se ne ritorna al sud.

NON SI PUÒ andare avanti con una scuola così, perché quando si parla di scuola dell’obbligo, di quella che dovrebbe gettare le basi del sapere, ci vogliono docenti preparati e che almeno conoscano la grammatica italiana.
 Cosa che invece non vedo. Ovvio, non è il caso di generalizzare, ma nella scuola è inammissibile che anche uno o due insegnanti si esprimano in maniera non corretta davanti ai propri alunni». «Se l’Italia è al 49° posto mondiale per quanto riguarda l’insegnamento - aggiunge l’assessore provinciale all’Istruzione, Achille Mojoli - qualche colpa gli insegnanti l’avranno. Ma questo va ben lungi dal generalizzare sull’impreparazione dei docenti». Scaglione ricorda anche come la scuola comasca stia ancora attendendo milioni di euro dal ministero per pagare le supplenze. «La scuola dell’obbligo - conclude il provveditore - non deve chiedere soldi ai genitori per l’acquisto di materiale scolastico. Ma è costretta. Basti pensare che ci sono istituti scolastici nella nostra provincia che vantano qualcosa come 50-60 mila euro nei confronti del Ministero da un paio d’anni e hanno un fondo cassa risicato fino all’osso. E questa è una vergogna, anche perché spesso tanti dirigenti scolastici vengono qui in Provveditorato a chiedere spiegazioni, ma noi non sappiamo cosa dire loro».







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