OMAGGIO A PIRANDELLO DI Maria Allo
Data: Marted́, 24 febbraio 2009 ore 09:49:59 CET
Argomento: Rassegna stampa


 

Il romanzo «più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita» (così afferma l’autore in una lettera autobiografica) mette in scena il personaggio più “smontato” e più carico di autoconsapevolezza del mondo pirandelliano, fortemente desideroso di tornare alla freschezza dell’impressione immediata.Il protagonista di questo romanzo , vitangelo Mostarda, rappresenta il prototipo pirandelliano di personaggio letterario, forse il più completo ma anche il più articolato nato dalla sua penna, incarnando e sviluppando ulteriormente il fondamentale concetto di “maschera sociale” (concetto già presente in forma embrionale nel testo teatrale “Sei personaggi in cerca d’autore”) come forma di conflitto irrisolvibile tra essere e apparire, a causa del quale l’uomo è costretto in una spirale di false percezioni che gli impedisce di conoscere realmente tanto gli altri quanto sé stesso.Maschera creata dagli altri, fantoccio della moglie, è il "caro Gengè", amato teneramente da Dida fino a trasformare Vitangelo in un’ ombra vana.
L’io del protagonista, inesorabilmente frantumato, non può identificarsi nella persona (in senso etimologico di "maschera" sociale) del Signor Moscarda con quel cognome "brutto fino alla crudeltà" che ricorda un "fastidio ronzante" e lo lega al padre. Sì ,il padre "banchiere–usuraio" che lo ha ingabbiato nel ruolo di "buon figliuolo feroce": ecco un’altra marionetta nel "gioco della parti" della vita.

L’aspirazione di Vitangelo è rimanere al di là dello specchio, essere un "uomo nella vita, Un uomo così e basta". E’ possibile? Il lettore, affascinato, si interroga sul modo di sottrarsi al divenire umano, alle opinioni dell’ alterità; in astratto, tuttavia, "non si è" , la vita si snoda nel tempo e nello spazio. Vitangelo, alla ricerca di una via di fuga dai centomila estranei a sé che vivono negli altri, decide di uccidere le sue "marionette" ma, per aver voluto dimostrare di non essere ciò che si credeva, è ritenuto pazzo: la gente non vuole accettare che il mondo sia diverso da come lo immagina.
Non c’è via di fuga: Vitangelo assapora il piacere di "alienarsi" da sé ma scopre poi, suprema disillusione, che le marionette possono impazzire ma non si possono distruggere. Il protagonista sopraffatto dagli altri, non riesce a sostenere nemmeno lo sguardo della cagnetta, maltratterà anche la moglie; estrema ribellione di chi sente gli altri dentro di sé e manca a se stesso.

 

Omaggio a Pirandello

UNO NESSUNO CENTOMILA

di   Maria Allo


I moti dell'acqua in superficie


Non segnano ellissi definite

Ma sfumano contorni circostanti

E seguono gli umori del momento


Così noi segmenti di inutili finalità

Di docili mutamenti e stanche verità

Sotto un cielo uguale e incolore


Vendiamo anche i sogni


Per cauti tentacoli e facili ragioni









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